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sabato 26 agosto 2023

Beata Lorenza (Leucadia) Harasymiv

Levkadija nasce il 31 settembre 1911 nel villaggio Rudniki, regione di Leopoli. Nel 1931 entra nella Congregazione delle suore di San Giuseppe. Nel 1933 pronuncia i voti temporanei e riceve il nome di Lavrentija. Dopo l’unione dell’Ucraina Occidentale all’URSS, nel 1950 suor Laurentija viene arrestata dagli organi del NKVD, la polizia politica sovietica, e rinchiusa nella prigione di Borislav. In seguito è trasferita a Tomsk (Siberia) e finalmente nel villaggio Charsk, regione di Tomsk, dove si trova la direzione dei lager siberiani a regime speciale (SibULON). Non molto lontano dal villaggio, nella taiga, si estende un lager dove i detenuti lavorano in condizioni insopportabili. Nel villaggio Charsk vivono, invece i condannati al confino. Fra questi suor Laurentija che, ammalata di tubercolosi, a fatica trova un alloggio. L’unica sistemazione che riesce a trovare, il 30 giugno 1950, è in una camera dove vive una persona paralizzata. Suor Lavrentija Garasimiv muore a Charsk il 28 agosto 1952. Viene beatificata il 27 giugno 2001 in occasione della visita di papa Giovanni Paolo II in Ucraina.

Martirologio Romano: Nella cittadina di Kharsk vicino a Tomsk nella Siberia in Russia, beata Lorenza (Leucadia) Harasymiv, vergine della Congregazione delle Suore di San Giuseppe, che durante il regime di oppressione perpetrato in patria dai persecutori della fede fu deportata in questo campo di prigionia, dove con la sua morte gloriosa unì alla purezza della sua vita la perseveranza nella fede.

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