Giuseppe, levatosi dal sonno, fece come gli aveva
comandato l'angelo del Signore e accolse Maria sua sposa; e non la
conosceva finché diede alla luce il suo figlio primogenito, e chiamò il
suo nome Gesù.
Glossa:
Giuseppe non solo fece quanto l’angelo aveva prescritto, ma anche nel
modo in cui l’angelo l’aveva prescritto. Anche chiunque è ammonito da
Dio rompa ogni indugio, si levi dal sonno e faccia quanto gli viene
comandato.
Crisostomo: Non la
accolse in casa, poiché non la aveva ancora dimessa dalla casa, ma
l’aveva deposta dal suo animo, e nuovamente la accolse nel suo animo.
Crisostomo:
Così era anche credibile che Giuseppe prima del parto non la conoscesse
poiché non conosceva la dignità del mistero; ma dopo che conobbe che
era divenuta il tempio dell’ungenito di Dio, come poteva usurpare ciò? A
coloro che seguono Eunomio lo pensano, poiché essi hanno osato dire che
Giuseppe osò fare ciò, come un insano di mente, ritiene che nessuno sia
sano.
Elvidio: Chi dunque credette
al sogno al punto di non osare toccare sua moglie, costui, dopo che
aveva udito i pastori, aveva visto i Magi, aveva conosciuto così grandi
miracoli, avrebbe osato toccare il tempio di Dio, la sede dello Spirito
Santo, la madre del suo Signore?
Girolamo: Dal fatto però che si parla del suo figlio primogenito,
alcuni in modo quanto mai perverso sospettano che Maria abbia avuto
anche altri figli, sostenendo che non si dice primogenito se non chi ha
anche fratelli; invece è costume delle Scritture di chiamare primogenito
non colui a cui seguono dei fratelli, ma colui che è il primo nato.
Altrimenti, se non è primogenito se non colui al quale seguono dei
fratelli, non sono dovuti ai sacerdoti i primogeniti finché non sono
stati procreati degli altri figli.