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martedì 31 gennaio 2023

Film - l'Inferno (1911)

I momenti e i personaggi più noti del poema dantesco vengono mostrati ripercorrendo lo schema usato da Dante nella Cantica della "Divina Commedia". Una didascalia con i versi più conosciuti del poema, a volte spiegati in prosa in maniera più semplice, introduce ogni scena. 

 

ANNO 1911

PAESE



REGIA Adolfo Padovan, Francesco Bertolini, Giuseppe de Liguoro

ATTORI Salvatore Papa, Arturo Pirovano, Giuseppe de Liguoro, Augusto Milla, Emilise Beretta, Attilio Motta



San Girolamo - Le Critiche

Dalla Lettera 148

Non calunniare mai nessuno nel modo più assoluto, e non cercare di farti bello mettendoti a criticare gli altri, e impara a rendere più perfetta la tua vita piuttosto che denigrare quella degli altri. Questo difetto devi evitarlo al punto che non solo non devi permetterti di criticare, ma non devi dar retta neppure una volta a chi critica, per non rafforzare con la tua complicità l'influenza di chi sparla degli altri, e per non favorire con la tua accondiscendenza il suo vizio. Questo difetto è senz'altro il primo che dobbiamo soffocare, e quelli che vogliono formarsi alla santità devono sradicarlo del tutto. Non c'è altra cosa, infatti, che metta l'anima in tanto subbuglio e che renda lo spirito tanto volubile e leggero quanto il prestar fede con facilità a tutto, e dar retta temerariamente alle parole dei criticoni. È di lì che saltano fuori discordie su discordie e sentimenti di odio e proprio questo difetto rende nemiche delle persone che erano amiche per la pelle. Al contrario, il non dar retta temerariamente a nessuna accusa a carico di altri lascia l'anima in una grande pace ed è segno di notevole serietà di vita.

lunedì 30 gennaio 2023

Film - Affrontando i Giganti (2006)

Grand Taylor, il coach di una squadra di football di una high school cristiana, ha molti problemi da affrontare: la sua squadra perde da sei anni, i genitori dei ragazzi stanno pensando di rimpiazzarlo. Anche la sua vita privata, nonostante l’affetto che le manifesta la moglie, mostra numerose crepe: da anni la coppia non riesce ad avere figli, i soldi mancano per comperare un’auto nuova e la casa necessita di urgenti riparazioni. Grand decide di dare una svolta alla sua vita: si affida totalmente al Signore e si impegna ad offrire tutto il lavoro che cercherà di svolgere nel migliore dei modi a Sua maggior gloria…


ANNO 2006

PAESE



REGIA Alex Kendrick

ATTORI Alex Kendrick, James Blackwell, Bailey Cave, Shannen Fields

 

https://gloria.tv/post/1x7ecjRgFAAD3sJwCwFWTFDGK

 

San Teofilo il Giovane

San Teofilo detto il Giovane, è un personaggio storico, la cui esistenza è confermata dalla “Chronografia” di Teofane per l’anno 790 e da alcuni sinassari bizantini, che al 30 gennaio riportano il suo nome.
Al tempo degli imperatori d’Oriente, Costantino VI (771-797) e di Irene sua madre e reggente (780-790), Teofilo era un capo militare, preposto al comando della base bizantina di Cipro.
Durante un attacco della flotta araba contro l’isola, Teofilo fu fatto prigioniero e portato davanti al califfo Harun ar-Rasid, il quale tentò di ottenere la sua apostasia del cristianesimo.
Il giovane comandante rifiutò e quindi rimase chiuso in carcere per quattro anni, forse i Saraceni aspettavano come era uso, di ottenere un riscatto pagato dai cristiani.
Non avendo voluto partecipare alla tradizione del Ramadan musulmano, Teofilo fu decapitato certamente nel 792 il 30 gennaio, un giorno prima del 31 gennaio, data in cui quell’anno terminava il Ramadam.
Non si sa con precisione il luogo del martirio, ma si suppone che fosse nella stessa Cipro; il cardinale Cesare Baronio, compilatore del primo ‘Martirologio Romano’ nel XVI secolo, lo inserì come martire di Cipro alla data non giustificata del 22 luglio; la nuova edizione del Martirologio Romano, ha modificato la ricorrenza, portandola al 30 gennaio come nei sinassari orientali.


Autore:
Antonio Borrelli

domenica 29 gennaio 2023

Film - Forze Occulte (1943)

Forze Occulte è un film francese sulla massoneria francese, oltre ai vari retroscena, mostra come avviene l'iniziazione al Grande Oriente di Francia. Il film è in bianco e nero, andato in onta tantissimo tempo fa su RAI 3, ma era stato censurato e tagliato di ben 10 minuti, questo film che ho postato invece è la versione integrale, ma sottotitolata. Gran bel film...che fa riflettere.

 

ANNO 1943

PAESE



REGIA Paul Riche

ATTORI Maurice Rémy, Marcel Vibert, Léonce Corne, Auguste Bovério, Gisèle Parry

 

Pdf - I Sogni Profetici di San Giovanni Bosco

I sogni profetici di San Giovanni Bosco sono catalogabili in tre categorie: i sogni che riguardavano la sua persona, quelli che riguardavano le altre persone di sua conoscenza (erano i più inquietanti, poiché preannunciavano la data esatta della morte dell’interessato) e i sogni relativi ai grandi eventi storici e ai destini della Chiesa, perlopiù di natura apocalittica.

In sogno fin da ragazzo era a conoscenza che avrebbe abbracciato la vita sacerdotale e avrebbe fondato congregazioni religiose, in cui si sarebbe preso cura dei giovani. Ebbe chiare profezie per oltre sessant'anni, dalla più tenera adolescenza (il suo primo sogno premonitore, sulla missione cui si sentiva chiamato, lo ebbe a nove anni, nel 1824) fino alla morte, sopravvenuta il 3 gennaio 1888 a Torino.

Il suo sbalorditivo carisma profetico, presto gli conferì una straordinaria notorietà di veggente, per certi aspetti sinistra, ma mitigata da una bontà d’animo e una vita esemplare. Era dotato di notevole pragmatismo e senso pratico per le cose, che gli consentì ben presto di concretizzare in opere caritatevoli i progetti, che Dio gli aveva affidato in sogno.


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Film. Samson - La Vera Storia di Sansone (2018)

Sansone, un ebreo con un'insolita forza fisica, deve lentamente adeguarsi alla chiamata di Dio, che gli affida il compito di condurre il suo popolo fuori dalla schiavitù. Dopo che la sua ambizione giovanile lo ha portato a un tragico matrimonio, Sansone con il suo desiderio di vendetta è entrato in conflitto con l'esercito filisteo. Mentre suo fratello monta una rivolta, Sansone viene sedotto da una giovane filistea, aprendo il percorso verso la sua resa finale sia ai nemici sia a Dio.


ANNO 2018

PAESE



REGIA Bruce MacDonald, Gabriel Sabloff

ATTORI Jackson Rathbone, Billy Zane, Taylor James, Rutger Hauer, Caitlin Leahy, Lindsay Wagner

 

sabato 28 gennaio 2023

Beata Olimpia (Olga) Bidà

Olimpia (Olha) Bidà, religiosa ucraina, è stata beatificata da Giovanni Paolo II a Leopoli (Lviv) insieme ad altri 24 martiri del comunismo il 27 giugno 2001. Nata nel 1903 in un villaggio della regione di Leopoli, apparteneva alla comunità greco-cattolica. Divenuta suora della Congregazione di San Giuseppe, operò come catechista, maestra delle novizie e nell'assistenza ad anziani e malati. Un'attività di sostegno ai fedeli che divenne ancor più preziosa dopo il 1945, sotto la persecuzione comunista, che spedì nei lager molti sacerdoti. Anche lei subì controlli repressivi come superiora del convento di Kheriv. Nell'aprile del 1950, mentre accompagnava un funerale, venne arrestata con una consorella. Capo d'accusa: attività antisovietica. Deportata nel lager di Kharsk, in Siberia, continuò a esercitare il suo apostolato, organizzando con altre religiose gruppi di preghiera e supporto ai prigionieri. Morì nel 1952 di stenti e per le mancate cure mediche. (Avvenire)

Film - Il Sogno di Francesco (2016)

Assisi, 1209. Francesco ha appena subito il rifiuto da parte di Innocenzo III di approvare la prima versione della Regola, che metterebbe i fratelli al riparo dalle minacce che gravano su di essi. Intorno a lui, tra i compagni della prima ora, l'amico fraterno Elia da Cortona guida il difficile dialogo tra la confraternita e il Papato: per ottenere il riconoscimento dell'Ordine, Elia cerca di convincere Francesco della necessità di abbandonare l'intransigenza dimostrata finora, accettando di redigere una nuova Regola. Ma che cosa resterebbe del sogno di Francesco? La loro amicizia riuscirà a resistere al confronto tra gli ideali e i compromessi necessari?

ANNO 2016

PAESE 



 

REGIA Renaud Fely e Arnaud Louvet

ATTORI Elio Germano, Jérémie Renier, Yannick Renier, Éric Caravaca, Marcello Mazzarella

 

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https://www.raiplay.it/programmi/ilsognodifrancesco

 

Beata Maria Luisa Montesinos Orduna

La beata Maria Luisa Montesinos Orduña è una laica dell'arcidiocesi di Valencia, dove nacque il 3 marzo 1901. Educata in un collegio di religiose, conseguì una buona cultura generale. La sua vita si orientò poi al servizio dei propri genitori. Aderì all'Azione cattolica e partecipò quotidianamente all'Eucaristia, distinguendosi inoltre per la sua devozione mariana. Fu un'attiva catechista, si dedicò alla cura degli ammalati ed alla carità verso i poveri. Allo scoppio della guerra civile e della feroce persecuzione religiosa che attraversò la Spagna, Maria Luisa fu chiamata a donare la vita per difendere la fede in Cristo, insieme alla sua famiglia: il padre, una sorella, due fratelli e una zia. L'eccidio ebbe luogo il 28 gennaio 1937 a Picassent, vicino a Valencia. Giovanni Paolo II l'ha elevata agli onori degli altari l'11 marzo 2001.

Martirologio Romano: Nella cittadina di Picassent nel territorio di Valencia in Spagna, beata Maria Luisa Montesinos Orduña, vergine e martire, che, mentre imperversava la persecuzione contro la fede, con il martirio partecipò della vittoria di Cristo.

venerdì 27 gennaio 2023

San Giovanni Maria, detto Muzei

Nel 1886, nel cuore dell'Uganda, alle sorgenti del misterioso Nilo, viveva la tribù dei Buganda, erede della razza Bantù proveniente dall'Etiopia, che si diceva evangelizzata da san Matteo. Popolo essenzialmente guerriero, si dedicava anche all'agricoltura e all'allevamento. Le leggende locali parlavano di Kintu, fondatore del loro impero, messaggero del cielo, uomo bianco che aveva orrore del sangue e che chiamava tutti suoi figli e sarebbe stato lui a portare in dono il prezioso frutto della banana... insomma leggende e realtà si intrecciavano, mantenendo intatti alcuni riti cristiani, come quello di versare sul capo dei nascituri dell'acqua e credendo che la morte non distruggesse ma piuttosto "custodisse". Verso il 1852 il re Suma cominciò però a favorire l'insediamento degli Arabi nelle sue terre e là essi costruirono una moschea e cominciarono a diffondere l'islamismo, facendo molti proseliti anche a causa del fatto che l'Islam era favorevole alla poligamia, mentre il cristianesimo no.

Cartone Animato - I Fioretti di San Francesco d'Assisi

I FIORETTI di san Francesco costituiscono una meravigliosa e inimitabile raccolta di «miracoli ed esempli devoti», concernenti la vita del Poverello, volgarizzati nell’ultimo quarto del Trecento da un ignoto toscano. Questo volgarizzamento, assurto a tanta celebrità, propone indubbiamente gesti e parole di Francesco che, nella sostanza, possono considerarsi storici o di tradizione orale di buona vena, e solo talvolta horitura leggendaria. «Principiando con il primo proselitismo francescano, essi offrono – senza alcuna pretesa cronologica, senza un ordine prestabilito e senza una tesi da dimostrare –, le conversazioni di Francesco con alcuni dei suoi più noti compagni (Bernardo, Elia, Egidio, Leone, Masseo, Chiara, Rufino, Silvestro ecc.), da cui sgorgarono i più alti insegnamenti francescani (la perfetta letizia, la povertà, l’amore per le creature, la predica agli uccelli, il lupo di Gubbio ecc.).

 

Beato Antonio Mascaró Colomina

Studente religioso al terzo anno di teologia. Molto pio, allegro e di buon cuore. Nel 1935-36 stava facendo il servizio militare nel decimo battaglione presso la caserma Pedraldes Bruch. Il 27 gennaio 1937 venne arrestato, incarcerato in S. Elia con lo zio, Fernando Mascaro e ucciso a Montcada lo stesso giorno. Il suo corpo non è stato individuato.

giovedì 26 gennaio 2023

Film - La Regina di Saba (1952)

Temendo un attacco da parte del regno di Saba, re Salomone manda il figlio Roboam a Saba, sotto mentite spoglie. Questi salva la vita alla figlia del re e s'innamora subito di lei. Alla morte del re la ragazza sale al trono, ma con una clausola: dovrà restare vergine finché il Dio Atar Samani non avrà deciso per lei chi dovrà sposare.

 

ANNO 1952

PAESE



REGIA Pietro Francisci

ATTORI Gino Cervi, Leonora Ruffo e Gino Leurini

 

mercoledì 25 gennaio 2023

Beata Emilia Fernández Rodríguez de Cortés

Emilia Fernández Rodríguez, gitana spagnola, visse nella cittadina di Tíjola, lavorando come fabbricante di canestri. Sposatasi secondo l’usanza del suo popolo con Juan Cortés Cortés, si oppose all’arruolamento forzato del marito tra le fila dell’esercito repubblicano e venne condotta in carcere, benché fosse in stato di avanzata gravidanza. Era già battezzata, ma non sapeva pregare: glielo insegnò una compagna di prigione, spiegandole come affidarsi a Dio tramite la preghiera del Rosario. La sua bambina, Ángeles, nacque mentre Emilia era in cella d’isolamento. Morì per le conseguenze del parto il 25 gennaio 1939, a 24 anni, senz’aver mai denunciato le persone che le avevano trasmesso la fede cristiana. Compresa nel gruppo di 115 martiri della diocesi di Almería, è stata beatificata il 25 marzo 2017 ad Aguadulce, presso Almería.

martedì 24 gennaio 2023

Catechesi del Papa Benedetto XVI su San Francesco di Sales

UDIENZA GENERALE

Aula Paolo VI
Mercoledì, 2 marzo 2011


Cari fratelli e sorelle,

“Dieu est le Dieu du coeur humain” [Dio è il Dio del cuore umano] (Trattato dell’Amore di Dio, I, XV): in queste parole apparentemente semplici cogliamo l’impronta della spiritualità di un grande maestro, del quale vorrei parlarvi oggi, san Francesco di Sales, Vescovo e Dottore della Chiesa. Nato nel 1567 in una regione francese di frontiera, era figlio del Signore di Boisy, antica e nobile famiglia di Savoia. Vissuto a cavallo tra due secoli, il Cinquecento e il Seicento, raccolse in sé il meglio degli insegnamenti e delle conquiste culturali del secolo che finiva, riconciliando l’eredità dell’umanesimo con la spinta verso l’assoluto propria delle correnti mistiche. La sua formazione fu molto accurata; a Parigi fece gli studi superiori, dedicandosi anche alla teologia, e all’Università di Padova quelli di giurisprudenza, come desiderava il padre, conclusi in modo brillante, con la laurea in utroque iure, diritto canonico e diritto civile. Nella sua armoniosa giovinezza, riflettendo sul pensiero di sant’Agostino e di san Tommaso d’Aquino, ebbe una crisi profonda che lo indusse a interrogarsi sulla propria salvezza eterna e sulla predestinazione di Dio nei suoi riguardi, soffrendo come vero dramma spirituale le principali questioni teologiche del suo tempo. Pregava intensamente, ma il dubbio lo tormentò in modo così forte che per alcune settimane non riuscì quasi del tutto a mangiare e dormire. Al culmine della prova, si recò nella chiesa dei Domenicani a Parigi, aprì il suo cuore e pregò così: “Qualsiasi cosa accada, Signore, tu che tieni tutto nella tua mano, e le cui vie sono giustizia e verità; qualunque cosa tu abbia stabilito a mio riguardo …; tu che sei sempre giusto giudice e Padre misericordioso, io ti amerò, Signore […], ti amerò qui, o mio Dio, e spererò sempre nella tua misericordia, e sempre ripeterò la tua lode… O Signore Gesù, tu sarai sempre la mia speranza e la mia salvezza nella terra dei viventi” (I Proc. Canon., vol I, art 4). Il ventenne Francesco trovò la pace nella realtà radicale e liberante dell’amore di Dio: amarlo senza nulla chiedere in cambio e confidare nell’amore divino; non chiedere più che cosa farà Dio con me: io lo amo semplicemente, indipendentemente da quanto mi dà o non mi dà. Così trovò la pace, e la questione della predestinazione - sulla quale si discuteva in quel tempo – era risolta, perché egli non cercava più di quanto poteva avere da Dio; lo amava semplicemente, si abbandonava alla Sua bontà. E questo sarà il segreto della sua vita, che trasparirà nella sua opera principale: il Trattato dell’amore di Dio.

Cartone Animato - Santa Rita da Cascia

Breve cartone animato sulla vita di Santa Rita da Cascia.

 

Beato Luigi Prendushi

Luigj Prendushi nacque a Scutari in Albania il 24 gennaio 1896. Già a dodici anni partì per l’Italia, dove frequentò le scuole e, allo stesso tempo, maturò la vocazione al sacerdozio.
Ordinato sacerdote, nel 1921 fece ritorno in patria, ma la nave dove viaggiava affondò. I passeggeri, tra i quali molti commercianti, si misero in salvo, mentre le merci andarono perdute. Mentre tutti piangevano per questo motivo, solo don Luigj rimase calmo. Quando gli fu chiesto come facesse, rispose: «Non ho alcun motivo per piangere. Il mio capitale è il Vangelo. Non può affondare nel mare!».
Rientrato quindi in Albania, cercò di risollevare, alla luce delle conoscenze europee, la vita degli abitanti più poveri. Condivise perfino le loro abitazioni, che erano poco più che delle grotte nei villaggi di Mazrek, Nënshat, Shllak, Dardhë, Koman, Kaçë, Naraç, Shelqet.
All’insorgere del regime comunista, avrebbe potuto fuggire e tornare in Europa, ma scelse di restare. Fu quindi arrestato il 5 dicembre 1946, con l’accusa, comune a molti altri sacerdoti della sua epoca, di essere una spia del Vaticano. Venne fucilato a Shelqet il 24 gennnaio 1947.
Compreso nell’elenco dei 38 martiri albanesi capeggiati da monsignor Vinçenc Prennushi, don Luigj Prendushi è stato beatificato a Scutari il 5 novembre 2016. Dello stesso gruppo fanno parte altri venti sacerdoti diocesani.


Autore:
Emilia Flocchini

sabato 21 gennaio 2023

Film - Il Giovane Messia (2016)

All'età di sette anni, Gesù vive con Giuseppe e Maria a Alessandria d'Egitto, dove i tre si sono rifugiati per evitare il massacro di bambini ordinato da re Erode d'Israele. Gesù sa che i genitori Giuseppe e Maria gli nascondono alcuni segreti sulla sua nascita, segreti che lo rendono diverso da tutti i coetanei. I genitori, tuttavia, decidono che, nonostante la giovane età del figlio, sia arrivato il momento di rivelargli le sue vere origini e, apprendendo che re Erode è morto, optano per il ritorno nella loro casa di Nazareth. Ignorano, però, che il figlio di Erode è determinato a seguire la volontà del padre di vedere Gesù morto.

 

ANNO 2016

PAESE



REGIA Cyrus Nowrasteh

ATTORI Sean Bean, David Bradley, Jonathan Bailey, Isabelle Adriani, Christian McKay


San Girolamo - La Vera Grandezza

dalla Lettera 148

La nostra religione non tiene conto delle persone e non guarda qual è la condizione degli uomini ma il loro animo; uno lo classifica, o schiavo o nobile, in base ai suoi costumi. In Dio esiste un unico concetto di libertà: il non essere schiavi dei peccati; e, sempre secondo lui, la nobiltà più alta è costituita dall'eccellenza delle virtù. Davanti a Dio c'è forse un uomo più nobile di Pietro? E tra le donne chi è più ragguardevole della beata Maria che pure ci viene presentata come sposa d'un artigiano? Eppure a quel povero pescatore Cristo affidò le chiavi del regno dei cieli, e quella sposa d'un artigiano meritò di essere la Madre di colui che diede in mano a Pietro quelle stesse chiavi. In verità Dio ha scelto le cose più comuni e meno apprezzabili di questo mondo per portare all'umiltà i potenti e i nobili. D'altra parte, è perfettamente inutile che uno si faccia un vanto della nobiltà della propria famiglia, dal momento che tutti quelli che sono stati redenti dal medesimo sangue di Cristo hanno, davanti a Dio, pari onore e identico prezzo. E non conta la condizione in cui si è nati quando tutti rinasciamo eguali in Cristo. Ora, se anche possiamo dimenticare che discendiamo tutti per generazione da un unico uomo, dobbiamo per lo meno ricordarci sempre che chi ci rigenera tutti è Uno solo.

venerdì 20 gennaio 2023

Documentario d'Arte. Piero della Francesca - La Madonna del Parto

Documentario: Piero della Francesca e la Leggenda della Vera Croce.

La Madonna del parto di Piero della Francesca raccontata attraverso i ricordi e le parole del suo storico custode, che ci racconta le vicende antiche e recenti di un capolavoro senza tempo.

Israele, Ritrovate Monete di 2200 Anni Fa: la Conferma del Libro dei Maccabei

Era l’autunno del 1947 quando un pastore beduino di nome Mohammed edh Dhib, cercando una delle sue capre, si addentrò in una grotta collocata in un luogo quasi inaccessibile e vi trovò, con sua enorme sorpresa, delle giare in terracotta, di circa 60 cm di altezza, che contenevano dei rotoli di pergamena.  Quel giorno, il 29 novembre, aveva luogo una delle più grandi scoperte archeologiche della modernità, che ha segnato profondamente, rivoluzionandoli, gli studi sul Nuovo Testamento: il ritrovamento della «Grotta 12 di Qumran (Q12)». Qumran è la località sulla riva occidentale del Mar Morto, in Palestina, all’interno del territorio dell’attuale stato di Israele, vicino alle rovine di Gerico, in cui, in undici grotte, sono stati trovati documenti biblici, i cosiddetti «manoscritti del Mar Morto»

Oggi, esattamente 75 anni dopo, il deserto israeliano non ha smesso di restituire tesori dal valore inestimabile. Si tratta di quindici monete di duemila e duecento anni fa, ritrovate in una cava poco distante da quella che ha restituito i rotoli. Il quotidiano The Time of Isreal non esista a definirla la prima prova fisica che gli ebrei sono fuggiti nel deserto della Giudea durante la sanguinosa persecuzione che precedette la famosa rivolta di Hanukkah, quando il popolo ebraico fuggì nel deserto, come scritto nel libro dei Maccabei.

giovedì 19 gennaio 2023

Pdf - Biografia di Monsignor Marcel Lefebvre

Ecce Sacerdos magnus, qui in diebus suis placuit Deo, et inventus est justus. Non est inventus similis illi qui conservavit legem excelsi" (graduale della Messa dei Confessori Vescovi). Eccoci riuniti attorno alla spoglia mortale del nostro Padre amatissimo, del nostro fondatore e Superiore generale per lunghi anni, attorno a questo Vescovo fedele alla sua missione di dottore e pastore della Chiesa una, santa, cattolica e apostolica, di questo missionario infaticabile, di questo padre di una nuova generazione di sacerdoti, di questo salvatore del Santo Sacrificio della Messa nel suo rito romano autentico e venerabile, di questo combattente per la Regalità Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo: Ecco il sommo sacerdote che durante la sua vita piacque a Dio. Non se ne trovò uno simile a lui nell'osservare la legge dell'Altissimo...". 

 
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Il Diavolo Parla della Casa della Madonna di Loreto

Nel 2017 un sacerdote esorcista di ritorno da un pellegrinaggio a Medjugorje, dove con sé portava una donna di 23 anni e una ragazza di 14 anni, sostarono presso il Santuario della Madonna di Loreto dove celebrarono la Santa Messa. Senza soffermarci nel dettaglio, di ciò che dovettero fare per far entrare le due donne possedute nella Santa Casa, vi riportiamo ciò che il demonio disse tramite una di loro, nel momento in cui si trovarono all'interno della Casa, dove il sacerdote gli fece le preghiere. Le grida di entrambe sono ancora scolpite nelle orecchie di alcuni frati custodi del santuario, che comprendendo la gravità della situazione e conoscendo il sacerdote, non poterono fare altro che pregare in silenzio, chiedendo però al prete che ordinasse al demonio almeno di non urlare, per non spaventare tutti i fedeli presenti in basilica, e così fece.

In quel momento il demonio iniziò a parlare. Il tutto è audio-registrato. Il diavolo dopo essere stato costretto ad entrare contro la sua volontà nella Santa Casa, dinanzi all'effige della Madonna di Loreto, iniziò a dire:

"Maledetto prete, ti odio enormemente con tutto il mio Inferno....

Non devi farmi questo. Non è possibile per me che sono l'eterno maledetto, entrare nella Casa di "Quella Donna", la Tutta Santa, la Tutta Purissima e Vergine che fu scelta dal tuo Dio con il Suo Grembo per diventare la Sua Casa in terra, il Suo Primo Tabernacolo Vivente".

Il sacerdote disse: "Dunque questa è la Casa di Maria, la Madre di Dio?".

Cartone Animato - Santa Margherita da Cortona

Breve cartone animato sulla vita di Santa Margherita da Cortona.

 

mercoledì 18 gennaio 2023

Beato Tommaso da Baabdath (Géries Saleh)

Géries (corrispondente all’italiano Giorgio) Saleh nacque a Baabdath, sui monti del Libano, il 3 maggio 1879, penultimo di sei figli. Attratto, come altri giovani compaesani, dall’esempio dei Frati Minori Cappuccini italiani, arrivati da Beirut per risolvere le tensioni nel villaggio, chiese di entrare nel loro Ordine. Fu inviato prima nel Seminario di Santo Stefano a Istanbul, dove compì il noviziato, assumendo il nome di fra Tommaso da Baabdath. Emise la professione religiosa dei voti il 2 luglio 1900 e venne ordinato sacerdote il 4 dicembre 1904. Fu destinato alla Missione della Mesopotamia a Mardin dove, insieme a padre Leonardo da Baabdath, suo amico e compaesano, si dedicò all’apostolato, all’attività didattica nella scuola della missione, alla predicazione e all’amministrazione dei Sacramenti. Nel 1910 fu trasferito a Diarbekir, da dove fu espulso, per la situazione politica critica, insieme agli altri missionari, il 22 dicembre 1914, raggiungendo Orfa. Tra il 1915 e il 1916, nonostante le gravi limitazioni e pericoli, continuò a svolgere il suo apostolato missionario, nascondendo tra l’altro in convento un sacerdote armeno, che fu arrestato il 24 settembre 1916. Una perquisizione da parte della polizia portò anche alla scoperta in convento di una pistola di piccolo calibro. I due fatti determinarono la condanna di padre Tommaso: tratto in arresto il 4 gennaio 1917, subì ogni sorta di violenze e maltrattamenti, venendo tra l’altro rinchiuso anche in prigioni infette, tanto da contrarre il tifo. Morì, sfinito dalle torture e dalle privazioni, il 18 gennaio 1917 a Marache, in Turchia. Padre Leonardo, invece, rimasto al fianco di un anziano confratello, era stato arrestato il 5 giugno e ucciso cinque giorni più tardi, nella località di Kalaat Zirzawane, insieme ad altri prigionieri. I due frati, uniti nella medesima causa di beatificazione e canonizzazione, sono stati riconosciuti martiri col decreto promulgato il 27 ottobre 2020 e beatificati nel convento della Croce a Bqennaya il 5 giugno 2022, sotto il pontificato di papa Francesco.

Beato Leonardo da Baabdath (Youssef Melki)

Youssef Melki (il suo cognome era originariamente Oueiss) nacque a Baabdath, villaggio sui monti del Libano, il 17 novembre 1881, settimo di undici figli. Attratto, come altri giovani compaesani, dall’esempio dei Frati Minori Cappuccini italiani, arrivati da Beirut per risolvere le tensioni nel villaggio, chiese di entrare nel loro Ordine. Fu inviato prima nel Seminario di Santo Stefano a Istanbul, dove compì il noviziato, assumendo il nome di fra Leonardo da Baabdath. Emise la professione religiosa dei voti il 2 luglio 1900 e venne ordinato sacerdote il 4 dicembre 1904. Fu destinato alla Missione della Mesopotamia a Mardin, insieme a padre Tommaso da Baabdath, suo amico e compaesano. Si dedicò all’apostolato tra i ragazzi e i giovani, in particolare dirigendo la scuola della missione. A causa di problemi di salute, ebbe vari trasferimenti per convalescenza. Nel 1914 si trovava di nuovo a Mardin con padre Daniele da Manoppello, un confratello anziano e malato, quando, il 5 dicembre, il loro convento venne invaso da alcuni soldati; dal 9 febbraio 1915 fu del tutto occupato, mentre ai due frati restava solo una stanza per ciascuno. Padre Leonardo fu arrestato il 5 giugno successivo e torturato quattro giorni dopo, rifiutando di abbracciare la religione islamica per avere salva la vita. L’11 giugno 1915, con altri 416 compagni, venne aggregato ad un convoglio diretto a Diarbekir in Turchia. Furono ancora una volta invitati a scegliere tra la morte o la conversione all’Islam, ma rimasero saldamente tutti fermi nella fede cristiana: i loro corpi massacrati furono gettati in pozzi e caverne. Padre Tommaso, invece, fu tratto in arresto il 4 gennaio 1917. Morì, sfinito dalle torture e dalle privazioni, il 18 gennaio 1917 a Marache, in Turchia. I due frati, uniti nella medesima causa di beatificazione e canonizzazione, sono stati riconosciuti martiri col decreto promulgato il 27 ottobre 2020 e beatificati nel convento della Croce a Bqennaya il 5 giugno 2022, sotto il pontificato di papa Francesco.

martedì 17 gennaio 2023

Pdf - Comunione sulla Mano? No, è Sacrilegio!

L'Istruzione “Memoriale Domini” del 29 maggio 1969, in cui Paolo VI autorizzava l’Episcopato Italiano a concedere il permesso di dare la “Comunione sulla mano”, ci ha profondamente sconcertati perché noi l’abbiamo visto come un nuovo colpo d’accetta sul tronco della Tradizione Apostolica, e un nuovo processo di auto-demolizione della Tradizione della Chiesa cattolica.

Sì, perché dare la “Comunione sulla mano” non è solo un problema liturgico, ma è anche, e principalmente, un problema teologico, proprio perché nell’Eucarestia si concentra tutto il dogma della nostra religione cattolica.

Quindi, chi “profana” l’Eucarestia commette “sacrilegio”, colpisce il sacerdozio di Cristo, ne rifiuta, implicitamente, la sua Passione espiatrice e redentrice, demolisce e distrugge la Chiesa e il Cristianesimo stesso!

Don Luigi Villa, Sacerdote Anti-Massonico

 

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Documentario. Sulle Orme di Maria - I Viaggi nei Luoghi della Fede

Un pellegrinaggio nei luoghi della fede: Padova, Lourdes, Santiago di Compostela, Fatima, Saragozza.... Dieci intensi giorni di turismo religioso.

 

Beato Enrico da Comentina

La famiglia Comentina (o dei Comentini) nei secoli XII-XIV possedeva ad Asti varie case ed un palazzo, di cui esiste ancora la torre, oggi detta di san Bernardino, in stile gotico con merlatura ghibellina a coda di rondine, forse la più alta torre del Piemonte.Enrico dapprima fu presso la corte papale di Avignone – residenza dei papi dal 1309 al 1376 - con l’incarico di “Uditore” pontificio, poi ebbe l’incarico di Legato papale in Asia Minore e Patriarca di Costantinopoli. Fu decapitato a Smirne dai Turchi il 17 gennaio 1345, mentre celebrava la santa messa.Il suo corpo fu traslato ad Asti nel 1392. Oggi riposa nella cattedrale, sotto l’altare del Santissimo Sacramento, dove fu traslato dalla chiesa di San Francesco nel 1801.Viene esposto alla pubblica venerazione nei tempi di calamità atmosferica (siccità o inondazioni), perché secondo la tradizione (che ha recepito elementi leggendari), l’urna con il suo corpo sarebbe stata salvata dalle acque in burrasca nel trasporto dall’Oriente nella città di Asti. Per questo è popolarmente invocato come il “santo dell’acqua”.

Pdf. Sant'Atanasio di Alessandria - La Vita di Sant'Antonio Abate

La Vita di Antonio si presenta come una lettera che Atanasio invia ai monaci d'Occidente perché imitino e diffondano l'ideale monastico così come fu vissuto da Antonio. All'interno del racconto di Atanasio si possono individuare quattro fasi, quattro "fughe" che spinsero Antonio a cercare una solitudine sempre maggiore. 

 

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Vita di Antonio

Vita di Antonio

Atanasio (sant')

 

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lunedì 16 gennaio 2023

Pdf - I Teologi Eretici Progressisti del Concilio Vaticano II

Pierre Teilhard de Chardin, Edward Schillebeeckx, Walter Kasper, Yves Congar, Hans Küng, Hans Urs von Balthasar, Karl Rahner...
 
A cura del Sacerdote Anti-Massonico, Don Luigi Villa...
 
 
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Video - Guida Passo per Passo alla Santa Messa in Rito Antico

Sussidio didattico audiovisivo per sacerdoti e laici della Pontificia Commissione Ecclesia Dei.

Questo video fa parte di cofanetto di 2 DVD pubblicato nel 2009 in quattro lingue dalla Pontificia Commissione Ecclesia Dei per favorire sacerdoti e laici ad apprendere il rito romano nella sua forma straordinaria. Un progetto didattico annunciato dall'allora Presidente della Pontificia Commissione, il Cardinal Castrillon Hoyos subito dopo l'entrata in vigore del Motu Proprio "Summorum Pontificum" di Benedetto XVI.

 

Marco, Capitolo 1, Versetti 21-22

Ed entrarono a Cafarnao, e subito entrato nella sinagoga di sabato, li istruiva. E si stupivano del suo insegnamento: infatti insegnava come avendo potestà, e non come gli scribi.

Girolamo: Marco, disponendo i detti del Vangelo in se stesso, e non in se stessi, non seguendo l'ordine della storia conserva l'ordine dei misteri: per cui parla della prima virtù riferendola al giorno di sabato, dicendo: Ed entrarono a Cafarnao.

Teofilatto: Allontanandosi da Nazaret. Ora, in giorno di sabato, quando gli scribi si radunavano, entrò nella sinagoga insegnando, per cui segue: e subito, entrato nella sinagoga di sabato, li istruiva: infatti la legge comandava di non lavorare di sabato, affinché si radunassero insieme per ascoltare la lettura. Ora, Cristo insegnava confutando, non adulando, come i Farisei; per cui segue:E si stupivano del suo insegnamento: infatti insegnava come avendo potestà, e non come gli scribi. Insegnava poi con podestà facendo passare gli uomini al bene, e minacciava la pena ai non credenti.

Beda: Anche gli scribi insegnavano al popolo ciò che era scritto in Mosè e nei Profeti, ma Gesù, in quanto Dio e Signore dello stesso Mosè, secondo la libertà della sua volontà, aggiungeva alle legge anche le cose che sembravano minori, oppure predicava alle folle introducendo delle modifiche, come leggiamo in san Matteo (5, 21-44): «Fu detto agli antichi... ma io vi dico».

domenica 15 gennaio 2023

Documentario - Il Miracolo di Lourdes

Dal 1858 un piccolo villaggio nel sud della Francia è meta di viaggi improbabili: uomini e donne con disturbi e malattie di ogni tipo che, da soli o portati da altri, si recano in pellegrinaggio alla cosiddetta Grotta di Lourdes. Questi pellegrinaggi vengono fatti ancora oggi, ma mai prima d'ora sono stati registrati... dall'interno.

 

Beato Tito Livio Chinezu

Tit Liviu Chinezu nacque nel 1904 a Huduc, oggi Maioreşti, in Romania. Dopo gli studi teologici compiuti a Roma, presso il Collegio Sant’Atanasio, fu ordinato sacerdote il 31 gennaio 1930. Il 28 ottobre 1947 fu arrestato e portato al monastero di Neamt, quindi in quello di Căldăruşani. Lì, il 3 dicembre 1949, ricevette l’ordinazione episcopale da altri vescovi prigionieri. La notizia di quell’ordinazione clandestina arrivò ai funzionari del regime comunista, che ordinarono il suo trasferimento al penitenziario di Sighetul Marmaţiei. Le privazioni e i lavori forzati lo condussero ad ammalarsi, ma l’infermiere del carcere lo collocò in una cella non riscaldata, dove morì il 15 gennaio 1955. I suoi resti mortali vennero sepolti in un luogo imprecisato del cimitero del carcere. È stato inserito nella causa di beatificazione che comprendeva in tutto sette vescovi morti dal 1950 al 1970, durante la persecuzione religiosa portata avanti in Romania dal regime comunista. La beatificazione dei sette vescovi è stata fissata a domenica 2 giugno 2019, durante il Viaggio Apostolico in Romania di papa Francesco. La loro comune memoria liturgica è fissata al 2 giugno.

Beati Martiri Spagnoli del Patronato di San Giuseppe

Il 15 gennaio 1937 sul monte Tramalón, nei pressi di Suances, nella comunità autonoma della Cantabria in Spagna, venne ucciso in odio alla fede cattolica un sacerdote, don Valentín Palencia Marquina, fondatore a Burgos del Patronato di San Giuseppe per bambini e ragazzi orfani e abbandonati.
Era stato denunciato da uno di questi al Fronte Popolare di Torrevalega, semplicemente perché lui non gli aveva dato una moneta come mancia. Il motivo profondo era che, nonostante gli fosse stato proibito, aveva continuato a celebrare di nascosto l’Eucaristia.
Sei dei suoi giovani collaboratori vennero chiamati a deporre, ma solo quattro lo seguirono, condividendo la sua sorte: Donato Rodríguez García, Germán García García, Zacarías Cuesta Campo ed Emilio Huidobro Corrales.
La fase diocesana della loro causa di beatificazione, ottenuto il nulla osta dalla Santa Sede il 21 agosto 1996, è stata aperta nella diocesi di Burgos il 30 settembre 1996 e conclusa il 18 marzo 1999; l’8 novembre dello stesso anno ha ottenuto la convalida. La “Positio super martyrio” è stata consegnata a Roma nel 2003.
In seguito al congresso peculiare dei Consultori Teologi della Congregazione delle Cause dei Santi, l’8 novembre 2013, e della sessione dei cardinali e vescovi membri della stessa Congregazione, papa Francesco ha firmato il 30 settembre 2015 il decreto che riconosceva ufficialmente il martirio di don Valentín e dei suoi quattro compagni.
La loro beatificazione si è svolta il 23 aprile 2016 nella cattedrale di Burgos; a presiedere il rito era il cardinal Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, in qualità d’inviato del Santo Padre. La loro memoria liturgica è stata fissata al 15 gennaio, giorno esatto della loro nascita al Cielo.
La vicenda di questi cinque Beati, che giustamente sono stati definiti “martiri dell’amicizia”, è ora posta sotto gli occhi di tutti. Costituisce la dimostrazione, casomai ce ne fosse bisogno, che davvero i giovani, se trovano guide esperte, possono essere risollevati anche dalle condizioni più miserevoli: in questo modo, diventano realmente la famiglia dei loro sacerdoti.

Di seguito, accanto al nome, il numero della scheda biografica che contiene informazioni più dettagliate su ciascun martire.

Valentín Palencia Marquina, sacerdote, 65 anni
Donato Rodríguez García, laico, 25 anni
Germán García García, laico, 24 anni
 Zacarías Cuesta Campo, laico, 20 anni
 Emilio Huidobro Corrales, laico, 19 anni


Autore:
Emilia Flocchini

San Diego de Soto

Originario di Toledo, San Diego de Soto, fece il noviziato sotto l’insegnamento di San Serapio martire, allora maestro dei novizi. Apprese da questi l’umiltà e le altre virtù che il maestro sapeva infondere ai suoi allievi. Trovandosi a Granada per convertire e redimere i prigionieri con grande zelo e fede a Gesù Cristo, fu catturato ed imprigionato egli stesso per odio alla religione cattolica. Chiuso in una tetra prigione fu afflitto per molte pene e torture, lasciato senza acqua e cibo si addormentò nella pace del Signore abbracciato ad una grande croce nell’anno 1237. E’ il secondo martire dell’Ordine Mercedario.

L’Ordine lo festeggia il 15 gennaio.

venerdì 13 gennaio 2023

Sant'Ilario di Poitiers - Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia Rivelare

Sant'Ilario di Poitiers (circa 315-367), vescovo, dottore della Chiesa . Trattato sulla Trinità 2, 6-7.


Dal Padre viene tutto quanto esiste. Lui in persona, in Cristo e per Cristo, è all'origine di tutto. Del resto, è in se stesso il suo essere, e non riceve da nessuno quello che è... È infinito perché non sta in qualche luogo, ma tutto è in lui... È prima del tempo, il tempo viene da lui. Il tuo pensiero corra dietro a lui, se credi di giungere ai limiti del suo essere, sempre lo ritroverai, perché mentre avanzi senza sosta verso di lui, la meta verso la quale ti dirigi si allontana sempre di più... Tale è la verità del mistero di Dio, tale è l'espressione della natura impenetrabile del Padre... Per esprimerla, la parola può soltanto tacere, per scrutarlo, il pensiero rimane inerte, e per afferrarlo, l'intelligenza si sente allo stretto.

Eppure, questo nome di Padre indica la sua natura : egli è in tutto Padre. Infatti non riceve da nessuno, come gli uomini, il fatto di essere Padre. Egli è l'Eterno non generato... È conosciuto soltanto dal Figlio poiché : « Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare », e « Nessuno conosce il Figlio se non il Padre ». Tutti e due si conoscono l'un l'altro e questa conoscenza mutua è perfetta. Perciò, poiché : « Nessuno conosce il Padre se non il Figlio », riteniamo dal Padre il solo pensiero conforme a quello che è stato rivelato a noi dal Figlio, l'unico « testimone fedele » (Ap 1, 5).

È meglio pensare a quanto riguarda il Padre che parlarne. Infatti ogni parola è incapace di tradurre le sue perfezioni... Possiamo soltanto riconoscere la sua gloria, avere di essa una certa idea, e provare di precisarla con l'immaginazione. Ma il linguaggio degli uomini prova la sua impotenza e le parole non spiegano la realtà così come è... Perciò, per quanto riconosciamo Dio, dobbiamo rinunciare a chiamarlo : qualsiasi siano le parole usate, non potranno esprimere Dio così come egli è, né tradurre la sua grandezza... Dobbiamo credere in lui, provare di comprenderlo e adorarlo ; facendo questo, parleremo di lui.

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