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lunedì 14 agosto 2023

Santi Antonio Primaldo e Compagni

Dal 28 luglio all’11 agosto 1480 i turchi comandati da GedikAchmet Pascià assediarono la città di Otranto, in Puglia.Il 12 agosto, entrati con forza nella città, uccisero l’Arcivescovo Stefano Pendinelli e i fedeli radunati nella cattedrale. Il giorno dopo radunarono i circa ottocento uomini superstiti, dai quindici anni in su. Gli abitanti furono portati sulla vicina collina della Minerva e obbligati a una scelta: morire o rinnegare Cristo. Un anziano tessitore, Antonio Pezzulla, rispose a nome di tutti che avrebbero preferito la morte: fu il primo a venire decapitato, motivo per cui fu soprannominato Primaldo. La maggior parte delle loro reliquie sono custodite, dal 1711, in un’apposita cappella nella Cattedrale di Otranto. Beatificati da papa Clemente XIV il 14 dicembre 1771, sono stati canonizzati da papa Francesco il 12 maggio 2013. La loro memoria liturgica cade il 14 maggio, giorno della loro nascita al Cielo, tranne che nella diocesi di Napoli, che ospita le reliquie di circa duecentocinquanta di essi e che li onora il 13 agosto.

Martirologio Romano: A Otranto in Puglia, circa ottocento beati martiri, che, incalzati dall’assalto dei soldati Ottomani a rinnegare la fede, furono esortati dal beato Antonio Primaldo, anziano tessitore, a perseverare in Cristo e ottennero così con la decapitazione la corona del martirio.

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