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martedì 31 ottobre 2023

San Leone Magno - Il Natale del Signore è il Natale della Pace

Dai «Discorsi» di San Leone Magno, Papa
(Disc. 6 per il Natale 2-3,5, PL 54,213-216)


L'infanzia, che il Figlio di Dio non ha ritenuto indegna della sua maestà, si sviluppò con il crescere dell'età nella piena maturità dell'uomo. Certo, compiutosi il trionfo della passione e della risurrezione, appartiene al passato tutto l'abbassamento da lui accettato per noi: tuttavia la festa d'oggi rinnova per noi i sacri inizi di Gesù, nato dalla Vergine Maria. E mentre celebriamo in adorazione la nascita del nostro Salvatore, ci troviamo a celebrare il nostro inizio: la nascita di Cristo segna l'inizio del popolo cristiano; il natale del Capo è il natale del Corpo.

Sebbene tutti i figli della Chiesa ricevano la chiamata ciascuno nel suo momento e siano distribuiti nel corso del tempo, pure tutti insieme, nati dal fonte battesimale, sono generati con Cristo in questa natività, così come con Cristo sono stati crocifissi nella passione, risuscitati nella risurrezione, collocati alla destra del Padre nell'ascensione.

Ogni credente, che in qualsiasi parte del mondo viene rigenerato in Cristo, rompe i legami con la colpa d'origine e diventa uomo nuovo con una seconda nascita. Ormai non appartiene più alla discendenza del padre secondo la carne, ma alla generazione del Salvatore che si è fatto figlio dell'uomo perché noi potessimo divenire figli di Dio. Se egli non scendesse a noi in questo abbassamento della nascita, nessuno con i propri meriti potrebbe salire a lui.

La grandezza stessa del dono ricevuto esige da noi una stima degna del suo splendore. Il beato Apostolo ce l'insegna: Non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato (cfr. 1 Cor 2,12). La sola maniera di onorarlo degnamente è di offrirgli il dono stesso ricevuto da lui.

Beato Giovanni Pantalia

Fratel Gjon (albanese per Giovanni) Pantalia, nato in Kosovo, entrò nella Compagnia di Gesù, ma per umiltà volle restare fratello coadiutore. Fu l’animatore principale, a livello sociale e culturale, del Collegio Saveriano dei Gesuiti a Scutari, istituto che curava la formazione della futura classe dirigente dell’Albania. Durante la prima ondata di persecuzione da parte del regime comunista, in seguito all’arresto e alla fucilazione dei padri Giovanni Fausti e Daniel Dajani, divenne il responsabile morale della congregazione in Albania (padre Fausti era il viceprovinciale). A sua volta venne arrestato, torturato e infine imprigionato nell’ex convento dei francescani a Gjudahol, quartiere di Scutari. Nel tentativo di evadere, saltò da una finestra, ma si spezzò le gambe: morì, per mancanza di cure, il 31 ottobre 1947. Compreso nell’elenco dei 38 martiri albanesi di cui fanno parte anche i padri Fausti e Dajani, è stato beatificato il 5 novembre 2016 a Scutari.

lunedì 30 ottobre 2023

Film - Preferisco il Paradiso (San Filippo Neri) (2010)

Filippo Neri è arrivato a Roma per potersi imbarcare per le Indie con i missionari di Ignazio di Loyola, ma tutti i posti sono già stati occupati. Desolato, mentre cammina per le vie di Roma, interviene ad allontanare una banda di trovatelli che malmena un uomo. L’uomo, per riconoscenza, lo porta a casa e gli offre il posto di precettore per suo figlio Michele. Filippo accetterà, diventando il precettore anche della sorellina di Michele, Ippolita. Girando per le vie di Roma, s’imbatte nuovamente nella banda di trovatelli, capeggiati da Mezzapagnotta. Deciderà quindi di dedicare la sua esistenza, mettendo in atto la vocazione che Dio gli aveva donato, a quei piccoli e indifesi trovatelli. Organizzerà, infatti, un oratorio dedicato alla preghiera e alla catechesi.

ANNO 2010

PAESE



REGIA Giacomo Campiotti

ATTORI Gigi Proietti, Francesco Salvi, Roberto Citran, Sebastiano Lo Monaco, Francesca Chillemi, Marco Frisina

 

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sabato 28 ottobre 2023

Novena Perpetua in Onore di San Giuda Taddeo

San Giuda, Apostolo, glorioso, fedele servo e amico di Gesù! Il nome del traditore è causa che molti ti dimentichino, ma la Chiesa ti onora ed invoca universalmente come patrono dei casi disperati, degli affari senza rimedio. Prega per me, che sono tante miserabile; fa uno, te ne scongiuro, di quel particolare privilegio a te accordato di portare visibile e pronto aiuto dove l'aiuto è quasi disperato... Vieni in mio soccorso in questa grande necessità così che io possa ricevere la consolazione e la protezione del cielo in tutte le mie strettezze, tribolazioni e sofferenze, particolarmente... (qui si faccia la propria domanda), e possa benedire Iddio con te e tutti gli eletti per tutta l'eternità.
     Io ti prometto, o beato S. Giuda, di essere ognora riconoscente di questo grande favore, e non cesserò mai di onorarti come mio speciale e potente patrono e di fare quanto sarà in mio potere per incoraggiare la devozione verso di te. Amen.
     S. Giuda prega per noi e per tutti quelli che invocano il tuo aiuto.
     S. Giuda, soccorso di chi è privo di speranza, aiutatemi nella mia afflizione!
     Prega per noi, affinché ci sia dato di placare la Divina giustizia, e ottenere una benigna sentenza.
     Prega per noi, affinché ci sia dato di essere ammessi fra la compagnia dei beati, a godere eternamente alla presenza di Dio. Amen.
     Beato Apostolo noi t'invochiamo con confidenza! (tre volte).
     S. Giuda, soccorso di chi è privo di speranza, aiutatemi nella mia angustia! (due volte).
     Prega per noi, affinché prima della morte possiamo espiare tutti i nostri peccati con un sincero pentimento e col ricevere degnamente i sacramenti.

Beate Martiri Spagnole Crocerossine di Astorga

All’alba del 27 ottobre 1936, nel corso della guerra civile spagnola, l’esercito repubblicano sferrò un attacco contro l’ospedale di Puerto de Somiedo. I feriti vennero uccisi sul posto, mentre il personale sanitario venne catturato. Ne facevano parte tre donne, María Pilar Gullón Yturriaga, Octavia Iglesias Blanco e Olga Pérez-Monteserín Núñez, infermiere volontarie: non avevano voluto abbandonare i feriti nonostante il pericolo. Dopo un lungo cammino a piedi, vennero condotte alla sede del Comitato di guerra e quindi ai miliziani comunisti, che le sottoposero per tutta la notte a vessazioni e torture. Non rinnegarono mai Dio né la loro patria e continuarono a pregare, fedeli a quanto avevano sempre fatto. Vennero fucilate il 28 ottobre 1936, verso mezzogiorno, in un prato fuori città, da tre donne miliziane. Furono beatificate il 29 maggio 2021, sotto il pontificato di papa Francesco. I loro resti mortali sono venerati nella cattedrale di Santa Maria ad Astorga, precisamente nella cappella di san Giovanni Battista, mentre la loro memoria liturgica cade il 6 novembre, giorno in cui le Diocesi spagnole ricordano i loro Martiri del Ventesimo Secolo.

venerdì 27 ottobre 2023

Preghiera per l'Intercessione di San Valeriano Martire

O Signore Iddio, che ci fai la grazia di possedere le Sacre Spoglie dei tuoi Martiri e nostri Protettori S. Valeriano e Suoi Compagni, degnati concederci anche la grazia, che, per la loro intercessione, ci avanziamo nelle cristiane virtù: profittiamo del Loro patrocinio: e un giorno godiamo eternamente della Loro compagnia in Paradiso, per i meriti di Gesù Cristo nostro Redentore. Così sia.


Tre Pater, Ave, Gloria.

S.E. Ill.ma e Rev.ma Mons. Raimondo Jaffei concede l'Indulgenza di 50 giorni a chi divotamente reciterà la presente preghiera.

Raimondo Vescovo di Forlì

giovedì 26 ottobre 2023

Documentario - San Francesco d'Assisi, Il Folle di Dio

Il documentario segue il percorso di San Francesco mettendosi in viaggio. Il conduttore-narratore è un "pellegrino"che nel suo camminamento fa degli incontri: con frati, con altri pellegrini e con esperti che sapranno rivelargli tutte le complessità intorno alla figura del "poverello d'Assisi". Ma è anche un esploratore che, attraverso la vita di Francesco, mostra alcune bellezze naturalistiche dell'Italia centrale (tra Umbria, Lazio e Toscana). Il pellegrinaggio inizia e si conclude ad Assisi, città natale di Francesco.


https://www.raiplay.it/programmi/ilfolledidio 

 

Beato Giuseppe Papamihali

Josif Papamihali, di famiglia ortodossa ma vicino alla Chiesa Cattolica, si sentì chiamato a vivere in prima persona l’appello all’unità tra i cristiani: fu quindi inviato a Grottaferrata e a Roma, per ristabilire il rito greco-cattolico in Albania. Arrestato dai comunisti, venne condannato a dieci anni di lavori forzati nelle paludi di Maliq. Il 26 ottobre 1948, sfiancato dalle fatiche, cadde a terra mentre lavorava e venne seppellito vivo nel fango dai suoi compagni, costretti ad agire così dalle guardie carcerarie. Compreso nell’elenco dei 38 martiri albanesi capeggiati da monsignor Vinçenc Prennushi, è stato beatificato a Scutari il 5 novembre 2016.

mercoledì 25 ottobre 2023

Video - Halloween? Festa Satanica!

Halloween tra qualche giorno sarà festeggiato da moltissime persone ignare dal suo reale significato.
Vi invitiamo a seguire questo Video che sicuramente porterà molti di voi a oggettive riflessioni e relative condivisioni di questo Video ai tanti sprovveduti che ignorano tutto questo!

 

Beata Maria Teresa Ferragud Roig e 4 Figlie Suore

Maria Teresa Ferragud Roig nacque il 14 gennaio 1853 a Algemesì in Spagna. Il 23 novembre 1872 sposò Vicente Silverio Masià, uomo di profonda fede e dal matrimonio nacquero nove figli, tra i quali tre clarisse cappuccine ed un'agostiniana scalza: Maria Jesus, Maria Veronica, Maria Felicidad Masià Ferragud e Josefa della Purificazione. Maria Teresa andava tutti i giorni a Messa, essendo assai devota al Santissimo Sacramento, alla Madonna ed al Sacro Cuore di Gesù. Promosse attività caritatevoli specialmente attraverso la Confraternita di San Vicenzo de' Paoli, della quale fu anche presidente. Allo scoppio della guerra civile e della persecuzione religiosa comunista che attraversò la Spagna negli anni '30 del secolo scorso, Maria Teresa rimase accolse in casa le quattro figlie religiose. Queste furono però trovate ed anche la madre fu imprigionata con loro perché rifiutò di lasciarle sole. Il 25 ottobre 1936 furono uccise tutte presso Cruz Cubierta. Maria Teresa chiese di essere fucilata per ultima, per poter incoraggiare le figlie nella fedeltà al Signore. E tutte gridarono «Viva Cristo Re!» e perdonando i loro carnefici. (Avvenire)

Martirologio Romano: Ad Alzira nel territorio di Valencia sempre in Spagna, beate Maria Teresa Ferragud Roig e le sue figlie Maria di Gesù (Vincenza), Maria Veronica (Gioacchina), Maria Felicita Masiá Ferragud, vergine dell’Ordine delle Clarisse Cappuccine, e Giuseppa della Purificazione (Raimonda) Masiá Ferragud, vergini dell’Ordine delle Agostiniane Scalze, martiri, che sempre nella stessa persecuzione furono incoronate per avere coraggiosamente reso testimonianza a Cristo.

Beati 4 Martiri Spagnoli Sacerdoti Operai Diocesani del Cuore di Gesù

La Fraternità dei Sacerdoti Operai Diocesani del Cuore di Gesù venne fondata nel 1881 a Tortosa da don Manuel Domingo y Sol (beatificato nel 1987) per la promozione e la formazione delle vocazioni sacerdotali. Anche mentre in Spagna s’intensificava la persecuzione religiosa comunista, sin da prima dello scoppio della guerra civile del 1936, i Sacerdoti Operai continuavano la loro presenza al fianco dei seminaristi, cercando di creare, come voleva il fondatore, un clima di famiglia, non separato dall’attenzione nella selezione dei candidati al sacerdozio. Ai ventisei di essi che sono stati riconosciuti come martiri e beatificati si sono aggiunti, dal 30 ottobre 2021, don Francisco Cástor Sojo López, don Millán Garde Serrano, don Manuel Galcerá Videllet e don Aquilino Pastor Cambero. Al momento della morte, prestavano servizio nei Seminari diocesani di Ciudad Real, León e Baeza (quest’ultimo in diocesi di Jaén). Con l’avanzare della persecuzione religiosa, inasprita con l’insorgere della guerra, rimasero fedeli al proprio sacerdozio, esercitandolo anche a rischio della vita. I resti mortali di don Francisco Cástor e di don Millán sono venerati nel Tempio dell’Espiazione di Tortosa, insieme a quelli degli altri ventisei Beati Sacerdoti Operai e a poca distanza da quelli del loro fondatore. Quelli di don Manuel e don Aquilino, invece, sono custoditi nella cattedrale di Baeza.

martedì 24 ottobre 2023

Cartone Animato - 02 Il Buon Samaritano

Le Parabole a Cartoni Animati - 02 Il Buon Samaritano


La parabola del buon samaritano è una parabola di Gesù, narrata nel Vangelo secondo Luca 10,25-37 che mette in risalto la misericordia e la compassione cristiana da mostrare verso il nostro prossimo, chiunque esso sia.I quattro personaggi principali della parabola: vittima (giudeo), sacerdote (giudeo), levita (giudeo) e samaritano (I samaritani erano un popolo idolatra che, anche occupando le terre d'Israele, non ne conoscevano il culto all'Eterno ed erano odiati dai giudei), discendono da Gerusalemme in direzione di Gerico. Fra samaritani e giudei non correva buon sangue, si disprezzavano a vicenda. Il disprezzo era tale, come mostrato dal racconto di (Giovanni 4,9), che le relazioni fra i due popoli erano molto tese (Ma la Samaritana gli disse [a Gesù]: « Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana? » I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani - CEI 1974). Il racconto comincia quando un dottore della legge domanda a Gesù che cosa è necessario per ottenere la vita eterna, con lo scopo di metterlo in difficoltà. Gesù, in risposta, chiede al dottore cosa dica la legge di Mosè a tale proposito. Quando il dottore cita la Bibbia, e precisamente: "amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze" (Deuteronomio 6,5) e la legge parallela "amerai il tuo prossimo come te stesso" (Levitico 19,18), Gesù dice che ha risposto correttamente e lo invita a comportarsi di conseguenza. A questo punto il dottore chiede a Gesù di spiegargli chi è il suo prossimo. Gesù gli risponde con la parabola. Al termine della parabola Gesù chiede al dottore della legge chi dei tre sia stato "il suo prossimo" dell'uomo derubato. Il dottore non risponde direttamente "il samaritano" ma indirettamente "chi ha avuto compassione di lui". Gesù conclude: "Va' e anche tu fa' lo stesso".

 

Le Parabole di Gesù a Cartoni Animati (Sampaolo)

Trama: Direzione artistica: Tullio Brunone Sceneggiatura: Ivano Balduini, Roberto Di Diodato Consulenti: Gianfranco Ravasi, Sergio Pintor Finalmente in un solo dvd, le dieci parabole editate in videocassetta negli anni 90. Il filo rosso che lega i diversi episodi evangelici è rappresentato dal personaggio di Daniele, un ragazzino che segue Gesù intervenendo nella narrazione con domande, simpatici commenti, richieste di chiarimento, battute. In Daniele, accompagnato da un somarello di nome Kamez, si possono identificare tutti i ragazzi a cui è destinata la serie. Particolare attenzione è stata rivolta alla ricostruzione degli ambienti e dei personaggi e la fedeltà al racconto evangelico è assicurata grazie alla collaborazione del biblista mons. Gianfranco Ravasi, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana, e di don Sergio Pintor dell'Ufficio Catechistico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana. LE VIDEOPARABOLE 1 IL SEMINATORE 2 IL BUON SAMARITANO 3 IL FIGLIOL PRODIGO 4 LA PECORELLA SMARRITA 5 LA DRACMA PERDUTA 6 LAZZARO E IL RICCO EPULONE 7 I TALENTI 8 I LAVORATORI DELLA VIGNA 9 IL SERVO DEBITORE 10 L'INVITO A CENA


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01 Il Seminatore

02 Il Buon Samaritano

03 Il Figliol Prodigo

04 La Pecorella Smarrita

05 La Dracma Perduta

06 Lazzaro e il Ricco Epulone

07 I Talenti

08 I Lavoratori della Vigna

09 Il Servo Spietato

10 L'Invito alla Grande Cena


Beata Maria Tuci

Maria Tuci, nativa del villaggio di Ndërfushaz in Albania, frequentò il collegio delle suore Stimmatine a Scutari e domandò di poter entrare nel loro Istituto religioso. Incaricata d’insegnare nelle scuole elementari di due paesi, trasmise clandestinamente anche il catechismo. Arrestata con alcuni familiari il 10 agosto 1949, fu condotta nel carcere di Scutari, dove, per non aver rivelato il nome dell’uccisore di un politico comunista e per non aver voluto concedersi a un membro della Sigurimi (la polizia di regime), subì torture atroci. A causa delle privazioni subite, venne ricoverata nell’ospedale civile di Scutari, dove morì il 24 ottobre 1950. I suoi resti mortali, riesumati dopo la caduta del comunismo in Albania, attualmente riposano nella chiesa delle Stimmatine a Scutari. È l’unica donna presente nell’elenco dei 38 Martiri albanesi beatificati il 5 novembre 2016, sotto il pontificato di papa Francesco.

domenica 22 ottobre 2023

San Bertario di Montecassino

Nobile di stirpe longobarda, Bertario visitò Montecassino e ne fu tanto impressionato che rimase come monaco. Divenne abate nell'856, succedendo al suo maestro Bassacio. Era tempo di incursioni saracene e allora fece fortificare l'abbazia, che ebbe anche, tra molte difficoltà e per un certo tempo, la protezione dell'imperatore Ludovico II. Con Bertario, uomo di lettere (promosse studi non solo sacri, ma anche di grammatica e medicina) il monastero si consolidò. Bonificò la vallata e fondò Eulogimenopoli (città di san Benedetto) poi divenuta San Germano e oggi Cassino. Fu ucciso dai saraceni con alcuni monaci nell'883. Riposa nell'abbazia. (Avvenire)

sabato 21 ottobre 2023

Fumetto - Samuel Stern

Samuel Stern è un libraio con un fiuto particolare per accedere all’Ombra delle persone, angolo dell’animo umano capace di generare Demoni. La sua è l’esplorazione di un universo narrativo che indaga le ansie e le ossessioni della modernità. Samuel Stern è il protagonista dell’omonima serie di albi a fumetti che si è aggiudicato il “Fede a Strisce 2020”, il premio che viene attribuito a Rimini per il fumetto religioso. Unico in Italia, il riconoscimento è indetto dal festival Cartoon Club, ed è intitolato alla memoria del santarcangiolese Roberto Ramberti (1928-1995), attivamente impegnato per le persone diversamente abili ed emarginate. Da sempre vicino alla spiritualità francescana, apprezzava fumetti e cartoon umoristici e sapeva raccontare le barzellette. “Samuel Stern” della giovane casa editrice Bugs Comics è il primo mensile da edicola ad aggiudicarsi il riconoscimento riminese.

“In una serie in cui inquietudine e ombra si completano e stimolano il confronto con la realtà della manifestazione demoniaca, appare il personaggio per nulla scontato di Padre Duncan O’ Connor, che episodio dopo episodio guadagna una sorta di contitolarità della serie. – si legge nella motivazione del Premio – La ben tratteggiata figura di Padre O’ Connor mostra un approccio alla dimensione religiosa, curioso, rispettoso, aperto alla riflessione e al confronto. La dialettica tra cristianesimo e agnosticismo dei due personaggi principale della serie, ne fanno un tratto di particolare interesse”.

Fonte: http://www.ilponte.com/ll-mistero-strisce-abita-sulle-nuvolette/


Leggere nei commenti di questo post 😉

Beato Sancio d’Aragona

Quarto figlio del Beato Giacomo I°, Re d’Aragona, il Beato Sancio, nacque nel 1238. Disprezzando la sede regale per cercare di seguire solamente Cristo, entrò nell’Ordine Mercedario ricevendo l’abito dalle mani di San Pietro Nolasco.
Nominato arcivescovo di Toledo fu in seguito preso dai saraceni i quali in odio alla fede in Cristo prima gli troncarono la mano destra che portava l’anello poi lo pugnalarono alla gola.
Glorioso raggiunse in cielo la lunga schiera dei martiri nell’anno 1275.
L’Ordine lo festeggia il 21 ottobre.

Beati Martiri Spagnoli di Nembra

I martiri di Nembra, località della Comunità autonoma delle Asturie in Spagna, sono don Genaro Fueyo Castañón, parroco della chiesa di San Giacomo apostolo, e tre suoi parrocchiani: Segundo Alonso González, Isidro Fernández Cordero e Antonio González Alonso, membri dell’associazione dell’Adorazione Eucaristica notturna. I primi tre sono stati uccisi nella loro chiesa parrocchiale il 21 ottobre 1936, mentre Antonio era stato assassinato l’11 settembre 1936. Sono stati beatificati l’8 ottobre 2016 nella cattedrale di Oviedo, sotto il pontificato di papa Francesco. La loro memoria liturgica, per la diocesi di Oviedo, ricorre il 21 ottobre.

venerdì 20 ottobre 2023

Film. In The Beginning - In Principio Era (2000)

Abramo, la moglie Sara e i suoi pastori partono dalla città caldea di Haran e vanno in giro per il deserto a cercare la terra promessa da Dio. Ma scoppiano vari conflitti e Lot, nipote di Abramo, si stabilisce altrove. Abramo, molto addolorato per l’allontanamento dal nipote, su consiglio di Sara si unisce alla schiava Agar che genera suo figlio Ismaele. Poco tempo dopo però pure Sara rimane incinta e partorisce Isacco ed Agar è cacciata insieme al figlio. Dio mette alla prova Abramo, dicendogli di sacrificare Isacco.


ANNO 2000

PAESE



REGIA Kevin Connor

ATTORI Martin Landau, Jacqueline Bisset, Billy Campbell, Eddie Cibrian, Frederick Weller

 

Beato Stefano Kurti

Don Shtjefën Kurti, nato nell’attuale Kosovo, dal 1929 esercitò il ministero in Albania. Fu arrestato una prima volta nel 1946, con l’accusa di collaborazionismo col Vaticano e con i nazifascisti. In una lettera destinata a papa Pio XII descrisse dettagliatamente la persecuzione messa in atto dal regime comunista. Dopo aver scontato la sua pena, riprese il suo apostolato e lo proseguì clandestinamente quando, nel 1967, vennero chiuse per decreto statale tutte le chiese. Fu nuovamente arrestato per essersi opposto al saccheggio di una chiesa e destinato al campo di lavoro di Lushnjë. Per aver battezzato un bambino di nascosto venne, infine, condannato a morte e fucilato il 20 ottobre 1971. Compreso nell’elenco dei 38 martiri albanesi capeggiati da monsignor Vinçenc Prennushi, è stato beatificato a Scutari il 5 novembre 2016.

giovedì 19 ottobre 2023

Documentario - San Paolo della Croce

Documentario su San Paolo della Croce, fondatore della Congregazione della Passione di Gesù Cristo e delle monache claustrali Passioniste.

 

Beato Jerzy Popieluszko

Don Jerzy Popieluszko nacque il 14 settembre 1947 a Okopy provincia di Bialystok. Fu ordinato sacerdote dal cardinal Stefan Wyszynsky il 28 maggio 1972 a Varsavia. Destinato alla parrocchia di San Stanislao Kostka, oltre al lavoro parrocchiale, svolgeva il suo ministero tra gli operai organizzando conferenze, incontri di preghiera anche per medici ed infermieri, assisteva gli ammalati, i poveri, i perseguitati e insieme a Don Teofilo Bogucki eseguiva celebrazioni mensili di Sante Messe con predica per la Patria. Il 19 ottobre 1984 di ritorno da un servizio pastorale da Bydgosszcz a Gorsk vicino a Torun è stato rapito da tre funzionari comunisti del Ministero dell’Interno e assassinato. La sua tomba, che si trova accanto la chiesa di San Stanislao Kostka a Varsavia, è meta continua di pellegrinaggi di fedeli provenienti dalla Polonia e dal mondo intero.
Il 14 giugno 1987 papa Giovanni Paolo II ha pregato sulla tomba di Padre Jerzy. Il 6 giugno 2010 è stato beatificato sotto il pontificato di Benedetto XVI.


In questo blog ho pubblicato anche un film sul Beato Jerzy Popieluszko,
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Film - Popieluszko. Non si può Uccidere la Speranza (2009)

mercoledì 18 ottobre 2023

Documentario. I Re Magi - Sulle Tracce del Mito

Quello dei Re Magi, venuti dall'Oriente e guidati da una stella fino a Betlemme per adorare il neonato Gesù, è uno dei miti occidentali più popolari. Sono davvero esistiti? Erano re, maghi o astronomi? Sono venuti dalla Nubia, dall'Etiopia o dalla Persia? La storia originale viene dal Vangelo di Matteo, ma le tradizioni, la scienza, la teologia, l’arte e la cultura popolare hanno portato all’evoluzione della leggenda. Milano, Parigi, Colonia, Barcellona, questa è una vera indagine storica e scientifica che ci permette di capire meglio come questa evoluzione sia avvenuta seguendo le avventure dei tre Magi dall’anno zero fino al 21° secolo d.C. ricca di testimonianze di storici, astronomi, archeologi, teologi e storici dell'arte. Raccontano una storia che tutti pensano di conoscere, ma che è invece ricca di misteri.

 

Beato Teobaldo da Narbona

Di origine francese, il Beato Teobaldo da Narbona, fu nominato redentore dell'Ordine Mercedario, nel 1253 assieme a San Ferdinando da Portalegre si imbarcò da Barcellona per Tunisi (Africa). Il 16 ottobre dello stesso anno conclusa la redenzione nella quale avevano riscattato 129 schiavi, promisero a due mori di comprare alcuni loro schiavi, però trovandone altri specialmente molte donne e bambini con più bisogno di essere liberati, non mantennero la promessa. Allora i due mori per vendetta andarono dal Re di Tunisi e raccontarono menzogne, in modo che il Re alla fine fece incarcerare Teobaldo, e Ferdinando che insisteva nel testimoniare l'innocenza del compagno, fu bastonato e obbligato a far ritorno in Spagna con gli schiavi redenti. Alla fine di ottobre del 1253, dopo vari tormenti, Teobaldo fu buttato nel fuoco e poiché tardava a morire fu ucciso a colpi di pietra. Lodando Dio raggiunse la corona dei martiri.
L'Ordine lo festeggia il 18 ottobre.

martedì 17 ottobre 2023

Cartone Animato - 01 Il Seminatore

Le Parabole a Cartoni Animati - 01 Il Seminatore

La parabola del seminatore è una parabola di Gesù raccontata nei vangeli (Matteo 13,1-23, Marco 4,1-20 e Luca 8,4-15).

 

lunedì 16 ottobre 2023

Pdf. Oriana Fallaci - La Rabbia e l'Orgoglio

Mi chiedi di parlare, stavolta. Mi chiedi di rompere almeno stavolta il silenzio che ho scelto, che da anni mi impongo per non mischiarmi alle cicale. E lo faccio. Perché ho saputo che anche in Italia alcuni gioiscono come l' altra sera alla Tv gioivano i palestinesi di Gaza. «Vittoria! Vittoria!». Uomini, donne, bambini. Ammesso che chi fa una cosa simile possa essere definito uomo, donna, bambino. Ho saputo che alcune cicale di lusso, politici o cosiddetti politici, intellettuali o cosiddetti intellettuali, nonché altri individui che non meritano la qualifica di cittadini, si comportano sostanzialmente nello stesso modo. Dicono: «Bene. Agli americani gli sta bene». E sono molto molto, molto arrabbiata. Arrabbiata d' una rabbia fredda, lucida, razionale. Una rabbia che elimina ogni distacco, ogni indulgenza. Che mi ordina di rispondergli e anzitutto di sputargli addosso. Io gli sputo addosso. Arrabbiata come me, la poetessa afro-americana Maya Angelou ieri ha ruggito: «Be angry. It' s good to be angry, it' s healthy. Siate arrabbiati. Fa bene essere arrabbiati. È sano». E se a me fa bene io non lo so. Però so che non farà bene a loro, intendo dire a chi ammira gli Usama Bin Laden, a chi gli esprime comprensione o simpatia o solidarietà. Hai acceso un detonatore che da troppo tempo ha voglia di scoppiare, con la tua richiesta. Vedrai. Mi chiedi anche di raccontare come l' ho vissuta io, quest' Apocalisse. Di fornire insomma la mia testimonianza. Incomincerò dunque da quella...

Link Pdf Clicca Qui

Santi Ferdinand Perez e Luigi Blanc

I due spagnoli San Ferdinando Perez di Castiglia e San Luigi Blanc d'Aragona, entrarono nell'Ordine della Mercede come cavalieri laici e nell'anno 1250 furono nominati redentori. In quello stesso anno vennero inviati a redimere a Tunisi in Africa e mentre stavano navigando verso la meta furono catturati dai pirati turchi. Spogliati dei beni per la redenzione fu imposto loro di abiurare la fede in Cristo ma rimasero costanti nel loro credo; furono torturati ed infine gettati in mare con grosse pietre legate al collo. Raggiunsero così la corona dei martiri.
L'Ordine li festeggia il 16 ottobre.

domenica 15 ottobre 2023

Sant'Agostino - Discorso 387


AMMONIMENTO DI S. AGOSTINO SU QUANTO È SCRITTO: " METTITI D'ACCORDO CON IL TUO AVVERSARIO, MENTRE SEI IN VIA CON LUI ", E SULLA PAGLIUZZA DELL'IRA CHE, ALIMENTATA DA FALSI SOSPETTI, DIVENTA TRAVE. 

 ☩

E` dovere dei sacerdoti riprendere chi ne ha bisogno.

1. La sacra Scrittura vi dà, cari fratelli, frequenti ammonimenti circa il pericolo in cui si pongono quei sacerdoti che non vogliono adempiere al compito a cui li sollecita l’Apostolo: Predica la parola di Dio, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, raccomanda, usando tutta la tua pazienza e la tua capacità d’insegnare 1. E la Scrittura ci dice anche la gravità del compito di cui assumiamo il carico: Se non avvertirai il malvagio della sua condotta perversa, io domanderò conto a te della sua morte 2. Per questo è necessario che noi interveniamo in segreto o pubblicamente a rimproverare chiunque trascura tale compito. Quando però noi rimproveriamo qualcuno, costui è portato dalla sua malizia a scrutare la persona che lo rimprovera e a scoprire in essa più facilmente che in se stesso quello che richiede correzione, e se trova qualcosa da dire contro colui che lo rimprovera, ne prova soddisfazione. Sarebbe certo meglio che provasse gioia per il proprio risanamento, dopo essersi corretto, invece che per la debolezza che il biasimo rivolto a sé gli ha fatto scoprire in altri. Anche ammettendo che si dia proprio il caso che uno trovi in difetto la persona stessa da cui era stato rimproverato, è pur vero che attraverso quella persona gli aveva parlato la verità: parlava la verità pur attraverso un malvagio, un peccatore. Invece dunque di cercare che cosa criticare in una persona, cercate se c’è da criticare qualcosa nella verità che vi è stata detta. Vogliate o non vogliate, è la verità stessa il vostro accusatore. E se potete, cercate di farvela amica. La parola di Dio è il vostro accusatore. Che la dica un peccatore o la dica un giusto, è infallibile. Essa è il vostro accusatore: Mettiti d’accordo con il tuo avversario, mentre sei in via con lui.

sabato 14 ottobre 2023

Documentario - Fatima, l'Ultimo Mistero

Una serie di strane coincidenze sembrano indicare che le misteriose apparizioni di Fatima hanno cambiato il corso della storia di questi ultimi 100 anni… Se sì, il messaggio di Fatima potrebbe darci indizi sul nostro futuro? Questa è una delle questioni chiave affrontate in questo nuovo film-documentario. Basato su dati reali e sull’opinione dei massimi esperti, rivela eventi ignorati e offre un’entusiasmante visione globale. Questa rigorosa ricerca è arricchita da scene di finzione e ricostruzioni delle apparizioni della Vergine Maria del 1917.

 

San Tommaso d'Aquino - Nessun esempio di Virtù è assente dalla Croce

Dalle «Conferenze» di san Tommaso d'Aquino, sacerdote
(Conf. sopra il «Credo in Deum»)


Fu necessario che il Figlio di Dio soffrisse per noi? Molto, e possiamo parlare di una duplice necessità: come rimedio contro il peccato e come esempio nell'agire.
Fu anzitutto un rimedio, perché è nella passione di Cristo che troviamo rimedio contro tutti i mali in cui possiamo incorrere per i nostri peccati.
Ma non minore è l'utilità che ci viene dal suo esempio. La passione di Cristo infatti è sufficiente per orientare tutta la nostra vita.
Chiunque vuol vivere in perfezione non faccia altro che disprezzare quello che Cristo disprezzò sulla croce, e desiderare quello che egli desiderò. Nessun esempio di virtù infatti è assente dalla croce.

Se cerchi un esempio di carità, ricorda: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv 15,13).
Questo ha fatto Cristo sulla croce. E quindi, se egli ha dato la sua vita per noi, non ci deve essere pesante sostenere qualsiasi male per lui.

Se cerchi un esempio di pazienza, ne trovi uno quanto mai eccellente sulla croce. La pazienza infatti si giudica grande in due circostanze: o quando uno sopporta pazientemente grandi avversità, o quando si sostengono avversità che si potrebbero evitare, ma non si evitano.
Ora Cristo ci ha dato sulla croce l'esempio dell'una e dell'altra cosa. Infatti «quando soffriva non minacciava» (1 Pt 2,23) e come un agnello fu condotto alla morte e non aprì la sua bocca (cfr. At 8,32). Grande è dunque la pazienza di Cristo sulla croce: «Corriamo con perseveranza nella corsa, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia» (Eb 12,2).

Beato Romano Lysko

Roman Lysko nacque il 14 agosto 1914 ad Horodok, nei pressi di Lviv (Leopoli). Piplomato all’Accademia teologica di Lviv, trascorse la sua gioventù con sua moglie al servizio dei giovani. E’ cosa comune nelle Chiese Orientali cattoliche che dei giovani sposati possano essere ordinati sacerdoti. Così avvenne anche per Roman, che il 28 agosto 1941 ricevette l’ordinazione presbiterale per mano del metropolita Sheptytsky, divenendo così sacerdote diocesano dell’Arcieparchia di Lviv degli Ucraini.
Il 9 settembre fu arrestato dal NKVD ed imprigionato a Lviv. Dei testimoni oculari raccontarono che, dopo essere stato torturato, il giovane padre intonò dei salmi con la sua voce possente e venne inseguito murato vivo. Il 14 ottobre 1949 è considerata la data ufficiale della sua morte.
Roman Lysko fu beatificato da Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001, insieme con altre 24 vittime del regime sovietico di nazionalità ucraina.

Martirologio Romano: A Leopoli in Ucraina, beato Romano Lysko, sacerdote e martire, che, durante la persecuzione contro la fede, seguendo costantemente le orme di Cristo, giunse per sua grazia al regno dei cieli.

martedì 10 ottobre 2023

San Girolamo - La Vocazione

dalle Omelie sul Vangelo - Vocazione  (1)

Poco più avanti vide Giacomo di Zebedeo e suo fratello Giovanni che se ne stavano sulla barca a riparare le reti. Subito li chiamò, ed essi, lasciato il padre Zebedeo con gli aiutanti sulla barca, lo seguirono. Qualcuno potrebbe dire:Ma è una fede pazzesca questa. Avevano assistito a qualche fatto straordinario? Quale maestosità avevano visto in lui da seguirlo subito appena chiamati? Qui, sicuramente, ci viene dato da capire che anche gli occhi di Gesù e il suo volto spiravano un alcunché di divino, tale da convertire facilmente chi buttava lo sguardo su di lui. Non si spiega altrimenti perché l’abbiano seguito solo perché Gesù ha detto loro «seguitemi».La realtà è questa, che se l’avessero seguito senza una ragione plausibile, più che di fede bisognerebbe parlare di temerarietà. Facciamo il caso che io me ne stia tranquillamente seduto, e un passante qualunque mi dica: vieni e seguimi, e io gli vado dietro, si può forse parlare di fede?Cosa voglio dire, insomma? Che la parola del Signore è di per se stessa operativa: qualunque cosa dicesse, si effettuava. Se è vero infatti che «ciò che lui ha detto si è subito realizzato, gli è bastato comandare per creare» (Sal 148, 5): qui è sicuramente successa la stessa cosa: lui li ha chiamati, e di conseguenza essi l’hanno seguito.

dalla Lettera 118 - Vocazione  (2)

Non vorrei che al Signore offrissi solo le cose che un ladro può rubarti, che un nemico ti può saccheggiare o che puoi perdere con un esilio. Queste cose vanno e vengono; sono come delle ondate, come dei flutti: se ne impossessano successivamente padroni sempre diversi. Insomma - per esprimermi con una sola frase comprensiva di tutto - sono cose, quelle, che, voglia o non voglia, quando muori te le lasci dietro. Offrigli invece ciò che nessun nemico ti può portar via e che nessun tiranno ti può strappare, ciò che potrà seguirti agl’inferi o piuttosto nel regno dei cieli, nella gioia del paradiso.

lunedì 9 ottobre 2023

Film. Un Santo senza Parole - San Felice da Nicosia (2017)

Il racconto della vita di fra' Felice da Nicosia, il frate cappuccino del Settecento, beatificato il 12 febbraio 1888 da papa Leone XIII e canonizzato 23 ottobre 2005 da papa Benedetto XVI, venerato per i suoi miracoli e per la sua grande testimonianza di fede.


Santi Martiri Spagnoli di Turón

Cirilo Bertrán (1888-1934), 7 compagni, religiosi dell’Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, ed un sacerdote passionista, Martiri di Turón, uccisi il 9 ottobre 1934 durante la Rivoluzione delle Asturie dalla milizia social-comunista a seguito della proclamazione ad Oviedo della "Repubblica Socialista Asturiana". A causa del loro status di persone consacrate e insegnanti, hanno affrontato il loro tragico destino come una vera testimonianza di fede, dando al loro martirio l'ultima lezione della loro vita. Furono beatificati da San Giovanni Paolo II il 19 aprile 1990 e canonizzati il 21 novembre 1999. Questi nove santi sono ricordati dal Martirologio Romano il 9 ottobre, anniversario del martirio, considerando quale "capogruopo" il passionista Innocenzo dell'Immacolata. Nella stessa data i Fratelli delle Scuole Cristiane celebrano la memoria liturgica di tutti i loro santi martiri spagnoli, cioè Giacomo Ilario Barbal Cosàn ed i Martiri di Turon, tra i quali figurava anche il sacerdote passionista, sotto la dicitura: "Santi Cirillo, Giacomo Ilario e compagni, martiri". Inoltre la loro memoria liturgica in Spagna è celebrata il 6 novembre unitamente a tutti i Santi e Beati martiri spagnoli del XX secolo, sotto la dicitura "Santi Pietro Poveda Castroverde, Innocenzo dell'Immacolata Canoura Arnau, presbiteri, e compagni, martiri".

Martirologio Romano: In località Turón nelle Asturie in Spagna, santi martiri Innocenzo dell’Immacolata (Emanuele) Canoura Arnau, sacerdote della Congregazione della Passione, e otto compagni, dei Fratelli delle Scuole Cristiane, che, nelle avverse circostanze dei loro tempi, conseguirono la suprema vittoria sterminati in odio alla fede senza processo.

domenica 8 ottobre 2023

Marco, Capitolo 4, Versetti 35-40

E disse loro in quel giorno, fattasi sera: Passiamo all'altra riva. E lasciate le folle, lo prendono così com'era nella barca, e altre barche erano con lui. E venne una forte tempesta di vento, e gettava le onde sulla nave così da riempirla. Ed egli era a poppa e dormiva su un guanciale, e svegliatolo gli dissero: Maestro, non ti importa che periamo? E levatosi minacciò il vento e disse al mare: Taci, calmati! E il vento cessò, e si fece una grande bonaccia. E disse loro: Perché avete paura? Non avete ancora fede? Ed ebbero grande timore e si dicevano l'un l'altro: Chi è mai costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?

Crisostomo: Il Signore prese i discepoli perché vedessero il futuro miracolo, ma prese solo quelli, affinché gli altri non conoscessero che essi erano di così poca fede; e così, per mostrare che gli altri attraversavano separatamente, aggiunge: e le altre barche erano con lui. Affinché poi i discepoli non insuperbissero poiché erano stati scelti solo loro, permise che subissero il pericolo, affinché imparassero anche da ciò a sopportare virilmente le tentazioni: per cui segue: E venne una forte tempesta di vento. E per imprimere maggiormente il futuro miracolo dà il tempo al timore, dormendo; per cui segue: Ed egli era a poppa e dormiva su un guanciale. Se infatti fosse stato sveglio, o non avrebbero temuto e non avrebbero fatto la domanda una volta sorta la tempesta, oppure non avrebbero ritenuto che egli facesse ciò.

Glossa: Dal movimento del mare sorge un certo suono, che sembra essere una certa locuzione del mare che minaccia un pericolo; quindi convenientemente, sotto una certa metafora, comanda la tranquillità con la parola della taciturnità; come anche nel trattenere i venti, che con la loro violenza conturbano il mare, proferì una minaccia. Infatti coloro che hanno potere sono soliti frenare con la minaccia di pene coloro che con la violenza turbano la pace degli uomini. Con ciò dunque viene dato a intendere che come un re può frenare con la minaccia i violenti e con i suoi editti mitigare il mormorio del popolo soggetto, così Cristo, essendo re di tutte le creature, con la sua minaccia frenò la violenza dei venti, e orinò al mare la taciturnità; cessò il vento, che era stato minacciato, e si fece grande bonaccia, cioè nel mare, a cui aveva ordinato la taciturnità.

sabato 7 ottobre 2023

Fumetto in Spagnolo - La Battaglia di Lepanto

E' cosa nota come nel secolo XVI dopo avere occupato Costantinopoli, Belgrado e Rodi, i Maomettani minacciassero l'intera cristianità. Il 20 maggio 1571 venne firmata la Lega Santa contro i Turchi. Vi aderirono il regno di Spagna, la repubblica di Venezia, lo Stato Pontificio, le repubbliche di Genova e di Lucca, i Cavalieri di Malta, i Farnese di Parma, i Gonzaga di Mantova, gli Estensi di Ferrara, i Della Rovere di Urbino, il duca di Savoia, il granduca di Toscana..... Questa è la Storia a Fumetti da Leggere OnLine! Buona Lettura!


https://gloria.tv/post/kp8K77gjXB4w2XqgkJ83mhjsW

venerdì 6 ottobre 2023

Documentario - I Padri Certosini

Seguendo l’esempio di San Bruno, l’ordine certosino è l’unico che negli anni ha mantenuto fede alla sua regola. Negli anni scorsi ci sono stati alcuni tentativi di cambiare, ma per fortuna si è trattato di qualche priore isolato che non è riuscito nel suo intento. La vita di stretta clausura non viene mai interrotta se non per la passeggiata settimanale, la quale avviene comunque in solitudine. All’interno della certosa nessuno può entrare e i monaci non incontrano nessuno. Si tratta di uno stile di vita meraviglioso che esprime chiaramente un distacco dal mondo per poter trovare Dio e se stessi. La vita monastica, così condotta, è una ricchezza per la Chiesa intera che giova della forza orante di questi uomini nascosti al mondo. Ogni cristiano, e non, è ricordato sull’altare ogni giorno dai monaci ed in ogni singolo momento di preghiera. La loro preghiera rende possibile l’attività della Chiesa tutta.

 

Genderfluid e Distruzione del Femminile

Inizierò col dire una cosa vietata. Esistono due generi geneticamente determinati: il maschile e il femminile. Punto. Con tutto il rispetto per i sacrosanti diritti delle minoranze, ma in natura esistono due sessi, e non tre o quattro. Sono impressionato dall’uso ideologico che si fa degli ormoni e delle terapie ormonali. Sono impressionato anche dei tentativi di manipolazione, sempre ideologica, del DNA umano. Mi inquieta la tendenza della cultura, dei media, della politica, della scienza, della chirurgia, della moda a creare un Essere Umano Medio Ermafrodito, come Modello Unico Omologato, che serve da riferimento per tutti, bambini compresi. Molti, oggi, hanno su quel punto, dopo decenni di bombardamenti ideologici, le idee piuttosto confuse. Ma in verità la Natura non mente e se, per i mammiferi, ha creato due sessi, una ragione c’è. Cerco di spiegarla.

giovedì 5 ottobre 2023

Video - Santa Faustina Kowalska raccontata ai Bambini

La Storia di Santa Faustina Kowalska Raccontata ai Bambini.


San Tranquilino Ubiarco Robles

Nacque a Zapotlán el Grande, Jalisco (Diocesi di Ciudad Guzmán) l'8 luglio 1899. Vicario con funzioni di parroco a Tepatitlán, Jalisco (Diocesi di San Juan de los Lagos).Fu uno degli istancabili ministri nei tempi difficili della persecuzione. Non veniva fermato da nulla. Pieno di carita, andava ad amministrare i sacramenti ed a sostenere la vita cristiana tra i fedeli impartendo l'Eucarestia nelle case. All'inizio del mese di ottobre del 1928 andò a Guadalajara a comprare quanto era necessario per il Sacrificio Eucaristico. Qualcuno gli fece notare che la sua zona pastorale era posta in una delle zone di maggior pericolo: Los Altos de Jalisco. Allora il Padre Ubiarco con molta semplicità replicò: "Ormai ritorno alla mia parrocchia, vediamo che posso fare e se mi toccherà morire per Dio, sia benedetto". Una notte si stava preparando a celebrare l'Eucarestia ed a benedire un matrimonio, quando lo fecero prigioniero e lo condannano a morire impiccato su un albero del viale, fuori città. Con fermezza cristiana benedisse la grossa fune, strumento del suo martirio, ed ad un soldato che non volle partecipare al crimine, disse, ripetendo le parole del Maestro: "Oggi verrai con me in paradiso". Era la mattina del 5 ottobre 1928.

Martirologio Romano: Presso la località Tepatitlán in Messico, san Tranquillino Ubiarco, sacerdote e martire, che, durante la persecuzione contro la Chiesa, appeso ad un albero per aver svolto incessantemente il ministero pastorale, portò a compimento il suo glorioso martirio.

mercoledì 4 ottobre 2023

Video - Francesco e la Vera Storia del Presepe

Una storia tenera, rivolta ai più piccoli e alle loro famiglie, per spiegare il senso originario della prima rappresentazione del presepe realizzata da San Francesco a Greccio. Un viaggio emozionante e tutto da scoprire! 

 

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