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giovedì 31 agosto 2023

Cartone Animato - La Grande Storia di Davide e Golia

Saul, il primo re d'Israele, ha disobbedito agli ordini di Dio e per questo al profeta Samuele viene intimato di nominare Davide, il fratello più giovane tra i sette figli di Iesse, sovrano della nazione. Davide guadagnerà il favore di re Saul difendendo Israele dall'attacco del nemico, impersonificato dal gigante Golia.

 

mercoledì 30 agosto 2023

San Bernardino da Siena - Maria, Giuseppe e, quindi, Gesù, nacquero di Stirpe Regale

Da un sermone di san Bernardino da Siena (1380-1444) su san Giuseppe.

“In primo luogo, consideriamo la nobiltà della sposa, cioè della Ss.ma Vergine. La Beata Vergine fu la più nobile di tutte le creature esistite nella natura umana, che possano o abbiano potuto essere generate. San Matteo (cap. I), collocando tre volte quattordici generazioni, da Abramo a Gesù Cristo compreso, mostra che ella è discendente da 14 Patriarchi, da 14 Re e da 14 principi. (...)

“San Luca, scrivendo anch'egli nel capitolo 3 sulla nobiltà di lei, a partire da Adamo ed Eva, prosegue nella sua genealogia fino a Cristo Dio. (…)

“In secondo luogo, consideriamo la nobiltà dello sposo, cioè di san Giuseppe. Nacque egli di stirpe patriarcale, regale e principesca, discendendo direttamente com'è stato detto. Quindi san Matteo (cap. I) elenca in linea diretta tutti questi padri da Abramo fino allo sposo della Vergine, dimostrando chiaramente che in lui sfociò tutta la dignità patriarcale, regale e principessa. (...)

“In terzo luogo, prendiamo in esame la nobiltà di Cristo. Egli fu, pertanto, come deriva da quanto è stato detto, Patriarca, Re e Principe, per parte di madre e padre. (...)

“I menzionati Evangelisti descrivono la nobiltà della Vergine e di Giuseppe per rendere manifesta la nobiltà di Cristo. Giuseppe fu quindi di tanta nobiltà che, in un certo modo, se ci è permesso esprimerci così, diede la nobiltà temporale a Dio in Nostro Signore Gesù Cristo”.

martedì 29 agosto 2023

Film - Il Bacio Del Sole (Don Vesuvio) (1958)

Napoli, nel primo dopoguerra, numerosi ragazzi vivono abbandonati a se stessi, commettendo violenze e piccoli furti. Un sacerdote, Don Mario Borrelli, decide di occuparsi di loro ed ottiene dal Cardinale il permesso di mescolarsi ai ragazzi sotto mentite spoglie per poterli più efficacemente aiutare e controllare. Si veste da povero marinaio, passa la notte in loro compagnia e si fa notare per la vivacità del suo spirito e per la naturale autorità che lo porta a dominare, tanto che gli appioppano il soprannome di Vesuvio. Riesce anche a salvare i ragazzi dalle mani della polizia, dandosi a conoscere e garantendo per loro. Alla superiore autorità giungono tuttavia notizie non del tutto gradite, per cui a Don Mario viene imposto di rinunciare al suo travestimento e di presentarsi come prete. Nel vedersi comparire dinanzi Vesuvio in veste talare, i ragazzi sulle prime credono si tratti di uno scherzo di cattivo gusto; ma quando si convincono della serietà della cosa e comprendono che Don Vesuvio (così continuano a chiamarlo) è veramente un sacerdote, il gruppo si divide: alcuni se ne vanno, mentre altri decidono di restare....

 

ANNO 1958

PAESE



REGIA Siro Marcellini

ATTORI O.W. Fischer, Nino Taranto, Marisa Merlini, Lorella De Luca, Sergio Tofano

 

Beati Giovanni da Perugia e Pietro da Sassoferrato

Martirologio Romano: A Valencia in Spagna, beati martiri Giovanni da Perugia, sacerdote, e Pietro da Sassoferrato, religioso, entrambi dell’Ordine dei Minori, che per aver predicato la fede tra i Mori di Valencia furono decapitati, per ordine del re, sulla pubblica piazza, ricevendo la palma del martirio.

Beato Flaviano Michele (Giacomo) Melki

Monsignor Flaviano Michele Melki, al secolo Giacomo (in arabo Ya‘qūb), nacque in una famiglia appartenente alla Chiesa monofisita siro-ortodossa, ma passò al cattolicesimo. Ordinato sacerdote il 13 maggio 1883, fu incaricato della cura pastorale itinerante di alcuni villaggi della regione di TurAbdin, dove aiutò gli abitanti a resistere alla miseria e visse povero egli stesso. Fu nominato vicario patriarcale di Mardin, mentre il 19 gennaio 1913venne consacrato vescovo di Gazarta (attuale Djézireh o Cizre). Due anni dopo, nel mezzo della persecuzione contro le minoranze cristiane attuata dal governo dell’Impero Ottomano, fu arrestato insieme ad alcuni notabili e capi religiosi cristiani. Fedele alla sua decisione di dare la vita per il suo popolo, rifiutò la proposta di convertirsi all’Islam per avere salva la vita.Con i suoi compagni di martirio, morì per fucilazione il 29 agosto 1915; i corpi vennero gettati nel fiume Tigri, presso il quale si era svolta l’esecuzione. Il processo diocesano per l’accertamento del suo martirio in odio alla fede si è svolto presso il Patriarcato Siro-Cattolico di Antiochia dall’8 aprile 2010 al 30 settembre 2012. L’8 agosto 2015 papa Francesco ha firmato il decreto che lo riconosceva ufficialmente come martire. La beatificazione si è svolta il 29 agosto 2015, a cent’anni esatti dalla sua uccisione, presso il convento di Nostra Signora della Liberazione ad Harissa, in Libano.

domenica 27 agosto 2023

Marco, Capitolo 4, Versetti 30-34

E diceva: A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio? O con quale parabola possiamo descriverlo? Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo dei semi che sono sulla terra, e quando è stato seminato, cresce e diventa il più grande di tutti gli ortaggi, e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra. E parlava loro con molte parabole tali, quando potevano udire; senza parabole non parlava loro. In disparte però spiegava tutto ai discepoli.

Glossa: Dopo che ha posto la parabola della fruttificazione del seme del Vangelo, qui aggiunge un'altra parabola per mostrare l'eccellenza della dottrina evangelica rispetto a tutte le altre dottrine.

Teofilatto: La fede del Verbo è piccolissima. Credi in Dio e sarai salvo. Ma la predicazione sparsa sulla terra si è dilatata ed è aumentata, così che i volatili del cielo, ossia gli uomini contemplativi, e quelli alti per intelletto e conoscenza, abitano sotto di essa. Quanti sapienti tra i Gentili, infatti, lasciando la sapienza, riposano sotto la predicazione del Vangelo? La predicazione infatti divenne la più grande di tutte.

Girolamo: Questo seme è minimo nel timore, ma grande nella carità, che è il maggiore di tutti i legami, perché Dio è carità, e ogni carne fieno. Fece poi dei rami di misericordia e compassione quando i poveri di Cristo, che sono gli animali del cielo, si dilettano di abitare sotto la sua ombra.

Segue: In disparte però spiegava tutto ai discepoli, cioè quelle cose che chiedevano da ignoranti, non solo manifeste ma anche non manifeste. Girolamo: Erano infatti degni di sentire separatamente i misteri nel profondo coloro che nel timore della sapienza, lontani dai tumulti dei cattivi pensieri, rimanevano nella solitudine delle virtù: la sapienza infatti viene percepita nel tempo dell'ozio.

Beati Martiri Spagnoli Trinitari di Ciudad Real (Ermenegildo dell'Assunzione e 5 Compagni)

Ermenegildo dell'Assunzione (Hermenegildo Iza Aregita), Bonaventura di Santa Caterina (Buenaventura Gabika-Etxebarria Gerrikabeitia), Francesco di San Lorenzo (Francisco Euba Gorrono), Placido di Gesù (Placido Camino Fernandez), Antonio di Gesù e Maria (Juan Antonio Salutregui Iribarren) e Stefano di San Giuseppe (Esteban Barrenechea Arriaga) sono stati dichiarati Martiri da Papa Benedetto XVI in data 28 giugno 2012. Sono stati beatificati il 13 ottobre 2013 sotto il pontificato di Papa Francesco.

sabato 26 agosto 2023

San Girolamo - Il Vescovo

dalla Lettera LXIX.

«Se uno desidera l’episcopato, desidera una carica buona» (1Timoteo 3,1): è una carica, non una dignità; è una fatica, non un piacere; è una carica che lo dovrebbe portare ad abbassarsi umilmente, non a gonfiarsi per aver raggiunto una vetta. «Bisogna che sia irreprensibile» (1Timoteo 3,2): Si vuole accettare un vescovo in piena regola? Si veda anzitutto se la sua condotta è irreprensibile, poi la lingua. Se uno, infatti, razzola in modo da distruggere quello che dice, perde tutta l'autorità di maestro.«Capace di insegnare» (1Timoteo 3,2): Dai vescovi, inoltre si esige anche la scienza. Effettivamente una condotta su cui non c'è nulla da ridire, ma è muta, se è di qualche utilità per l'esempio che dà, non è meno dannosa per il silenzio. La rabbia furiosa dei lupi deve essere messa a tacere dai latrati dei cani e dal bastone del pastore...

Beata Lorenza (Leucadia) Harasymiv

Levkadija nasce il 31 settembre 1911 nel villaggio Rudniki, regione di Leopoli. Nel 1931 entra nella Congregazione delle suore di San Giuseppe. Nel 1933 pronuncia i voti temporanei e riceve il nome di Lavrentija. Dopo l’unione dell’Ucraina Occidentale all’URSS, nel 1950 suor Laurentija viene arrestata dagli organi del NKVD, la polizia politica sovietica, e rinchiusa nella prigione di Borislav. In seguito è trasferita a Tomsk (Siberia) e finalmente nel villaggio Charsk, regione di Tomsk, dove si trova la direzione dei lager siberiani a regime speciale (SibULON). Non molto lontano dal villaggio, nella taiga, si estende un lager dove i detenuti lavorano in condizioni insopportabili. Nel villaggio Charsk vivono, invece i condannati al confino. Fra questi suor Laurentija che, ammalata di tubercolosi, a fatica trova un alloggio. L’unica sistemazione che riesce a trovare, il 30 giugno 1950, è in una camera dove vive una persona paralizzata. Suor Lavrentija Garasimiv muore a Charsk il 28 agosto 1952. Viene beatificata il 27 giugno 2001 in occasione della visita di papa Giovanni Paolo II in Ucraina.

Martirologio Romano: Nella cittadina di Kharsk vicino a Tomsk nella Siberia in Russia, beata Lorenza (Leucadia) Harasymiv, vergine della Congregazione delle Suore di San Giuseppe, che durante il regime di oppressione perpetrato in patria dai persecutori della fede fu deportata in questo campo di prigionia, dove con la sua morte gloriosa unì alla purezza della sua vita la perseveranza nella fede.

Beata Veronica Antal

Veronica Antal nacque nel villaggio di Nisiporeşti il 7 dicembre 1935, figlia di contadini. Fu educata alla fede da sua nonna, Zarafina. Avrebbe voluto farsi religiosa tra le Suore Francescane Missionarie di Assisi, ma il regime comunista, sopraggiunto nel 1948, soppresse tutti gli Istituti religiosi. A quindici anni divenne Terziaria francescana, e si aggregò anche alla Milizia dell’Immacolata. In forma privata, nello stesso periodo, fece voto di castità. La sera del 24 agosto 1958 era di ritorno dalla parrocchia di Hălăuceşti, che lei frequentava e dove aveva partecipato alla celebrazione delle Cresime. Un giovane, Pavel Mocanu, l’aggredì con proposte sconvenienti: da tempo covava l’intento di fare del male a qualche “suora”, come venivano spregiativamente definite Veronica e le sue amiche. La ragazza si difese, finché non fu colpita a coltellate in un campo di granturco. La mattina del giorno seguente, il suo cadavere venne ritrovato in quello stesso punto: aveva nella mano sinistra la corona del Rosario. Dopo il crollo del regime, i Frati Minori Conventuali di Romania s’incaricarono di raccogliere le testimonianze su di lei, in vista dell’apertura della causa di beatificazione. L’inchiesta diocesana fu quindi aperta nella diocesi di Iaşi il 25 novembre 2003 e conclusa il 12 novembre 2006. Il 26 gennaio 2017, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto che ufficializzava il martirio di Veronica, la cui beatificazione è stata celebrata il 22 settembre 2018, presso la chiesa della Dormizione della Vergine Maria a Nisiporeşti.

venerdì 25 agosto 2023

Cartone Animato - San Giuseppe Calasanzio

Bel cartone animato sulla vita di San Giuseppe Calasanzio.


Beato Alessandro Dordi

Don Alessandro Dordi (noto anche come padre Sandro Dordi Negroni; l’ultimo è il cognome della madre) è stato un sacerdote diocesano di Bergamo, appartenente alla Comunità Missionaria del Paradiso. Immediatamente dopo l’ordinazione sacerdotale, venne inviato nel Polesine, poi in Svizzera come cappellano degli emigranti italiani e, dal 1980, in Perù. S’impegnò a fondo nella pastorale familiare e nella promozione umana, che riteneva fosse l’antidoto ai movimenti guerriglieri che imperversavano nel Paese. Cadde vittima di un attentato da parte di alcuni militanti di Sendero Luminoso, un movimento armato maoista, il 25 agosto 1991. Aveva sessant’anni ed era sacerdote da trentasette. La sua causa di beatificazione si è svolta nella diocesi di Chimbote dal 9 agosto 1996 al 25 agosto 2002, unita a quella dei padri Francescani conventuali Michał Tomaszek e Zbigniew Strzałkowski, uccisi sedici giorni prima di lui. Il decreto che sancisce ufficialmente il loro martirio in odio alla fede cattolica è stato promulgato il 3 febbraio 2015, mentre la beatificazione si è svolta il 5 dicembre 2015 a Chimbote. I resti mortali di don Alessandro riposano nel cimitero adiacente alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente a Gromo San Marino, il suo paese d’origine.

giovedì 24 agosto 2023

Marco, Capitolo 4, Versetti 26-29

E diceva: Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno, anche il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. Infatti la terra produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. E quando ha prodotto il frutto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura.

Crisostomo: Chiama regno di Dio la fede in lui e il mistero della sua umanità: il quale regno è come un uomo che getta la semente; ed è lui, che è Dio e Figlio di Dio, divenuto uomo senza mutamento della sua sostanza, che ha seminato la terra per noi, vale a dire che ha rischiarato il mondo intero con la parola della sua conoscenza divina.

Girolamo: Il seme è la parola della vita, la terra il cuore degli uomini, e l'addormentarsi dell'uomo è la morte del salvatore. Il seme cresce di notte e di giorno, poiché dopo il sonno di Cristo il numero dei credenti è cresciuto sempre più nelle avversità e nella prosperità quanto alla fede, ed è cresciuto nelle opere.

Teofilatto: Cristo dorme con la ascensione al cielo, dove, mentre sembra dormire, si leva spesso, sia durante la notte, richiamandoci al suo ricordo durante la prova, sia durante il giorno, quando ci salva mediante la preghiera.

Crisostomo: Dapprima produce l'erba nella legge di natura, avanzando lentamente verso la perfezione, poi produce le spighe da raccogliere in un mazzo e da offrire al Signore sull'altare, cioè nella legge di Mosè; infine il frutto pieno nel Vangelo: o perché non solo è necessario che produciamo foglie per obbedienza, ma anche che siamo prudenti, resistendo come delle spighe che si tengono ritte, non curandoci dei venti che agitano. Dobbiamo inoltre curare l'anima con l'assiduità della memoria, per portare frutto come delle spighe, cioè dimostrare la completa operazione della virtù.

Gregorio: L'uomo getta il seme in terra quando pone una buona intenzione nel suo cuore; dorme poi chi già riposa nella speranza della buona opera; sorge poi nella notte e nel giorno poiché progredisce tra le cose avverse e prospere. Il grano cresce senza che egli vi pensi, poiché nel momento in cui egli non può misurarne il progresso, l'energia che è stata concepita una prima volta avanza verso il suo completo sviluppo. È quando concepiamo dei buoni desideri che noi gettiamo il seme nella terra; quando cominciamo a operare rettamente siamo erba, quando cresciamo verso la perfezione delle buone opere giungiamo alla spiga; quando ci consolidiamo nella perfezione della stessa opera, la nostra spiga è piena di frumento.

Video - Intervista di TeleNova a Padre Amorth

L’informazione riporta sempre più spesso fatti criminali e violenti compiuti da persone, molto spesso giovani, di ogni estrazione sociale che sono ispirati al satanismo. Sentiamo parlare di riti satanici, messe nere e seguaci di satana. Esiste quindi la necessità di avere le idee più chiare su questi fenomeni. Con queste interviste Padre Amorth ci aiuta a comprendere e a conoscere il fenomeno dell’occulto.

 

Beato Miroslav Bulesic

Miroslav Bulešić nacque il 13 maggio 1920 a Zabroni (Čabrunići), paesino compreso nell’area della parrocchia di Sanvincenti (Svetvinčenat). Frequentò le scuole a Capodistria (Koper), Gorizia (Gorica) e Roma, dove nel 1943 conseguì il baccalaureato in filosofia alla Pontificia Università Gregoriana. Fu ordinato sacerdote l’11 aprile 1943 a Sanvincenti. Oltre ad aver svolto la propria opera pastorale a Mompaderno (Baderna), Montreo (Muntrilj) e Canfanaro (Kanfanar), fu anche professore e vicerettore al seminario di Pisino (Pazin). Il 24 agosto 1947 fu ucciso a Lanischie (Lanišće) dai partigiani comunisti, poco dopo aver amministrato il sacramento della Cresima. Sepolto nel cimitero locale, nel 1958 fu inumato e traslato in una tomba antistante la chiesa cimiteriale di Sanvincenti. Dal 2003 riposa presso la sua parrocchia d’origine, la chiesa dell’Annunciazione di Maria (Navještenja Marijina) a Sanvincenti. Papa Benedetto XVI ha firmato il decreto sul martirio del Servo di Dio Miroslav Bulešić il 20 dicembre 2012. La cerimonia di beatificazione si è svolta nell’arena di Pola sabato 28 settembre 2013.

mercoledì 23 agosto 2023

Film - Gedeone e i Trecento Guerrieri (1965)

Una notte, al contadino Gedeone appare un angelo che gli si presenta come un misterioso "straniero" e lo esorta a mettersi a capo degli Israeliti e a organizzare la rivolta contro i Medianiti. Le tribù di Israele rispondono con entusiasmo all'appello e Gedeone sceglie 300 uomini che conduce alla vittoria e alla libertà. Quando gli viene offerto il trono, però - conscio della propria inadeguatezza - Gedeone decide di non accettare: l'unico sovrano di Israele non è altri che Jahvé.


ANNO 1965

PAESE 




REGIA Marcello Baldi

ATTORI Ivo Garrani, Fernando Rey, Maruchi Fresno, Giorgio Cerioni, Barta Barry

 

Beato Ladislao Findysz

Nasce a Kroscienko Nizne presso Krosno (Polonia) il 13 dicembre 1907. Riceve l’ordinazione sacerdotale il 19 giugno 1932 a Przemysl. Nel 1942 è nominato parroco a Nowy Zmigród. Durante e dopo la seconda guerra mondiale con generosità si dedica all’aiuto spirituale e materiale di tutti gli abitanti della sua parrocchia, indipendentemente dalla loro nazionalità o confessione.
Negli anni del Concilio Vaticano II inizia l'attività pastorale di “opere conciliari di bontà”, dal pulpito e tramite lettere-appelli esorta ad un rinnovamento della vita cristiana. Le autorità comuniste reagiscono al suo zelante lavoro pastorale con numerose persecuzioni. Il 17 dicembre 1963 viene condannato a due anni e sei mesi di reclusione accusato di “costringere i fedeli a pratiche religiose”. Nel carcere viene sottoposto a maltrattamenti e umiliazioni fisiche, psichiche e spirituali. Le autorità con premeditazione non permettono di eseguire operazione del carcinoma precedentemente prevista. Viene scarcerato sotto condizione nello stato di estremo esaurimento. Muore dopo qualche mese il 21 agosto 1964.
Il cardinale Jozef Glemp lo ha beatificato il 19 giugno 2005, dando lettura della Lettera Apostolica del papa Benedetto XVI.

martedì 22 agosto 2023

San Giovanni Crisostomo - Nella Chiesa ci si Consola a Vicenda

(Giovanni Crisostomo, In Genes. 5)

 ☩

Se uno giunge in piazza e vi trova anche un solo amico, tutta la sua tristezza sparisce. Ma noi non andiamo in piazza, bensí in chiesa: vi incontriamo non uno solo, ma molti amici, ci uniamo a molti fratelli, a molti padri. Non dovremmo dunque allontanare ogni nostro scoraggiamento e riempirci di letizia? Non solo per il numero delle persone che vi si radunano la riunione in chiesa è migliore degli incontri sulla piazza, ma anche per gli argomenti che vi si trattano. Vedo infatti come quelli che perdono il tempo in piazza e vi si siedono in circolo parlano spesso di cose inutili, fanno discorsi frivoli e si intrattengono su argomenti per nulla convenienti. Anzi, c`è l`abitudine di indagare e investigare con gran cura gli affari degli altri. Quanto sia incerto e pericoloso abbandonarsi a tali discorsi, oppure ascoltarli e lasciarsene influenzare, e quanto spesso questi convegni abbiano fatto sorgere dissidi nelle famiglie, non intendo trattarlo qui. Tutti senz`altro concorderanno che quei discorsi sono inutili, frivoli e mondani, ed anche che non è facile far entrare una parola spirituale in simili riunioni.

Ma qui in chiesa non è cosí, anzi precisamente l`opposto. Ogni discorso inutile è bandito ed ogni insegnamento spirituale ha il suo posto. Parliamo della nostra anima e dei beni che interessano l`anima, della corona che c`è riposta nel cielo, della rettitudine nella vita, della bontà di Dio, e della sua provvidenza per tutto il mondo e ancora di tutte le cose che ci riguardano, il motivo per cui siamo stati creati e la sorte che ci aspettiamo quando ce ne partiamo da quaggiú, e la situazione che verrà per noi decisa. A queste riunioni non solo noi prendiamo parte, ma anche i profeti e gli apostoli; anzi, il fatto piú grande è che il Signore di noi tutti, Gesú, sta in mezzo a noi. Egli stesso ha detto: “Dove due o tre sono raccolti nel mio nome, ivi sono io in mezzo a loro (Mt 18,20). Ma se Cristo è presente dove sono radunati due o tre, quanto piú sarà in mezzo a noi quando tanti uomini, tante donne, tanti padri sono insieme con gli apostoli e i profeti. Per questo anche noi parliamo con tanto coraggio, nella certezza del suo aiuto.

Documentario - San Francesco di Paola...la Vita

Cine Sud Editore - Regia Francesco Mazza, testi di Saverio Cosentino, sceneggiatura Elio Gentile e Padre Rocco Benvenuto, fotografia Giuseppe Grillo, musiche originali Padre Spiro, Speaker Diego Verdegiglio, Io Narrante Emanuele Giacoia - Distribuzione Cine Sud srl- Documentario 30 minuti - 1994.
La collana si propone di rappresentare la Calabria attraverso il ricordo dei suoi figli più illustri e di rivalutare, nella crisi di valori del mondo contemporaneo, l'antica fatica e l'ingegno dei calabresi, la loro straordinaria capacità di inventarsi un destino tra le percosse millenarie della storia.
Essa descrive infatti la vita e le opere di personaggi eminenti nella fede, nella letteratura, nella filosofia, nella scienza e nell'arte dalle epoche più antiche ai nostri giorni. 

 

Beato Simeone Lukac

Nacque il 7 luglio 1893 a Starunya, nella regione ucraina di Stanislaviv. I suoi genitori erano semplici contadini che coltivavano la terra. Nel 1913 il giovane Symeon entrò in seminario, ma i suoi studi si interruppero due anni durante la Prima guerra mondiale. Nel 1919 fu ordinato sacerdote dal beato vescovo Hryhorij Khomysyn. Prese ad insegnare teologia morale nel seminario d'Ivano-Fankivsk sino all'aprile 1945, quando fu consacrato vescovo in segreto a causa della clandestinità in cui viveva la Chiesa greco-cattolica ucraina sotto il regime sovietico. Il 26 ottobre 1949 monsignor Lukac fu arrestato dal Nkvd. Liberato nel 1955, tornò ad occuparsi della cura pastorale dei fedeli di rito bizantino, pur sempre in assoluta clandestinità. Nel luglio 1962 venne arrestato una seconda volta e comparì in tribunale insieme al beato Ivan Slezyuk, anch'egli vescovo clandestino. In prigione contrasse la tubercolosi che fu per lui letale. Morì il 22 agosto 1964. Lukac fu beatificato da Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001, insieme con altre 24 vittime del regime sovietico di nazionalità ucraina. (Avvenire)

Martirologio Romano: Nel villaggio di Starunya nel territorio di Ivano-Frankivsk in Ucraina, beato Simeone Lucač, vescovo e martire, che, per aver svolto clandestinamente il suo ministero per il gregge dei cattolici di Rito bizantino sotto un regime ateo, con la sua morte nella fede proclamò la gloria e l’onore di Cristo Signore e Dio.

lunedì 21 agosto 2023

Santi Bernardo (Hamed), Maria (Zaida) e Grazia (Zoraide) di Alzira

Musulmano di grande prestigio alla corte di di Valencia, fu convertito dai monaci del monastero cistercense di Poblet in Spagna. Avendo, a sua volta, convertito le due sorelle, fu martirizzato insieme a loro.

Martirologio Romano: Ad Alzira nel territorio di Valencia in Spagna, commemorazione dei santi martiri Bernardo, prima chiamato ‘Ahmed, monaco dell’Ordine Cistercense, e le sue sorelle, Maria (Zaida) e Grazia (Zoraida), che dalla religione maomettana egli aveva condotto alla fede in Cristo.

domenica 20 agosto 2023

Beata Maria Climent Mateu

Maria Climent Mateu, fedele laica, nacque a Játiva (Valencia) il 13 maggio 1887 e fu battezzata il medesimo giorno nella chiesa parrocchiale di Santa Tecla. Studiò dalle Suore Domenicane a Valencia. Si dedicò ai lavori domestici, alla musica, al canto e al ricamo. Fu Segretaria del Sindacato cattolico femminile e aderì alla Confraternita di San Vicenzo de’ Paoli. Nella persecuzione religiosa non si nascose, anche se era stata previamente minacciata, ma intensificò il suo apostolato. Il 20 agosto 1936 i miliziani la presero a coltellate martirizzandola si difese e morì gridando: “Viva Cristo Re!”. La sua beatificazione è stata celebrata da Papa Giovanni Paolo II l’11 marzo 2001.

Martirologio Romano: Nella città di Xátiva nel territorio di Valencia sempre in Spagna, beata Maria Climent Mateu, vergine e martire, che durante la stessa persecuzione per la sua perseveranza nella fede meritò di conformarsi a Cristo.

Beato Teofilo Matulionis

Teofilius Matulionis, nato in Lituania da una famiglia di contadini, studiò per diventare sacerdote: fu ordinato il 17 marzo 1900. Destinato alla parrocchia del Sacro Cuore del Salvatore a San Pietroburgo, si oppose alla confisca della chiesa parrocchiale che aveva fatto costruire: fu quindi condannato a tre anni di prigione dai comunisti. Ordinato vescovo il 9 febbraio 1929, fu arrestato nuovamente dai comunisti il 24 novembre dello stesso anno: la condanna a dieci anni di lavori forzati fu commutata in carcere, sotto isolamento, nel 1933, ma dopo pochi mesi fu liberato. Nel 1943 fu nominato vescovo titolare di Kaišiadorys, ma l’anno seguente fu nuovamente arrestato e incarcerato per sette anni; in seguito, fu esiliato a Seduva. Il 9 febbraio 1962 fu nominato dal Papa san Giovanni XXIII arcivescovo “ad personam” (la sua diocesi, quindi, non diventava un’arcidiocesi) per la sua testimonianza di fede. Morì il 20 agosto 1962, nel corso di un’abituale perquisizione nel suo appartamento. È stato beatificato il 25 giugno 2017, sotto il pontificato di papa Francesco. I suoi resti mortali sono venerati nella cripta della cattedrale della Trasfigurazione a Kaišiadorys.

sabato 19 agosto 2023

Beate Elvira della Natività della Nostra Signora Torrentallé Paraire e 8 Compagne

Beatificate l'11 marzo 2001 da Papa Giovanni Paolo II.

Martirologio Romano: In località El Saler sempre nello stesso territorio, beate Elvira della Natività di Nostra Signora Torrentallé Paraire e compagne, vergini dell’Istituto delle Suore Carmelitane della Carità e martiri, che combattendo per la fede in Cristo Sposo riportarono il premio della vita eterna.

venerdì 18 agosto 2023

Film - Mother Cabrini (2018)

Nell'Italia di fine '800 è in corso un fenomeno epocale: centinaia di migliaia di Italiani lasciano la propria terra in cerca di una vita migliore, con conseguenze spesso drammatiche. Viene chiesto a Francesca Saverio Cabrini di dedicarsi, insieme alle sue suore, a questa nuova missione e di partire dunque per New York. Una volta arrivata però scopre che nulla è pronto: né una casa, né le scuole, né l'orfanotrofio. E saranno molti altri gli ostacoli, ma "Mother Cabrini" non si arrenderà grazie alla sua fede incrollabile.

 

ANNO 2018

PAESE



REGIA Daniela Gurrieri

ATTORI Cristina Odasso, Anna Mallamaci, Alexia Turchi, Georgia Darell, Francesca Ziggiotti

 

https://www.raiplay.it/programmi/mothercabrini 

Beato Francesco Arias Martin

Padre Francesco Arias, sacerdote novizio della comunità dei Fatebenefratelli di Ciempozuelos, nato a Granada il 26 aprile 1884, aveva cercato inutilmente di nascondersi a Ciempozuelos in una piccola grotta dell'orto, ma fu infine ucciso in odio alla fede. E' stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 25 ottobre 1992.

Martirologio Romano: A Valdemoro vicino a Madrid in Spagna, beato Francesco Arias Martín, sacerdote e martire, che, novizio nell’Ordine di San Giovanni di Dio, in epoca di persecuzione compì in breve tempo il suo cammino di perfezione.

giovedì 17 agosto 2023

Marco, Capitolo 4, Versetti 21-25

E diceva loro: Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per intendere, intenda. E diceva loro: Fate attenzione a ciò che udite. Con la stessa misura con cui misurate sarete misurati anche voi, anzi, vi sarà dato in aggiunta. Poiché a chi sarà dato, e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.

Crisostomo: Dopo l'interrogazione dei discepoli sulla parabola, e la spiegazione, bene aggiunge: E diceva loro: Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere?, come se dicesse: la parabola è stata detta non perché rimanga non manifestata o occulta, come sotto il moggio, o sotto il letto, ma perché sia manifesta a chi è degno. In noi la lampada è la luce intellettuale, che secondo la proposizione dell'illuminazione appare o chiaramente o oscuramente. Se infatti le meditazioni o i ricordi che nutrono tale lume e con cui la lampada viene accesa vengono trascurati, ben presto si estingue.

Teofilatto: Qui il Signore ammonisce i discepoli a essere luminosi secondo la vita e il comportamento, come se dicesse: come la lampada viene posta per risplendere, così tutti guarderanno la vostra vita. Quindi preoccupatevi di avere una vita buona e non sedete negli angoli, ma siate una lampada: infatti la lampada risplende se è posta non sotto il letto, ma nel lucerniere. Ed è necessario porre tale lampada sul lucerniere, cioè nell'altezza del comportamento che è secondo Dio, in modo che possa illuminare anche gli altri; non sotto il moggio, cioè intorno alla gola, né sotto il letto, cioè nell'ozio: infatti nessuno che si occupa dei cibi e ama il riposo potrebbe essere una lampada che illumina tutti.

Segue: Se uno ha orecchi per intendere, intenda. Beda: Cioè: se qualcuno ha la capacità di comprendere la parola di Dio, non si sottragga a ciò, e non converta ciò che ha udito in favole; ma la verità che ha parlato a costoro prepari l'orecchio a intendere, la mano ad agire, la lingua a predicare.

Beato Enrico Canadell Quintana

Enrico Canadell Quintana nacque il 29 giugno 1890 ad Olot, diocesi e provincia di Gerona, da Franziskus Canadell y Presta e Margherita Quintana. Venne battezzato il giorno seguente. Il 22 ottobre 1905 iniziò il noviziato ed il 18 agosto 1907 fece i voti semplici. Dopo il periodo di forma-zione e la professione dei voti solenn il 29 giugno 1912, venne ordinato sacerdote il 20 settembre 1913. Insegnava poi nelle Scuole Pie di Mataró, Balaguer e Barcellona. Il 30 agosto 1936 venne messo nel carcere di Scatellón ed il 17 agosto fucilato nei pressi di Castelfullit. Il 24 aprile 1939 i resti mortali di p. Enrico vennero riconosciuti.

Martirologio Romano: Presso la cittadina di Castelfullit de la Roca vicino a Gerona in Spagna, beato Enrico Canadell, sacerdote dell’Ordine dei Chierici regolari delle Scuole Pie e martire, ucciso in odio alla Chiesa.

mercoledì 16 agosto 2023

Documentario - Dante sulla Bocca di Tutti

Questo cortometraggio di Alessandro Perrella, oltre ad illustrare il viaggio dantesco attraverso i tre regni - Inferno, Purgatorio e Paradiso - è una narrazione poetica dell'esperienza mistica del sommo scrittore fiorentino. Il titolo ricorda la grandezza, la popolarità e l'attualità della poesia dantesca oggetto indiscusso di interesse, di studio e di conoscenza.

 

Beati Vittorio Chumillas Fernàndez e 19 Compagni

I beati Víctor Chumillas Fernández(1902-1936) e ventuno compagni, della Provincia dei Frati Minori di Castilla, subirono il martirio nel 1936 durante la persecuzione religiosa in Spagna. Il padre Víctor, guardiano della fraternità, cinque sacerdoti (Ángel Hernandez-Ranera de Diego, Domingo Alonso de Frutos, Martín Lozano Tello, Julián Navío Colado, Benigno Prieto del Pozo) e quattordici studenti di teologia della sua comunità (Marcelino Ovejero Gómez, José de Vega Pedraza, José Álvarez Rodríguez, Andrés Majadas Málaga, Santiago Maté Calzada, Alfonso Sánchez Hernández-Ranera, Anastasio González Rodríguez, Félix Maroto Moreno, Federico Herrera Bermejo, Antonio Rodrigo Antón, Saturnino Río Rojo, Ramón Tejado Librado, Vicente Majadas Málaga, Valentín Díez Serna) furono fucilati a Boca de Balondillo (Fuente del Fresno, Ciudad Real) il 16 agosto 1936. Il padre Félix Gómez-Pinto Piñerovenne fuciliato il 7 settembre a Hueva (Guadalajara). Il padre Perfecto Carrascosa Santosvenne fucilato in Tembleque il 17 ottobre. Vennero beatificati daJosé Saraiva Martíns, Delegato diBenedetto XVI,il 28 ottobre 2007.Sono celebrati in modo particolare nella Provincia di Castilla.

martedì 15 agosto 2023

Preghiera del Papa Pio XII alla Beata Maria Vergine Assunta

La preghiera fu composta da Pio XII in occasione della definizione del dogma dell’Assunzione della Immacolata Vergine Madre di Dio Maria al cielo in anima e corpo. Egli stesso prostrato la recitò dopo il solennissimo atto.

 ☩

O Vergine Immacolata, Madre di Dio e Madre degli uomini.

I. Noi crediamo con tutto il fervore della nostra fede nella vostra assunzione trionfale in anima e in corpo al cielo, ove siete acclamata Regina da tutti i cori degli Angeli e da tutte le schiere dei Santi;
e noi ad essi ci uniamo per lodare e benedire il Signore, che vi ha esaltata sopra tutte le altre pure creature, e per offrirvi l’anelito della nostra devozione e del nostro amore.

II. Noi sappiamo che il vostro sguardo, che maternamente accarezzava l’umanità umile e sofferente di Gesù in terra, si sazia in cielo alla vista della umanità gloriosa della Sapienza increata, e che la letizia dell’anima vostra nel contemplare faccia a faccia l’adorabile Trinità fa sussultare il vostro cuore di beatificante tenerezza;
e noi, poveri peccatori, noi a cui il corpo appesantisce il volo dell’anima, vi supplichiamo di purificare i nostri sensi, affinché apprendiamo, fin da quaggiù, a gustare Iddio, Iddio solo, nell’incanto delle creature.

III. Noi confidiamo che le vostre pupille misericordiose si abbassino sulle nostre miserie e sulle nostre angosce, sulle nostre lotte e sulle nostre debolezze; che le vostre labbra sorridano alle nostre gioie e alle nostre vittorie; che voi sentiate la voce di Gesù dirvi di ognuno di noi, come già del suo discepolo amato: Ecco il tuo figlio;
e noi, che vi invochiamo nostra Madre, noi vi prendiamo, come Giovanni, per guida, forza e consolazione della nostra vita mortale.

Beata Maria Sagrario di San Luigi Gonzaga (Elvira Moragas Cantarero)

Martirologio Romano: A Madrid sempre in Spagna, beata Maria del Santuario di San Luigi Gonzaga (Elvira) Moragas Cantarero, vergine dell’Ordine delle Carmelitane Scalze e martire nella medesima persecuzione.


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lunedì 14 agosto 2023

Santi Antonio Primaldo e Compagni

Dal 28 luglio all’11 agosto 1480 i turchi comandati da GedikAchmet Pascià assediarono la città di Otranto, in Puglia.Il 12 agosto, entrati con forza nella città, uccisero l’Arcivescovo Stefano Pendinelli e i fedeli radunati nella cattedrale. Il giorno dopo radunarono i circa ottocento uomini superstiti, dai quindici anni in su. Gli abitanti furono portati sulla vicina collina della Minerva e obbligati a una scelta: morire o rinnegare Cristo. Un anziano tessitore, Antonio Pezzulla, rispose a nome di tutti che avrebbero preferito la morte: fu il primo a venire decapitato, motivo per cui fu soprannominato Primaldo. La maggior parte delle loro reliquie sono custodite, dal 1711, in un’apposita cappella nella Cattedrale di Otranto. Beatificati da papa Clemente XIV il 14 dicembre 1771, sono stati canonizzati da papa Francesco il 12 maggio 2013. La loro memoria liturgica cade il 14 maggio, giorno della loro nascita al Cielo, tranne che nella diocesi di Napoli, che ospita le reliquie di circa duecentocinquanta di essi e che li onora il 13 agosto.

Martirologio Romano: A Otranto in Puglia, circa ottocento beati martiri, che, incalzati dall’assalto dei soldati Ottomani a rinnegare la fede, furono esortati dal beato Antonio Primaldo, anziano tessitore, a perseverare in Cristo e ottennero così con la decapitazione la corona del martirio.

domenica 13 agosto 2023

Beati Martiri Spagnoli Clarettiani di Barbastro

Il 20 luglio del 1936, durante la guerra civile spagnola, circa sessanta uomini della milizia irruppero, armati, nel seminario dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria (o Clarettiani) di Barbastro. Catturarono e incarcerarono tutta la comunità missionaria e senza giudizio la condannarono a morte per il solo motivo che i suoi membri erano religiosi. Fu proposta loro la libertà in cambio della rinuncia alla fede. Tutti preferirono rimanere fedeli anche se sapevano che questa scelta sarebbe costata la vita. Morirono in 51, esclusi due studenti di nazionalità argentina e sette fratelli coadiutori (sei anziani e uno scambiato per un laico), uccisi in cinque gruppi nei giorni 2, 12, 13, 15, 18 del mese di agosto. Sono stati beatificati il 25 ottobre 1992 da san Giovanni Paolo II. Le loro reliquie sono venerate dal 1939 nella chiesa che i Missionari Claretiani hanno dedicato al Cuore Immacolato di Maria, nella stessa casa in cui vissero.

Santi Pietro di Santa Maria e Simone de Lara

Questi due mercedari, San Pietro di Santa Maria originario di Valladolid e San Simone de Lara dell'Andalusia, appartenevano al convento di Siviglia. Inviati a redimere in Africa, liberarono una moltitudine di schiavi dalla dura prigione dei mussulmani e mentre ritornavano in Spagna, furono presi dai corsari mori che tentarono di fargli rinnegare la fede cattolica ma vedendoli saldi in Cristo, furono da questi gettati in mare nell'anno 1361.
L'Ordine li festeggia il 13 agosto.

Beati Martiri Spagnoli della Diocesi di Urgell

Con l’infuriare dela persecuzione anticattolica indetta in concomitanza con la sanguinosa Guerra Civile Spagnola, a Salàs, frazione di Pallars Jussà, si consumò il martirio di 7 sacerdoti diocesani di Urgell:
Josep Tàpies Sirvant (nato a Ponts, Noguera, Lleida, il 15 marzo 1869),
Pasqual Araguàs Guardia (nato a Pont de Claverol, Pallars Jussà, Lleida, il 17 maggio 1899),
Pere Martret Moles (nato a La Seu d’Urgell, Alt Urgell, Lleida, il 5 luglio 1901),
Silvestre Arnau Pasquet (nato a Gòsol, Berguedà, Barcelona, il 30 maggio 1911),
Josep Boher Foix (nato a Sant Salvador de Toló, Pallars Jussà, Lleida, il 2 novembre 1887), Francesc Castells Areny (nato a Pobla de Segur, Pallars Jussà, Lleida, il 31 luglio 1876),
Josep Joan Perot Juanmarti ( nato a Boulogne, Toulouse, Haute-Garonne, in Francia, il 1° luglio 1877).
Riconosciutone ufficialmente il martirio e dichiarati “venerabili” il 19 aprile 2004, sono stati beatificati il 29 ottobre 2005 in San Pietro sotto il pontificato di Benedetto XVI.

sabato 12 agosto 2023

San Colombo e Compagni

Il martirio dell’abate Porcario e dei suoi ca. 500 monaci di Lérins, celebre abbazia benedettina posta sulle isole di Lérins in Provenza e fondata nel 410 da s. Onorato, è situato nell’VIII secolo, quando le lotte fra Musulmani e Franchi sconvolsero la Provenza.
Nel 736 e nel 739 il patrizio Mauronto, si ribellò contro Carlo Martello (689-741) figlio di Pipino di Héristal cui successe nel 716 come maggiordomo d’Austrasia, chiedendo l’aiuto dei Musulmani, i quali si sparsero per tutta la Provenza saccheggiando dappertutto.
A loro volta i Franchi di Carlo Martello, anche loro aiutati dai Longobardi, venuti in loro soccorso, misero a ferro e fuoco il Paese in rivolta, superando in distruzioni quelle dei Musulmani.
E in questo orribile contesto di violenze e di rappresaglie, che si colloca il martirio di Porcario abate e dei suoi numerosi monaci. Racconta una ‘Vita’ compilata nel secolo X, poi ricomposta nell’XI, che i Saraceni avevano già invasa la Provenza (la romana Provincia) regione meridionale della Francia, quando un angelo apparve all’abate di Lérins, Porcario, preannunciandogli che dieci giorni dopo, gli arabi si sarebbero impadroniti dell’abbazia e avrebbero ucciso i monaci.
In quel tempo l’abbazia benedettina di Lérins, posta sull’isola Saint-Honorat nel Mediterraneo di fronte a Cannes, contava più di 500 monaci, il numero così elevato comprendeva anche i monaci di altri monasteri dei dintorni che lì si erano rifugiati. 

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mercoledì 9 agosto 2023

Beati Ruben di Gesù Lopez Aguilar e 6 Compagni

Nella comunità di Ciempozuelos stavano perfezionandosi nella formazione religiosa e professionale anche 7 Fratelli della Colombia. All'aggravarsi in Spagna della situazione civile e religiosa, i loro superiori si erano interessati perché l'ambasciata colombiana provvedesse al loro rimpatrio. I miliziani, prima di condurli a Madrid, secondo la loro pessima abitudine, li spogliarono del denaro che avevano ricevuto per il viaggio dal Provinciale e di tutti gli oggetti religiosi che portavano con sé. La sera del 7 agosto l'ambasciatore li fece accompagnare alla stazione perché prendessero il treno per Barcellona. Uno spione marxista, venutone a conoscenza, per telefono ne diede avviso ai miliziani di Barcellona i quali, alla penultima stazione, salirono sul treno e diedero ad intendere ai 7 Fratelli che erano stati inviati dal Consolato di Colombia per riceverli. Invece, erano stati incaricati dalla Federazione Anarchica Iberica di portarli al carcere di Calle Balmes e di fucilarli dopo averli orrendamente torturati. Papa Giovanni Paolo II li ha beatificati il 25 ottobre 1992.

Martirologio Romano: A Barcellona sempre in Spagna, beati Ruben di Gesù López Aguilar e sei compagni, religiosi dell’Ordine di San Giovanni di Dio e martiri, che nella medesima persecuzione andarono incontro al Signore, uccisi in odio alla fede.

Beati Michal Tomaszek e Zbigniew Strzalkowski

Michał Tomaszek e Zbigniew Strzałkowski erano due sacerdoti dei Frati Minori Conventuali, destinati, nel 1988, ad avviare una missione a Pariacoto, in Perù. Per oltre tre anni s’impegnarono nel servizio ai poveri, in un contesto carente di ogni infrastruttura e segnato dalla siccità. La loro azione evangelizzatrice era malvista dai guerriglieri dell’organizzazione Sendero Luminoso, che il 9 agosto 1991 li rapirono, dopo aver fatto irruzione nella casa dei missionari. Il giorno successivo i loro cadaveri, insieme a quello del sindaco del paese, furono trovati dietro il muro di cinta del cimitero. La loro causa di beatificazione si è svolta nella diocesi di Chimbote dal 9 agosto 1996 al 25 agosto 2002, unita a quella di don Alessandro Dordi, “fidei donum” della diocesi di Bergamo, ucciso sedici giorni dopo di loro. Il decreto che sancisce ufficialmente il loro martirio in odio alla fede cattolica è stato promulgato il 3 febbraio 2015, mentre la beatificazione si è svolta il 5 dicembre 2015 a Chimbote. La loro memoria liturgica, per l’Ordine dei Frati Minori Conventuali, cade il 7 giugno, giorno in cui, nel 1986, padre Michał fu ordinato diacono e padre Zbigniew sacerdote.

martedì 8 agosto 2023

Video - Alla Scoperta di San Domenico di Guzmán

Alla scoperta di San Domenico, un percorso guidato all'interno della Basilica tra Arte, Storia e Fede. 5 luoghi, 3 simboli, ci danno le chiavi per scoprire chi è San Domenico, e come, a 800 anni dalla sua nascita al cielo, parli ancora oggi a ogni uomo e ogni donna che è in cerca della Verità. 

 

Beato Antero Mateo Garcia

Antero Mateo Garcia, designato quale capogruppo, era sposato e padre di ben otto figli, di cui due religiosi. Impiegato delle ferrovie, costituisce un autentico rappresentante del mondo operaio. Da giovane sognava di poter studiare e diventare prete, ma la situazione economica dei suoi genitori non glielo permise, essendo lui il primogenito di nove figli. Giunse a Barcellona per lavorare e venne a contatto con i domenicani di cui frequentava la chiesa. Con sua moglie entrò allora a far parte della Fraternità del Terz’Ordine. Fu un grande devoto dell’Eucaristia e del Rosario, che era solito pregare fedelmente in famiglia. Con l’infuriare della persecuzione religiosa a Barcellona, fu minacciato sul suo posto di lavoro. L’8 agosto 1936 fu arrestato e condotto in campagna per essere fucilato. Il solo motivo di questa morte fu la sua fede. Disse a sua figlia: “Offro la mia vita per il trionfo del Regno di Dio in Spagna”. E' stato beatificato il 28 ottobre 2007.

Beate Maria di Gesù Bambino Badillou y Bullit e 4 Compagne

Martirologio Romano: A Valencia, sempre in Spagna, beate Maria di Gesù Bambino Baldillou y Bullit e compagne, vergini dell’Istituto delle Figlie di Maria delle Scuole Pie e martiri, che nella stessa persecuzione sotto la violenza dei nemici della Chiesa andarono gloriosamente incontro a Cristo Sposo.

lunedì 7 agosto 2023

San Michele De La Mora De La Mora

Nacque a Tecalitlán, Jalisco (Diocesi di Colima) il 19 giugno 1878. Cappellano della Cattedrale di Colima, Col. Sacerdote semplice, modesto, ordinato, puntuale, fu particolarmente caritatevole con i poveri e pronto a servire tutti. Fu scoperto e minacciato di essere imprigionato a vita se non apriva il culto nella Cattedrale, contro le disposizioni del Vescovo. Di fronte alle pressioni del governo militare preferì andare via dalla città. Per la strada fu arrestato e condotto di fronte al generale, che lo condannò alla fucilazione. Camminò in silenzio fino al luogo indicatogli e, come proclama della sua fede e del suo amore a Maria Santissima, tirò fuori il suo rosario, iniziò a pregare, e con questo in mano, cadde ucciso dai proiettili. Era mezzogiorno del 7 agosto 1927.

Martirologio Romano: A Colima in Messico, san Michele de la Mora, sacerdote e martire, che, nel corso della persecuzione contro la Chiesa, ricevette in quanto sacerdote la corona del martirio.

Beata Isabel (María del Consuelo) Remiñán Carracedo

Suor Isabel Remiñán Carracedo, al secolo María del Consuelo, era una suora Francescana Missionaria della Madre del Divino Pastore. Si occupò dell’insegnamento finché una grave malattia, poi riconosciuta come lupus tubercolare, non l’obbligò a restare nell’infermeria della comunità. Ricoverata in ospedale verso l’inizio della guerra civile spagnola, ne uscì volontariamente per condividere la sorte delle consorelle espulse, ma decise di ritornarvi per non mettere in pericolo le persone che l’ospitavano. Venne probabilmente uccisa per fucilazione nell’agosto 1936. Insieme alle consorelle Gertrudis (Dorotea) Llamazares Fernández e Asumpta (Juliana) González Trujillano, è stata beatificata il 13 ottobre 2013 a Tarragona, inserita nel gruppo di cinquecentoventidue martiri caduti durante la guerra civile spagnola.

domenica 6 agosto 2023

Film - I Leoni di Castiglia (1962)

Fernan Gonzales è un giovane patriota castigliano che si batte contro l'invasione araba. Per questo vorrebbe unire gli eserciti di Castiglia e di Navarra ma il suo progetto viene osteggiato e Fernan incarcerato. Gli arabi nel frattempo dilagano ma Fernan, liberato dalla sua amata, corre in battaglia dove verrà in extremis raggiunto dagli eserciti finalmente riuniti.

Vicenda storica sulla quale sono innestati gli immancabili elementi sentimentali.

 

ANNO 1962

PAESE



REGIA Javier Setó

ATTORI Frankie Avalon, Cesar Romero, Broderick Crawford, Alida Valli

 

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