domenica 28 aprile 2024
Se Difendi....
Cardinale Giacomo Biffi - Pericoli Mortali
sabato 27 aprile 2024
Marco, Capitolo 6, Versetti 30-34
Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù, e gli riferirono tutto ciò che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco. C'erano infatti molti che venivano e tornavano, e non avevano più nemmeno il tempo di mangiare. E saliti sulla nave andarono in un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono a correre là a piedi e li precedettero. Sbarcando, Gesù vide molta folla e ne ebbe compassione, poiché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Teofilatto: Apprendiamo anche noi, quando saremo invitati per un ministero qualunque, a non diventare estranei a colui che ci ha invitato, a non oltrepassare la nostra missione, ma a ritornare a colui che ci ha invitato e a rendergli conto di tutto ciò che abbiamo insegnato e fatto. Beda: Poiché non bisogna solo insegnare, ma anche fare. Ora, non solamente gli Apostoli annunciano al Signore ciò che hanno fatto e ciò che hanno insegnato, ma anche ciò che ha sofferto Giovanni durante la loro predicazione: essi e i discepoli di Giovanni, così come riferisce Matteo, lo annunciano al Signore.
Teofilatto: Il Signore si ritira nel deserto per umiltà, e portando i discepoli per farli riposare ci insegna che quanti lavorano nella parola e nell'azione meritano di riposare, e non devono continuamente lavorare.
Beda: L'Evangelista esprime la necessità in cui si trovava il Signore di far riposare i discepoli; qui si dimostra la felicità di quel tempo in cui tale era lo zelo degli uditori e il lavoro degli insegnanti.
Beda: Non solamente i discepoli, ma anche il Signore con loro; insieme navigarono verso un luogo solitario, come riferisce Matteo. Egli prova così la fede della folla, e facendosi seguire nel deserto constata quale desiderio essi hanno di ascoltarlo. E questa folla, seguendolo non su animali o veicoli di qualsiasi tipo, ma attraverso le fatiche di un cammino a piedi, mostra chiaramente quanto grande sia il suo desiderio di salvarsi.
lunedì 22 aprile 2024
Marco, Capitolo 6, Versetti 17-29
Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodiade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata. Giovanni diceva a Erode: Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello. Per questo Erodiade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e faceva molte cose su suo consiglio, e lo ascoltava volentieri. Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodiade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò. E le fece questo giuramento: Tutto ciò che mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno. La ragazza, essendo uscita, disse alla madre: Che cosa devo chiedere? Quella rispose: La testa di Giovanni il Battista. Ed entrando subito di fretta dal re fece la richiesta dicendo: Voglio che tu mi dia subito su un piatto la testa di Giovanni il Battista. E il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non la volle contristare. Mandata una guardia, comandò che venisse portata la testa di Giovanni su un piatto. La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò il suo capo su un vassoio, lo diede alla ragazza e la ragazza lo diede a sua madre. Udito ciò, i suoi discepoli vennero e portarono via il suo corpo e lo posero in un sepolcro.
Beda: Un'antica storia racconta che Filippo, figlio di Erode il grande, sotto il potere del quale il Signore fuggì in Egitto, e fratello di quell'Erode sotto il quale Cristo ha sofferto, aveva sposato Erodiade, figlia del re Areta. Più tardi suo suocero, in seguito a qualche dissidio che era sorto fra lui e suo genero, donò la figlia in sposa a Erode, in odio al suo primo marito, nemico di questi. Ciò che Giovanni Battista rimproverava a Erode erano questa nozze illecite e il fatto di avere sposato la moglie di suo fratello ancora vivo. Teofilatto: Altri invece dicono che Filippo, già morto, lasciò da sé una figlia; per cui Erode non doveva sposare la moglie del fratello, sebbene defunto. La legge infatti comandava che il fratello prendesse la moglie del fratello se il defunto non aveva prole; ora, egli aveva una figlia, per cui erano nozze scellerate.
Beda: Erodiade temeva che Erode a un certo punto si ricredesse, o diventasse amico di Filippo suo fratello, e così le nozze illecite sarebbero state sciolte dal ripudio.
sabato 20 aprile 2024
Documentario. Messa di Sempre - Guardiani della Tradizione
Dopo che Papa Francesco
ha limitato la Messa Tradizionale in latino, un gruppo di madri ha
deciso di camminare da Parigi a Roma con una missione: consegnargli
migliaia di lettere chiedendogli di revocare la sua decisione.
Traditionis Custodes ha limitato la Messa in latino in tutto
il mondo. Perché? E come stanno rispondendo i cattolici? Scopri cosa
è successo alla Messa in latino dopo il Vaticano II e perché i
cattolici tradizionali di tutto il mondo si stanno sforzando di
preservare questa Messa.
Pdf - Vita di San Giuseppe, Sposo di Maria SS. e Padre putativo di Gesù Cristo
RACCOLTA
Dai più accreditati Autori
COLLA NOVENA
in preparazione alla festa del Santo
TORINO
TIP. DELL' ORATORIO DI S. FRASC. DI SALES
1867.
☩
PREFAZIONE
In
un' epoca in cui pare spiegarsi così universale la divozione verso il
glorioso padre putativo di Gesù, san Giuseppe, crediamo non tornare
discaro ai nostri lettori che venga oggi alla luce un fascicolo intorno
alla vita di questo santo.
Nè le difficoltà che s'incontrano di
trovare negli antichi scritti i fatti particolari della vita di questo
santo deve minimamente diminuire verso di lui la nostra stima e
venerazione; anzi nello stesso sacro silenzio di cui è circondata la sua
vita noi troviamo qualche cosa di misterioso e di grande. S. Giuseppe
aveva ricevuto da Dio una missione tutta opposta a quella degli
apostoli[1]. Questi avevano per {3 [283]} incarico di far conoscere
Gesù; Giuseppe doveva tenerlo celato; quelli dovevano essere fiaccole
che lo mostrassero al mondo, questi un velo che lo coprisse. Quindi
Giuseppe non era per se, ma per Gesù Cristo....
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