di San Giovanni Bosco.
Paolo era condannato a morte perché aveva oltraggiato gli Dei; per questo solo titolo era permesso di tagliare la testa ad un cittadino romano. Bella colpa! essere riputato empio perché in luogo di adorare i sassi ed i demonii si vuole adorare il solo vero Dio e il suo figliuolo Gesù Cristo. Dio gli aveva già prima rivelato il giorno e l’ora della sua morte; per la qual cosa provava una delizia già tutta celeste. Cupio, andava esclamando, cupio dissolvi et esse cum Christo. Desidero di essere svincolato da questo corpo per unirmi a G. C. Finalmente da una masnada di sgherri egli fu tratto di prigione e condotto fuori di Roma per la porta che dicesi di Ostia e facendolo camminare verso una palude lungo il Tevere, giunsero ad un luogo chiamato acque Salvie circe tre miglia lontano da Roma.
Raccontano che una matrona, chiamata Plautilla, moglie di un Senatore Romano, al vedere il santo Apostolo malconcio nella persona e condotto a morte si pose dirottamente a piangere. S. Paolo la consolò dicendole: non piangere, io ti lascerò tal memoria di me, che ti sarà molto cara. Dammi il tuo pannolino. Ella glielo diede. Con questo pannolino furono al Santo bendati gli occhi prima di essere decapitato. E per ordine del Santo fu da pia persona restituito sanguinoso a Plautilla che lo serbò come reliquia.