dalla Lettera LXIX.
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«Se uno desidera
l’episcopato, desidera una carica buona» (1Timoteo 3,1): è una
carica, non una dignità; è una fatica, non un piacere; è una
carica che lo dovrebbe portare ad abbassarsi umilmente, non a
gonfiarsi per aver raggiunto una vetta. «Bisogna che sia
irreprensibile» (1Timoteo 3,2): Si vuole accettare un vescovo in
piena regola? Si veda anzitutto se la sua condotta è irreprensibile,
poi la lingua. Se uno, infatti, razzola in modo da distruggere quello
che dice, perde tutta l'autorità di maestro.«Capace di insegnare»
(1Timoteo 3,2): Dai vescovi, inoltre si esige anche la scienza.
Effettivamente una condotta su cui non c'è nulla da ridire, ma è
muta, se è di qualche utilità per l'esempio che dà, non è meno
dannosa per il silenzio. La rabbia furiosa dei lupi deve essere messa
a tacere dai latrati dei cani e dal bastone del pastore...
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