E diceva: A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio? O con quale parabola possiamo descriverlo? Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo dei semi che sono sulla terra, e quando è stato seminato, cresce e diventa il più grande di tutti gli ortaggi, e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra. E parlava loro con molte parabole tali, quando potevano udire; senza parabole non parlava loro. In disparte però spiegava tutto ai discepoli.
Glossa: Dopo che ha posto la parabola della fruttificazione del seme del Vangelo, qui aggiunge un'altra parabola per mostrare l'eccellenza della dottrina evangelica rispetto a tutte le altre dottrine.
Teofilatto: La fede del Verbo è piccolissima. Credi in Dio e sarai salvo. Ma la predicazione sparsa sulla terra si è dilatata ed è aumentata, così che i volatili del cielo, ossia gli uomini contemplativi, e quelli alti per intelletto e conoscenza, abitano sotto di essa. Quanti sapienti tra i Gentili, infatti, lasciando la sapienza, riposano sotto la predicazione del Vangelo? La predicazione infatti divenne la più grande di tutte.
Girolamo: Questo seme è minimo nel timore, ma grande nella carità, che è il maggiore di tutti i legami, perché Dio è carità, e ogni carne fieno. Fece poi dei rami di misericordia e compassione quando i poveri di Cristo, che sono gli animali del cielo, si dilettano di abitare sotto la sua ombra.
Segue: In disparte però spiegava tutto ai discepoli, cioè quelle cose che chiedevano da ignoranti, non solo manifeste ma anche non manifeste. Girolamo: Erano infatti degni di sentire separatamente i misteri nel profondo coloro che nel timore della sapienza, lontani dai tumulti dei cattivi pensieri, rimanevano nella solitudine delle virtù: la sapienza infatti viene percepita nel tempo dell'ozio.
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