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martedì 29 novembre 2016

Matteo, Capitolo 1, Versetti 24-25


Giuseppe, levatosi dal sonno, fece come gli aveva comandato l'angelo del Signore e accolse Maria sua sposa; e non la conosceva finché diede alla luce il suo figlio primogenito, e chiamò il suo nome Gesù.
 
Glossa: Giuseppe non solo fece quanto l’angelo aveva prescritto, ma anche nel modo in cui l’angelo l’aveva prescritto. Anche chiunque è ammonito da Dio rompa ogni indugio, si levi dal sonno e faccia quanto gli viene comandato. 

Crisostomo: Non la accolse in casa, poiché non la aveva ancora dimessa dalla casa, ma l’aveva deposta dal suo animo, e nuovamente la accolse nel suo animo. 

Crisostomo: Così era anche credibile che Giuseppe prima del parto non la conoscesse poiché non conosceva la dignità del mistero; ma dopo che conobbe che era divenuta il tempio dell’ungenito di Dio, come poteva usurpare ciò? A coloro che seguono Eunomio lo pensano, poiché essi hanno osato dire che Giuseppe osò fare ciò, come un insano di mente, ritiene che nessuno sia sano. 

Elvidio: Chi dunque credette al sogno al punto di non osare toccare sua moglie, costui, dopo che aveva udito i pastori, aveva visto i Magi, aveva conosciuto così grandi miracoli, avrebbe osato toccare il tempio di Dio, la sede dello Spirito Santo, la madre del suo Signore? 

Girolamo: Dal fatto però che si parla del suo figlio primogenito, alcuni in modo quanto mai perverso sospettano che Maria abbia avuto anche altri figli, sostenendo che non si dice primogenito se non chi ha anche fratelli; invece è costume delle Scritture di chiamare primogenito non colui a cui seguono dei fratelli, ma colui che è il primo nato. Altrimenti, se non è primogenito se non colui al quale seguono dei fratelli, non sono dovuti ai sacerdoti i primogeniti finché non sono stati procreati degli altri figli. 

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