Tit Liviu Chinezu nacque nel 1904 a Huduc, oggi Maioreşti, in Romania. Dopo gli studi teologici compiuti a Roma, presso il Collegio Sant’Atanasio, fu ordinato sacerdote il 31 gennaio 1930. Il 28 ottobre 1947 fu arrestato e portato al monastero di Neamt, quindi in quello di Căldăruşani. Lì, il 3 dicembre 1949, ricevette l’ordinazione episcopale da altri vescovi prigionieri. La notizia di quell’ordinazione clandestina arrivò ai funzionari del regime comunista, che ordinarono il suo trasferimento al penitenziario di Sighetul Marmaţiei. Le privazioni e i lavori forzati lo condussero ad ammalarsi, ma l’infermiere del carcere lo collocò in una cella non riscaldata, dove morì il 15 gennaio 1955. I suoi resti mortali vennero sepolti in un luogo imprecisato del cimitero del carcere. È stato inserito nella causa di beatificazione che comprendeva in tutto sette vescovi morti dal 1950 al 1970, durante la persecuzione religiosa portata avanti in Romania dal regime comunista. La beatificazione dei sette vescovi è stata fissata a domenica 2 giugno 2019, durante il Viaggio Apostolico in Romania di papa Francesco. La loro comune memoria liturgica è fissata al 2 giugno.
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