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sabato 5 agosto 2023

Beato Salvio Huix Miralpeix

Nacque il 22 dicembre 1877 a Santa Margherita de Vellors (Gerona). Ordinato sacerdote nella diocesi di Vich il 19 settembre 1903, entrò quattro anni dopo nell'Oratorio di S. Filippo Neri di quella città e per vent'anni sviluppò un intenso apostolato di predicazione, esercizi spiritua­li, pubblicazione di articoli giornalistici, insegnamento del catechismo, promozione di associazioni femminili, specialmente delle congregazioni mariane, e professore del seminario. Era preposito dell'Oratorio di Vich quan­do nel 1927 fu nominato vescovo di Ibiza, la cui vita religiosa ebbe da lui uno straordinario impulso; il 29 gennaio 1935 fu trasferito alla diocesi di Lérida, dove fece il suo ingresso il 5 maggio Pochi giorni prima dello scoppio della guerra, ebbe come ospite il vescovo di Barcellona, mons. Irurita Almandoz, anche lui futuro martire, e mutuamente si manifestarono desiderosi di essere i primi a sacrificare la propria vita nella persecu­zione che ormai sentivano sicura e vicina. Dopo il 18 luglio rimase ancora per due giorni nel palazzo vescovile, che abbandonò soltanto quando la turba scatenata aveva iniziato l'attacco alla casa. Si trasferì di notte alla vicina residenza di familiari del suo portiere, che si erano offerti per nasconderlo, ma il 23 luglio. la lasciò per non mettere in pericolo la loro vita. Si presentò quindi spontaneamente a un corpo di guardia dichiarando la sua condizione di vescovo della città, correndo il perico­lo di essere ucciso sul posto, e fu subito messo in carcere, in quella che era stata la cappella della prigione, dove già si trovavano rinchiusi una cinquantina di tradizionalisti. Durante la prigionia ci fu una vera gara di solidarietà e di spirito evangelico tra i reclusi, di cui era il vescovo a dare l'esempio più vivo. Un sacerdo­te incarcerato pochi giorni dopo riuscì a introdurre nel carcere delle ostie consacrate, e così mons. Huix poté distribuire a tutti la s. comunione, che doveva servire loro da viatico. Il 5 agosto, alle 4,30 del mattino, furono svegliati, e fu detto loro che dovevano essere trasferiti a Barcellona; ma dopo pochi km., arrivati al cimitero, furono fatti scendere per la fucilazione. Il vescovo, consapevole fin dall'inizio della sua prossima fine, im­partì a tutti l'assoluzione, e chiese ed ottenne di essere l'ultimo sacrificato per poter esortare e benedire fino all'ultimo i suoi compagni di martirio. Decreto «super scriptis» il 27 giugno 1952. Beatificato il 13 ottobre 2013.

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