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mercoledì 31 maggio 2023

Documentario Rai - Paradiso

Piazza San Pietro in Roma è il centro della cristianità, un luogo visitato ogni anno da milioni di persone provenienti da tutto il mondo, uno spazio apparentemente familiare eppure così misterioso che ha ancora molto da dire e da raccontare. L'occhio della telecamera si accosta alle persone che lo affollano ogni giorno attraverso una serie di incontri ravvicinati che ci consentono di capire il senso della fede nella società globale del capitalismo. 

 

https://www.raiplay.it/programmi/paradiso

Beato Juan Moya Collado

Juan Moya Collado nacque ad Almería, nell’omonima provincia e diocesi, il 12 ottobre 1918. Univa alla sua profonda religiosità e alla carità verso i più poveri una grande passione per lo sport e la natura. Morì in odio alla fede cattolica il 31 maggio 1938, a Turón, in provincia di Granada. Inserito in un gruppo di 115 martiri della diocesi di Almeria, è stato beatificato ad Aguadulce, presso Almería, il 25 marzo 2017.

martedì 30 maggio 2023

Film - La Croce di Fuoco (1947)

Un prete, missionario in un paese anticlericale dell'America Latina, è braccato dalla polizia che è sulle sue tracce per ucciderlo. Aiutato da una donna e da un bandito cerca la fuga, ma all'ultimo deciderà di incontrare il proprio destino.

 

ANNO 1947

PAESE



REGIA John Ford

ATTORI Henry Fonda, Dolores Del Rio, Pedro Armendáiz, Ward Bond

lunedì 29 maggio 2023

Sante Laura di Costantinopoli e 52 Compagne

Scarni sono i dati sulla vita di santa Laura da Costantinopoli. Sappiamo che nacque in una famiglia della piccola nobiltà greca e il suo nome era Teodolinda Trasci: suo padre Michele era un soldato mentre sua madre Elena apparteneva alla famiglia albanese dei Pulati. Sin da giovane, su spinta della famiglia, abbracciò la vita religiosa ed ascetica unitamente alle sue sorelle, divenendo monaca trinitaria e mutando il proprio nome in Laura. Divenuta badessa del proprio monastero in Costantinopoli condusse una vita umile e pia, distinguendosi tra le proprie consorelle. Santa Laura di Costantinopoli. Olio su tela del XVII secolo. Suore Trinitarie di Siviglia, Spagna. Durante l'invasione turca del 1453 che segnò la caduta di Costantinopoli venne martirizzata dai turchi che occuparono la città unitamente a tutte le sue cinquantadue consorelle, tra cui si ricordano Lucia, e le sue stesse sorelle Eudocia e Giovanna. Uccise a colpi di frecce e mai rinnegando la propria fede, tra gli attributi di santa Laura vi sono proprio la palma e le frecce. Laura di Costantinopoli è considerata santa dalla devozione popolare, ma non compare nel Martirologio Romano.

Beato José Pérez Fernández

José Pérez Fernández nacque a Sorbas, in provincia e diocesi di Almería, il 4 settembre 1912. Membro di Azione Cattolica, propagò con tutte le sue forze l’associazione nella sua città. In tempi di palese ostilità contro la Chiesa, diffuse il periodico cattolico «La Independencia». Imprigionato nel carcere «El Ingenio» di Almería, fu condotto il 2 maggio 1938 a Turón. Il 29 maggio fu costretto a scavarsi la fossa da solo, ma si prese gioco del suo carnefice e cercò di rifugiarsi in un oliveto, dove venne ucciso; aveva 25 anni. Inserito in un gruppo di 115 martiri della diocesi di Almeria, è stato beatificato ad Aguadulce, presso Almería, il 25 marzo 2017.

domenica 28 maggio 2023

Beato Giulio Hossu


Iuliu Hossu nacque il 30 gennaio 1885 a Milas, in Romania. Dopo gli studi teologici a Roma presso il Collegio di Propaganda Fide, il 27 marzo 1910 fu ordinato sacerdote. Il 3 marzo 1917 fu nominato vescovo dell’eparchia greco-cattolica di Gherla in Transilvania, che nel 1930 cambiò nome in eparchia di Cluj-Gherla. Nella notte tra il 28 e il 29 ottobre 1948 fu arrestato dal governo comunista. Venne detenuto sia in monasteri adibiti a prigioni, sia in carceri vere e proprie. Morì nell’Ospedale Colentina di Bucarest il 28 maggio 1970. Tre anni più tardi, il Papa san Paolo VI rese pubblica la scelta di averlo nominato cardinale: era il primo di nazionalità romena. È stato inserito nella causa di beatificazione che comprendeva in tutto sette vescovi morti dal 1950 al 1970, durante la persecuzione religiosa portata avanti in Romania dal regime comunista. La beatificazione dei sette vescovi è stata fissata a domenica 2 giugno 2019, durante il viaggio apostolico in Romania di papa Francesco. La loro comune memoria liturgica è stata fissata al 2 giugno.

sabato 27 maggio 2023

Scoperto il Canale dove Gesù “Ridiede la Vista a un Cieco”

La Israel Antiquities Authority ha annunciato giovedì che archeologi di Gerusalemme impegnati negli scavi al bacino artificiale noto come Piscina di Shiloah (Siloam) risalente all’epoca del Secondo Tempio (che si trova nell’antica Cittadella di David, oggi quartiere arabo di Silwan) hanno scoperto un’area di riunione finemente pavimentata e un canale idrico per la raccolta di acqua piovana.

La scoperta permette di ricostruire in modo più accurato il manufatto di duemila anni fa, che ora appare come un bagno per immersioni rituali più che una cisterna per riserva d’acqua come si era pensato finora.
La Piscina di Siloam è citata nel Vangelo di Giovanni come il luogo dove Gesù di Nazareth avrebbe compiuto il miracolo di ridare la vista a un uomo cieco dalla nascita, dapprima ungendogli gli occhi con dell’argilla, poi invitandolo a lavarli nell’acqua del bacino.

Il Talmud menziona la Piscina come una fonte d’acqua per libagioni durante le feste di Succot. Le acque, alimentate dalla sorgente di Gihon, venivano usate in cerimonie di purificazione.

Monete rinvenute sul luogo risalgono al primo secolo a.C.
La Piscina venne scoperta per la prima volta da studiosi britannici, verso al fine del XIX secolo, insieme ai resti di una ripida stradina che scendeva dal Monte del Tempio, più a nord, fino alla Cittadella di David. Oggi gli archeologi ritengono che quella stradina si collegasse alla sezione della Piscina appena scoperta.


(Da: Jerusalem Post, 23.12.04)

Film - I Cento Cavalieri (1964)

 
 
Intorno all'anno 1000, durante la guerra tra mori e cristiani, un gruppo di cavalieri musulmani, guidati da uno sceicco, occupano un villaggio della Castiglia e cercano di assoggettarne gli abitanti che, però, abbandonate le case, si organizzano e, sotto la guida di un frate esperto in imprese militari, solo dopo una sanguinosa battaglia i cristiani sconfiggeranno gli infedeli.


ANNO 1964

PAESE




REGIA Vittorio Cottafavi

ATTORI Mark Damon, Antonella Lualdi, Gastone Moschin, Mario Feliciani, Wolfgang Preiss


Beato Sisto Alonso Hevia

Sixto Alonso Hevia nacque a Poago, nelle Asturie, il 1° febbraio 1916. Nel 1929 entrò nel Seminario diocesano di Oviedo, diventando uno dei migliori allievi della sua classe. Allo scoppio della guerra civile spagnola si trovava in famiglia per le vacanze estive. Fu incarcerato nella chiesa del suo paese insieme a suo padre, ma poi venne obbligato a entrare nell’esercito rivoluzionario. Il 27 maggio 1937, nei pressi del porto di Ventanielles, fu assalito e pugnalato a morte da alcuni uomini. È stato beatificato il 9 marzo 2019 nella cattedrale del Santo Salvatore a Oviedo, con altri due seminaristi uccisi negli anni della guerra civile e con i sei alunni del Seminario Maggiore fucilati il 7 ottobre 1934. I resti mortali di quasi tutti e nove sono venerati nella Cappella Maggiore del Seminario di Oviedo, mentre la loro memoria liturgica cade il 6 novembre, giorno in cui tutte le diocesi spagnole ricordano i loro Martiri del XX secolo.

venerdì 26 maggio 2023

Video - Il Mistero di San Filippo Neri

Due puntate speciali di Indagine confine del Sacro, condotto da David Murgia, dedicate alla figura di San Filippo Neri il santo compatrono di Roma il cui corpo recentemente è stato oggetto di una ricognizione Canonica. Immagini suggestive che documentano cosa è stato ritrovato dentro il suo sarcofago. Durante l’operazione è stato anche confermato ciò che i medici avevano accertato durante le ricognizioni precedenti, ovvero il segreto di San Filippo. Infatti secondo i biografi e secondo le prime autopsie San Filippo Neri è stato destinatario di un fenomeno mistico molto particolare: quello della Pentecoste di fuoco. La sera della Pentecoste del 1544 quando Filippo Neri aveva 29 anni pare che vide dall’ alto un globo di fuoco. Questo entrò nella bocca fino al petto dilatando talmente il cuore da spezzargli due costole. Un fatto riscontrato nell’autopsia dopo la sua morte.

 

giovedì 25 maggio 2023

Catechesi del Papa Benedetto XVI su San Beda il Venerabile

UDIENZA GENERALE

Piazza San Pietro
Mercoledì, 18 febbraio 2009

Cari fratelli e sorelle,

il Santo che oggi avviciniamo si chiama Beda e nacque nel Nord-Est dell’Inghilterra, esattamente in Northumbria, nell’anno 672/673. Egli stesso racconta che i suoi parenti, all’età di sette anni, lo affidarono all’abate del vicino monastero benedettino perché venisse educato: “In questo monastero – egli ricorda – da allora sono sempre vissuto, dedicandomi intensamente allo studio della Scrittura e, mentre osservavo la disciplina della Regola e il quotidiano impegno di cantare in chiesa, mi fu sempre dolce o imparare o insegnare o scrivere” (Historia eccl. Anglorum, V, 24). Di fatto, Beda divenne una delle più insigni figure di erudito dell’alto Medioevo, potendo avvalersi dei molti preziosi manoscritti che i suoi abati, tornando dai frequenti viaggi in continente e a Roma, gli portavano. L’insegnamento e la fama degli scritti gli procurarono molte amicizie con le principali personalità del suo tempo, che lo incoraggiarono a proseguire nel suo lavoro da cui in tanti traevano beneficio. Ammalatosi, non smise di lavorare, conservando sempre un’interiore letizia che si esprimeva nella preghiera e nel canto. Concludeva la sua opera più importante la Historia ecclesiastica gentis Anglorum con questa invocazione: “Ti prego, o buon Gesù, che benevolmente mi hai permesso di attingere le dolci parole della tua sapienza, concedimi, benigno, di giungere un giorno da te, fonte di ogni sapienza, e di stare sempre di fronte al tuo volto”. La morte lo colse il 26 maggio 735: era il giorno dell’Ascensione.

San Giovanni da Granada e San Pietro Malasanch

Figlio di Ozmin Aben Adriz e nipote del Re di Granada Ismael, entrambi saraceni convertiti alla fede cattolica, San Giovanni da Granada, fece gli studi a Salamanca e vestì l’abito dell’Ordine della Mercede nel convento di Valladolid. Per 13 anni fu commendatore del convento di Cordova, durante i quali costruì la nuova chiesa e nel 1407 fu eletto provinciale di Castiglia. Assieme al confratello San Pietro Malasanch fece due redenzioni in Africa nel 1415 e nel 1427, dal ritorno di quest’ultima furono ambedue catturati dai mori. Dopo vari maltrattamenti vennero assassinati a Granada, San Giovanni meritò la corona dei martiri nell’anno 1428.
L’Ordine lo festeggia il 25 maggio.

Sant'Agostino Caloca Cortes

Nacque a San Juan Bautista de Teúl, Zacatecas (Arcidiocesi di Guadalajara), il 5 maggio 1898. Priore (diacono, economo) nella parrocchia di Totatiche e Prefetto del Seminario Ausiliare sito nello stesso paese, fu un esempio di purezza sacerdotale. Un militare, commosso per la sua giovane età, gli offrì la libertà; lui l'avrebbe accettata solo se fosse stata concessa anche al parroco Don Cristobal Magallanes. Di fronte al plotone di esecuzione, l'atteggiamento e le parole di quest'ultimo lo colmarono di forza, tanto che esclamò: "Grazie a Dio viviamo e per Lui moriamo". Il 25 maggio 1927 vennero fucilati insieme a Catatlán. Papa Giovanni Paolo II il 21 maggio 2000 li ha canonizzati insieme ad altre ventitré vittime della medesima persecuzione, uccise per aver difeso la loro fede in Crito Re.

Martirologio Romano: Nella cittadina di Catatlán nel territorio di Guadalajara in Messico, santi Cristoforo Magallanes e Agostino Caloca, sacerdoti e martiri, che, durante la persecuzione messicana, confidando strenuamente in Cristo Re, ottennero la corona del martirio.

Beato Nicola Cehelskyj

Mykola Cehelskyj nacque il 17 dicembre 1896 nel villaggio ucraino di Strusiv, nei pressi di Ternopil. Nel 1923 si diplomò al dipartimento di teologia dell’università di Lviv e fu ordinato sacerdote due anni più tardi, il 5 aprile 1925, dal metropolita André Shaptytsky, divenendo così sacerdote diocesano di rito bizantino dell’Arcieparchia di Lviv degli Ucraini. Affidatagli la parrocchia del villaggio di Soroko, fu un prete zelante che si prendeva cura della vita spirituale, dell’educazione e del benessere dei suoi parrocchiani. Promosse l’edificazione di una nuova chiesa.
Dopo la seconda guerra mondiale cominciò un periodo di repressione totalitaria nei confronti della Chiesa. Padre Nicola sperimentò in prima persona l’intimidazione da parte del regime, sino a quando fu arrestato il 28 ottobre 1946. Il 17 gennaio 1947 venne condannato a dieci anni di prigione. Nonostante egli avesse una moglie, due figli e due figlie, fu comunque deportato in un campo di lavori forzati. Conobbe così le tremende condizioni di vita del campo di Javas, celebre per il suo rigore e la sua crudeltà. Dopo aver patito terribili sofferenze, sostenuto dalla forza della fede, morì infine il 25 maggio 1951 e fu seppellito nel cimitero del campo.
Mykola Cehelskyj fu beatificato da Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001, insieme con altre 24 vittime del regime sovietico di nazionalità ucraina.


Autore:
Fabio Arduino

mercoledì 24 maggio 2023

Esame di Coscienza da Farsi al Termine della Giornata e per la Confessione Frequente

Verso Dio: Amore di Dio sopra ogni cosa. Negligenze o omissioni nei doveri religiosi. Irriverenze in Chiesa. Santificazione della festa. Mancanza di rispetto verso persone o cose sacre. Dubbi sulla fede. Rispetto umano. Bestemmie. Imprecazioni. Mancanza di fiducia e di rassegnazione. Resistenza alla grazia.

Verso il prossimo: Amore al prossimo per amor di Dio. Mancanza di sollecitudine, di obbedienza. Ostinazione. Durezza. Disprezzo. Freddezza. Odio. Gelosia. Ingiurie. Perdono delle ingiurie. Scherni. Calunnie. Maldicenze. False testimonianze. Violenze. Menzogne. Cattivi esempi. Incitamento al male. Scandalo. Ingiustizie. Danni alla reputazione o ai beni. Debiti. Furto. Doveri verso la Patria, verso la Società.

Verso sé stessi: Vittoria sul nostro difetto principale. Superficialità. Generosità. Orgoglio. Vanità. Avarizia. Desideri, sguardi, letture, parole e azioni impure. Intemperanza. Gola. Mollezza. Immortificazione. Collera. Impazienza. Pigrizia nell'adempimento dei doveri del proprio stato.

martedì 23 maggio 2023

Marco, Capitolo 3, Versetti 6-12

I farisei, uscendo subito con gli erodiani, tenevano consiglio contro di lui, come farlo morire. Ma Gesù con i suoi discepoli si ritirò verso il mare, e molta folla lo seguì dalla Galilea e dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla Transgiordania: e molti dalle parti di Tiro e Sidone, una grande moltitudine, udendo le cose che faceva venne a lui. E disse ai suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca a motivo della folla, perché non lo schiacciasse. Infatti guariva molti, così che tutti quelli che avevano qualche male si gettavano sopra di lui per toccarlo. E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si postavano davanti a lui e gridando dicendo: Tu sei il Figlio di Dio. E li minacciava con forza perché non lo manifestassero.

Teofilatto: Sono detti Erodiani i soldati del re Erode. Infatti era nata una certa nuova eresia, la quale diceva che Erode era il Cristo. Infatti la profezia di Giacobbe lasciava pensare che quando fossero venuti a meno i Principi di Giuda, allora sarebbe venuto il Cristo; e poiché al tempo di Erode non era sopravvissuto nessuno dei principi Giudaici, ma egli solo regnava essendo straniero, alcuni ritennero che fosse il Cristo, e costruirono un'eresia. Questi dunque, assieme ai Farisei, cercavano di uccidere il Cristo.

Segue: Ma Gesù con i suoi discepoli si ritirò verso il mare; Beda: come un uomo che sfugge alle insidie dei persecutori, poiché non era ancora venuta l'ora della sua passione, né il luogo della passione era fuori di Gerusalemme; dove diede ai suoi anche l'esempio di fuggire in un'altra città se in una erano perseguitati. Teofilatto: Si allontanò anche dagli ingrati per beneficare un maggior numero: infatti molti lo seguirono ed egli gli guarì.

Segue:
tutti quelli che avevano qualche male si gettavano sopra di lui per toccarlo. E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si postavano davanti a lui. Chiama mali le malattie: infatti Dio ci ferisce come un padre i figli. Beda: Si prostravano dunque al Signore entrambi, sia coloro che avevano piaghe di infermità corporali, sia quanti erano vessati da spiriti immondi, ma gli infermi con la semplice intenzione di ottenere la salute, gli indemoniati, invece, o piuttosto i demoni abitanti in essi, costretti dal timore divino non solo a prostrarsi davanti a lui, ma anche spinti a confessare la sua maestà; per cui segue: e gridando dicendo: Tu sei il Figlio di Dio. E qui bisogna stupirsi della cecità degli Ariani, i quali, dopo la gloria della risurrezione, negano il Figlio di Dio, che i demoni confessano quando è ancora rivestito della carne mortale.

San Girolamo - Ministri Indegni

dalla Lettera 147


Nella misura in cui il vescovo che ti ha ordinato è degno di approvazione, tu sei tanto più odioso per aver preso in giro un uomo come lui. Di solito noi siamo gli ultimi a sapere i guai di casa nostra; magari i nostri vicini vanno già raccontando a tutti i vizi dei nostri figli e delle nostre mogli, e noi ne siamo ancora perfettamente all'oscuro. Tutta l'Italia sapeva il tipo che eri, e non c'era uno che non lamentasse il fatto che tu stessi davanti all'altare di Cristo. Avevi il fuoco addosso, e la voluttà ti trascinava ora in un senso ora in un altro perché eri continuamente in fregola, un lussurioso sfrenato…Che schifo! Non riesco ad andare avanti; ogni parola mi viene bloccata da un singhiozzo, e un misto di rabbia e di dolore mi serra la gola da sentirmi soffocare…Abbi pietà dell'anima tua, ti prego! Credi nel giudizio futuro di Dio e non dimenticare le virtù di quel vescovo che t'ha ordinato diacono. È strano, forse, che per quanto fosse un santo abbia potuto ingannarsi nella scelta d’un individuo? Non s'è pentito anche Dio d'aver unto re Saul? Tra i dodici Apostoli non s'è trovato un Giuda traditore?...A un certo momento ti butti alle mie ginocchia, e mi chiedi che ti risparmi - per dirla con le tue parole - di batterti a sangue. Non ti curi affatto, miserabile, del giudizio di Dio! Tu hai solo paura di me, come se fossi io l'incaricato di far giustizia!...T'ho perdonato, sì, lo confesso. Come cristiano cos'altro avrei potuto fare? T'ho esortato a far penitenza, a metterti addosso un cilicio e a cospargerti di cenere, ad andartene in un deserto per chiuderti in un monastero, e a meritarti la misericordia di Dio con lacrime continue…E tu? Infiammato dagli stimoli del serpente hai fatto di te stesso un arco di perversità per scagliare contro di me le frecce della maldicenza. Per averti parlato nella verità ti sono diventato nemico, vero?...Non c’è cosa che faccia più resistenza a Dio d’un cuore che non vuole pentirsi; è l’unica colpa che non può ottenere perdono. In realtà, chi smette di fare peccati, malgrado abbia commesso peccato viene perdonato; chi prega riesce a piegare il giudice; chiunque rifiuta di pentirsi, invece, provoca la collera del giudice…Anche tu potrai riacquistare la vista se ripeterai lo stesso grido (“Figlio di Davide, abbi pietà di me!”) e se, una volta chiamato da lui, getterai via i tuoi sporchi vestiti. Quando fra i gemiti ti convertirai, sarai salvo, ed allora ti renderai conto in quale stato ti trovavi.

lunedì 22 maggio 2023

Video - Santa Rita da Cascia: la Storia della Santa più Amata

Roberto Giacobbo guiderà i suoi telespettatori in Umbria, a Cascia e a Roccaporena, alla scoperta dei luoghi dove ha vissuto santa Rita, una delle figure femminili più venerate della cristianità, conosciuta e amata in tutto il mondo. "Vissuta a cavallo tra il 1300 e il 1400 - anticipano i produttori di Freedom -, santa Rita è stata una moglie e una madre coraggiosa in tempi di tensioni tra opposte fazioni politiche. È considerata la santa degli impossibili perché viene invocata spesso da chi chiede aiuto per casi difficili. Le telecamere di Freedom entreranno nei luoghi della clausura avvicinandosi alla teca dove riposa la santa. Un viaggio emozionante". 

 

https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/freedomoltreilconfine/s-rita-da-cascia-la-storia-della-santa-piu-amata_F311956001012C02

Beato José Quintas Duran

José Quintas Duran nacque ad Almería, nell’omonima provincia e diocesi, il 21 novembre 1914. Era membro dell’associazione dell’Adorazione Eucaristica notturna. Morì in odio alla fede cattolica il 22 maggio 1938 a Turón, in provincia di Granada. Inserito in un gruppo di 115 martiri della diocesi di Almeria, nel quale è compreso anche suo fratello Luis, è stato beatificato ad Aguadulce, presso Almería, il 25 marzo 2017.

Beato Francisco Salinas Sánchez

Francisco Salinas Sánchez nacque ad Almería, nell’omonima provincia e diocesi, il 31 luglio 1914. Entrò nel Seminario diocesano, ma nel 1934 passò al convento dei Frati Minori a Orihuela come postulante. Tornato ad Almería per il servizio militare agli inizi della persecuzione antireligiosa che ebbe il suo culmine durante la guerra civile spagnola, si diede a un’intensa attività in favore dei cristiani perseguitati o nascosti, portando loro sia generi di prima necessità, sia l’Eucaristia. Il 3 maggio 1938 fu denunciato e arrestato. Morì in odio alla fede cattolica il 22 maggio 1938, a Turón, in provincia di Granada. Inserito in un gruppo di 115 martiri della diocesi di Almeria, è stato beatificato ad Aguadulce, presso Almería, il 25 marzo 2017.

domenica 21 maggio 2023

Preghiera all'Arcangelo Michele (Latino-Italiano)

Sancte Míchaël Archángele, defénde nos in práelio, contra nequítiam et insídias diáboli esto praesídium. Imperet illi Deus, súpplices deprecámur: tuque, Prínceps milítiae caeléstis, Sátanam aliosque spíritus malígnos, qui ad perditiónem animárum pervagántur in mundo, divína virtúte, in inférnum detrúde. Amen.


O Santo Michele Arcangelo, difendici nella lotta, sii nostro presidio contro la malizia e le insidie del diavolo. Che Dio lo soggioghi, noi lo domandiamo supplicando: e tu, principe della milizia celeste, caccia nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni che a perdizione delle anime vanno errando per il mondo. Così sia.

Beati 7 Martiri Trappisti di Tibhirine

Nella notte tra il 26 e il 27 marzo del 1996, il priore del monastero di Nostra Signora dell’Atlante a Tibhirine in Algeria, padre Christian de Chergé, venne rapito assieme a sei monaci. In precedenza, dopo un lungo discernimento seguito a una prima visita di alcuni uomini armati, i monaci avevano scelto di restare, per non abbandonare il popolo algerino e per restare fedeli al voto di stabilità previsto dal loro Ordine. Un comunicato del Gruppo Islamico Armato (GIA), datato 21 maggio 1996, annunciò la loro uccisione. I sette monaci sono stati inseriti nella causa che contava in tutto diciannove martiri uccisi in Algeria tra il 1994 e il 1996. La loro beatificazione è stata celebrata nella basilica di Nostra Signora di Santa Cruz a Orano, l’8 dicembre 2018, sotto il pontificato di papa Francesco. I resti mortali dei sette monaci (vennero ritrovate solo le teste) sono venerati nel cimitero del monastero di Nostra Signora dell’Atlante. La loro memoria liturgica è stata fissata all’8 maggio, data della nascita al Cielo di fratel Henri Vergès e di suor Paul-Hélène Saint-Raymond, i primi uccisi tra i diciannove martiri.

San Pietro Crisologo - Tutte le Omelie e Meditazioni


In Aggiornamento...

sabato 20 maggio 2023

Beato Tomás Valera González

Tomás Valera González nacque a Sorbas, in provincia e diocesi di Almería, il 7 ottobre 1918. Era studente, nonché membro di Azione Cattolica e dell’associazione dell’Adorazione Eucaristica notturna. Fu ucciso in odio alla fede cattolica il 20 maggio 1938, a 19 anni, presso Turón, in provincia di Granada. Inserito in un gruppo di 115 martiri della diocesi di Almeria, è stato beatificato ad Aguadulce, presso Almería, il 25 marzo 2017.

Video - Francesca Romana, una Santa Laica

In questo video si racconta la vita e la storia di Santa Francesca Romana, religiosa e mistica italiana che fondò una nuova congregazione monastica femminile senza l'obbligo di clausura. 


https://www.raiplay.it/video/2022/01/Passato-e-Presente---Francesca-Romana-una-Santa-laica---24012022-b95fe7a2-fc87-4c96-abe5-dd5df35b3627.html

Beato Rafael García Torres

Rafael García Torres nacque a Níjar, in provincia e diocesi di Almería, il 22 febbraio 1904. Era membro dell’associazione dell’Adorazione Eucaristica notturna. Morì in odio alla fede cattolica il 20 maggio 1938, a Turón, in provincia di Granada. Inserito in un gruppo di 115 martiri della diocesi di Almeria, è stato beatificato ad Aguadulce, presso Almería, il 25 marzo 2017.

venerdì 19 maggio 2023

Film - Quo Vadis? (1913)

Quo vadis? è un film del 1913 diretto da Enrico Guazzoni, tratto dall'omonimo romanzo di Henryk Sienkiewicz. Questo film è uno dei primi casi dove la produzione ha fatto uso di innumerevoli comparse di sfarzose scenografie e di set tridimensionali (e non solo più teli dipinti) che, per l'occasione, ricreavano l'antica Roma. Le riprese sono durate due mesi per 2.250 metri di pellicola e due ore di proiezione che codificheranno i criteri per i superspettacoli a venire del decennio. Da molti critici cinematografici italiani, è considerato uno dei primi kolossal della storia del cinema se non addirittura il primo, anche se il termine kolossal è stato utilizzato dalla stampa italiana per la prima volta solo nel 1930 in occasione dell'uscita del film Gli angeli dell'inferno, di Howard Hughes.

La pellicola riscosse un successo internazionale: fu il primo film a essere proiettato in un teatro di serie A di Broadway con nove mesi di proiezioni continuate da aprile a dicembre, a Londra venne dato in prima davanti al re Giorgio V che si complimentò con gli interpreti, tanto da portare Guazzoni a insistere sulla strada del dramma storico. 

 

Beato Primitivo di Villamazar (Lucinio Fontanil)

Lucinio Fontanil nacque il 12 febbraio 1884 a Villamizar (León, Spagna).
A trent’anni decise di entrare tra i padri Cappuccini, indossò l'abito francescano nel 1914, prendendo nome di Primitivo di Villamizar. L’anno successivo nel 1915 fece la professione religiosa come fratello laico.
Fra Primitivo era nella comunità della casa di El Pardo a Madrid, quando scoppiò la rivoluzione popolare.
Nel 1936, durante le ostilità i religiosi si credevano sufficientemente al sicuro, anche quando, il 20 luglio hanno sentito il cannone che distruggeva El Cuartel de la Montaña, e le fiamme hanno invaso Madrid.Purtroppo, il giorno dopo, il 21 luglio, centinaia di miliziani attaccarono il convento dei padri Cappuccini sparando all’ora di pranzo a tutte le finestre dell’edificio, quando a quell’ora c'erano quasi a duecento persone nel convento. Da quel momento per i cappuccini iniziò il loro lungo calvario. I miliziani volevano impiccarli agli alberi vicini; ma gli è stato impedito di farlo.
Dopo un primo arresto, fra Primitivo fu rilasciato e trovò rifugio presso un nipote. In quel periodo visse pace per alcuni mesi.
Il 19 maggio 1937 fra Primitivo, riconosciuto come uno dei religiosi di El Pardo, fu arrestato a Madrid. Fra Primitivo di Villamizar è stato fucilato, non sappiamo se lo stesso giorno o il giorno successivo. Fra Primitivo di Villamizar è stato una delle ultime vittime di questo periodo crudele.
Fra Primitivo di Villamazar (Lucinio Fontanil) è stato beatificato nella celebrazione presieduta dal Cardinale Angelo Amato, in rappresentanza di Papa Francesco, il 13 ottobre 2013 a Tarragona, nella regione spagnola della Catalogna, nel gruppo dei 522 martiri uccisi in odio alla fede durante la guerra civile spagnola.


Autore:
Mauro Bonato

Beati Giovanni da Cetina e Pietro da Duenas

Giovanni Lorenzo da Cetína, sacerdote e fervente predicatore in Aragona e Pietro da Dueñas, maestro dei novizi, dell’Ordine dei Minori, furono ambedue missionari. Vennero uccisia Granadail 19 maggio 1397 per mano dello stesso re dei Mori per aver confessato la fede in Cristo. Il loro culto immemorabile fu approvato da Clemente XII il 29 agosto 1731.

Martirologio Romano: A Granada in Spagna, beati martiri Giovanni da Cetína, sacerdote, e Pietro da Dueñas, religioso, dell’Ordine dei Minori Conventuali, uccisi per mano dello stesso re dei Mori per aver confessato la fede in Cristo.

giovedì 18 maggio 2023

Preghiere del Mattino e della Sera (Latino-Italiano)

Mattino

In nòmine Pátris, et Fílii et Spíritus Sáncti. Amen.

Nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Così sia. 


Vi adoro, mio Dio, e vi amo con tutto il cuore. Vi ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Vi offro tutte le azioni della giornata: fate che siano tutte secondo la vostra santa volontà per la maggior gloria vostra. Preservatemi dal peccato e da ogni male. La grazia vostra sia sempre con me e con tutti i miei cari. Così sia.

Pater noster

Páter nóster, qui es in caelis, sanctificètur nómen túum, advèniat régnum túum, fíat volùntas tua, sicut in caelo et in terra. Pánem nóstrum quotidiánum da nóbis hòdie, et dimìtte nóbis dèbita nostra, sícut et nos dimìttimus debitòribus nóstris; et ne nos indùcas in tentatiònem; sed lìbera nos a malo. Amen.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non c'indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Così sia.

mercoledì 17 maggio 2023

Cartone Animato - San Giovanni il Battista

Storie animate del Nuovo Testamento: San Giovanni il Battista.


Beato Giovanni Ziatyk

Sacerdote ucraino morto nel 1952, quando la sua patria era sotto il giogo sovietico. Nato nel 1899, sacerdote a 24 anni, diventa rettore del seminario cattolico. Nel 1935 entra nei Redentoristi. Nel 1946 con 58 confratelli viene incarcerato: è il primo di una serie di periodi di detenzione, durante i quali subisce interrogatori e torture. È destinato ai lavori forzati in Siberia, a Irkutsk, dove muore e dove oggi la sua tomba è oggetto di venerazione. (Avvenire)

Martirologio Romano: Nel campo di prigionia di Oserlag presso Irkusk in Russia, beato Giovanni Ziatyk, sacerdote della Congregazione del Santissimo Redentore e martire, che, in tempo di persecuzione contro la fede, meritò di sedere al convito celeste dei giusti.

martedì 16 maggio 2023

Marco, Capitolo 3, Versetti 1-5

Ed entrò di nuovo nella sinagoga, e c'era lì un uomo che aveva una mano inaridita. E lo osservavano se lo curasse di sabato, per accusarlo. E dice all'uomo che aveva la mano inaridita: Alzati e mettiti nel mezzo. E dice loro: E' lecito di sabato fare del bene o del male? Salvare un'anima o perderla? Ma essi tacevano. E girando attorno lo sguardo con ira, rattristato per la durezza del loro cuore disse all'uomo: Stendi la mano. E la stese, e la mano gli fu restituita.

Teofilatto: Dopo aver confutato i Giudei che avevano accusato i discepoli di avere sfregato le spighe in giorno di sabato portando loro l'esempio di Davide, il Signore fa un miracolo in giorno di sabato per elevarli sempre più verso la verità, e per mostrare loro che se è un'opera di misericordia restituire la salute a un uomo in giorno di sabato, non può essere una cosa cattiva fare in giorno di sabato ciò che è necessario al corpo. Beda: Poiché infatti il maestro aveva scusato con un esempio probante la distruzione del sabato che rimproveravano nei discepoli, ora vogliono calunniarlo osservandolo nella sua persona, per accusarlo di crudeltà o di debolezza, se non curava, o di trasgressione, se curava di sabato.

Beda: Prevenendo la calunnia dei Giudei, che gli avevano preparato, li ammonisce, poiché violano i precetti della legge con una cattiva tentazione: per cui segue: E' lecito di sabato fare del bene o del male? Chiede ciò perché ritenevano che di sabato bisognasse evitare anche le opere buone, mentre la legge comanda di astenersi dalle cattive, dicendo (Lv 23,7): «Non farete in esso alcun'opera servile», cioè il peccato, poiché «chi fa il peccato è schiavo del peccato» (Gv 8,34). E' la stessa cosa poi ciò che aveva promesso: fare del bene o del male, e ciò che aggiunge in seguito, Salvare un'anima o perderla?, cioè: curare un uomo o no? Non che Dio, sommamente buono, possa essere per noi autore di perdizione, ma perché il suo non salvare nella consuetudine della Scrittura si dice perdere. Se poi qualcuno è turbato perché il Signore, mentre stava per curare il corpo, interrogava sulla salvezza dell'anima, intenda o che l'anima, secondo l'uso della Scrittura, viene posta per l'uomo, come si dice (Es 1,5): «Queste sono le anime che usciranno dal femore di Giacobbe», oppure che faceva quei miracoli per la salvezza dell'anima; oppure che la stessa guarigione della mano significava la salvezza dell'anima.

Film - Frate Sole (1918)

Il film, diretto da Ugo Falena e Mario Corsi, ripercorre la vita del Santo attraverso quattro episodi. Il bacio al lebbroso; Sulle orme del poverello di Assisi; Il Tempo; Le stigmate. Alle scene e ai costumi collabora il pittore e scultore Duilio Cambellotti.

Il film è interessante, oltre che sul piano storico, anche sul piano della tecnica cinematografica. Infatti è uno dei primi film in cui la musica non si sovrappone al film, ma ne diventa parte integrante.

Fu girato tra Assisi, Gubbio, Perugia e il Lago Trasimeno. L’attore drammatico Uberto Palmarini interpretò San Francesco, Silvia Malinverni Santa Chiara.

 

Versione con Musiche di Paolo Boggio Clicca Qui

 

Pdf - Il Libero Arbitrio in San Tommaso d’Aquino

di Andrea Potestio

Questo scritto vuole ripercorrere gli snodi più significativi dell’intervento tenuto dal professor Malo sul tema della libertà in San Tommaso all’interno del ciclo seminariale su ‘La libertà e l’origine del discorso organizzato da Prologos. Il percorso che Malo propone si articola attraverso diverse citazioni che appartengono alla produzione del filosofo cristiano a partire dalla Summa theologiae fino alla Summa contra Gentiles e alle Questiones disputatae. 

 

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Beato Vladimir Ghika

La Congregazione del Vaticano per le Cause dei Santi ha avviato l’iter di beatificazione del martire romeno, Vladimir Ghika. Tra le prove principali si annoverano i documenti che si trovano negli archivi della Securitate, ex polizia politica del regime comunista, nonchè le testimonianze dei colleghi nelle carceri comuniste. Principe ortodosso per nascita, il monsignor Vladimir Ghika fu consacrato sacerdote cattolico a 50 anni. In precedenza, Ghika aveva preso parte alla vita sociale, politica e diplomatica della Romania durante la prima guerra mondiale, agendo per l’unificazione del paese, a Parigi, Roma e al Vaticano, in veste di delegato del Consiglio Nazionale Romeno. Dopo il 1923, quando fu ordinato prete, Vladimir Ghika fu inviato dalla Chiesa Cattolica a Sidney, Budapest, Dublino, Buenos Aires, dove partecipò ai congressi eucaristici internazionali. Inoltre, Ghika intrapprese missioni apostoliche in Giappone, Cina o Ceylon. Soleva benedire con uno spino dalla corona di Gesù Cristo e tra i miracoli da lui compiuti si annoverano la guarigione di alcune persone e la nascita dell’erede del trono giapponese. Si spense, nel 1954, in un carcere comunista in Romania a causa delle torture della Securitate. Vladimir Ghika fu proposto alla beatificazione dalla Diocesi Cattolica di Bucarest. Tra le prove principali, ci sono i documenti che si trovano negli archivi dell’ex polizia politica del regime comunista e le testimonianze degli ex colleghi di carcere.

Beato Vitale Vladimiro Bajrak

Vitalij Volodymyr Bajrak nacque il 24 febbraio 1907 nel villaggio ucraino di Svajkivcy, in provincia di Ternopil. Il 4 settembre 1924 entrò nell’Ordine Basiliano di San Giosafat e il 13 agosto 1933 fu ordinato sacerdote. Nel 1941, dopo l’arresto e l’uccisione di padre Jakym Senkivskyj, anch’egli beato, divenne igumeno del monastero basiliano di Drohobych. Il 17 settembre 1945 fu arrestato a sua volta dal NKVD ed il 13 novembre, confiscati i suoi beni, fu condannato ad otto anni di lager correzionale. Morì martire per la fede qualche mese dopo, la vigilia di Pasqua del 1946, nella prigione di Drohobych. Vitalij Volodymyr Bajrak fu beatificato da Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001, insieme con altre 24 vittime del regime sovietico di nazionalità ucraina.

venerdì 12 maggio 2023

Marco, Capitolo 2, Versetti 23-28

E avvenne ancora che, mentre il Signore camminava di sabato lungo i campi di grano, i suoi discepoli cominciarono ad andare avanti a strappare le spighe. Ma i Farisei gli dicevano: ecco, perché fanno ciò che no è lecito di sabato? E disse loro: non avete mai letto che cosa fece Davide quando, essendo nel bisogno, ebbe fame lui e i suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio sotto il principe dei sacerdoti Abiatar e mangiò i pani della preposizione, che non era lecito mangiare se non ai soli sacerdoti, e ne diede a quelli che erano con lui? E diceva loro: il sabato è stato fatto per l'uomo, e non l'uomo per il sabato; così il Figlio dell'uomo è padrone anche del sabato.

Agostino: Il popolo di Israele aveva per legge il precetto di non ritenere nessuno ladro nei suoi campi a meno che non volesse portar via qualcosa: infatti chi non toccava nulla senza poi mangiarlo, veniva lasciato andar via libero e impunito. Per questo i Giudei accusarono i discepoli del Signore che strappavano le spighe non di furto, ma di violazione del sabato.

Beda: La cura della salute e della vita dell'uomo è più grande della custodia del sabato. Infatti è stato comandato di custodire il sabato in modo però che ci fosse stata necessità non fosse colpevole chi lo avesse violato; per questo non era proibito praticare la circoncisione di sabato, poiché era necessario farlo; e i Maccabei, presi dalla necessità, combattevano di sabato; per cui, avendo i discepoli fame, ciò che non era lecito nella legge divenne lecito per la necessità della fame; come oggi, se uno per malattia infrangesse il digiuno, per nessun motivo sarebbe ritenuto colpevole.

Crisostomo: Gesù chiama propriamente se stesso Figlio dell'uomo e padrone del sabato poiché, essendo veramente Figlio di Dio, si è degnato di chiamarsi Figlio dell'uomo a motivo degli uomini. Ora, la legge non ha il dominion sul legislatore e il padrone della legge: infatti al re sono lecite più cose di quante ne stabilisce la legge. La legge poi è data ai deboli, non ai perfetti e a quelli che operano sopra la legge.

Beato Domenico Malaj

Don Dedë Malaj, sacerdote della diocesi di Scutari, cercò di far arrivare in Vaticano la documentazione, da lui raccolta, sulla persecuzione religiosa messa in atto dal regime comunista. Fu però arrestato, processato e condannato alla fucilazione, benché qualcuno dei suoi parrocchiani, chiamati a partecipare alla giuria popolare, si fosse mostrato contrario. Venne quindi fucilato sulla riva del lago di Scutari il 12 maggio 1959. Compreso nell’elenco dei 38 martiri albanesi capeggiati da monsignor Vinçenc Prennushi, è stato beatificato a Scutari il 5 novembre 2016.

Pdf - Al di Fuori della Chiesa non v'è Salvezza

Di gran lunga il migliore ed il più addentrato libro mai scritto circa l’insegnamento infallibile della Chiesa Cattolica sulla necessità della Fede Cattolica e del Sacramento del Battesimo per la salvezza”

 

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Beato Luciano Galan

Padre Lucien Galan, della Società delle Missioni Estere di Parigi, iniziò il suo ministero a Xichang, nella regione cinese del Sichuan, ma nel novembre 1950 venne catturato e imprigionato, poi posto sotto sorveglianza. Infine venne espulso dalla Cina e arrivò a Hong Kong, dopo un lungo viaggio, nel gennaio 1952. La sua nuova destinazione fu la missione di Pakse in Laos, ma nel 1956 si trasferì tra le popolazioni di etnia kha, minoranza che abitava i villaggi di montagna. Nel febbraio 1960 prese il posto del confratello padre René Dubroux, ucciso l’anno prima, in una zona dove si scontravano fazioni laotiane rivali. Domenica 12 maggio 1968, mentre era accompagnato dagli allievi catechisti Thomas Khampheuane Inthirath e Khamdi alla volta di un villaggio, cadde in un’imboscata: fu trascinato fuori dal suo veicolo e ucciso a colpi d’arma da fuoco, mentre Thomas morì sul colpo, al suo fianco; Khamdi riportò solo qualche ferita. Padre Lucien Galan, Thomas Khampheuane Inthirath e padre René Dubroux sono stati beatificati l’11 dicembre 2016 a Vientiane, nel Laos, insieme ad altri quattordici tra sacerdoti e laici.

Beato Tommaso Khampheuane Inthirath

Thomas Khampheuane Inthirath ereditò l’incarico di catechista da suo padre, che sua volta aveva succeduto a suo suocero come catechista del villaggio. Già quindicenne fu scelto da padre Lucien Galan, delle Missioni Estere di Parigi, per entrare nella scuola per catechisti a Paksong. Domenica 12 maggio 1968, i due apprendisti catechisti erano incamminati con lui verso un villaggio a quindici chilometri da Pakse, quando furono vittime di un agguato: padre Galan fu trascinato fuori dal suo veicolo e ucciso a colpi d’arma da fuoco, mentre Thomas morì subito, al suo fianco; Khamdi riportò solo qualche ferita. Padre Lucien Galan e Thomas Khampheuane Inthirath sono stati beatificati l’11 dicembre 2016 a Vientiane, nel Laos, insieme ad altri quindici tra sacerdoti e laici.

Beato Ejëll Deda

Ejëll Deda, nativo di Scutari, dopo la formazione nella sua città e a Roma divenne parroco a Bushat, nei pressi di Scutari. Assistette al martirio di padre Giovanni Fausti e dei suoi compagni il 4 marzo 1946. L’anno successivo venne arrestato e condannato a dieci anni di prigione. Segnato dalle torture subite, morì il 12 maggio 1948. Compreso nell’elenco dei 38 martiri albanesi capeggiati da monsignor Vinçenc Prennushi, insieme a padre Fausti e a coloro che furono uccisi con lui, è stato beatificato a Scutari il 5 novembre 2016.

giovedì 11 maggio 2023

Video - I Cavalieri Templari

L'Ordine dei poveri cavalieri di Cristo, fondato in Terrasanta agli inizi del XII secolo, è il più noto degli ordini religioso-cavallereschi, insieme all'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni e l'Ordine dei Cavalieri Teutonici. Paolo Mieli e il professor Franco Cardini ripercorrono la storia dei templari fino alla loro improvvisa fine nel XIV secolo. Il servizio originario di tutela dei luoghi santi e dei pellegrini passa in secondo piano col rafforzarsi dell'Ordine, divenuto un vero proprio stato sovrano dipendente esclusivamente dal potere del papa e caratterizzato da un'organizzazione gerarchica estremamente solida e da una produttiva rete logistica di collegamento tra i territori d'Occidente e d'Outremer. 

 

https://www.raiplay.it/video/2022/01/Passato-e-Presente---I-Cavalieri-Templari---31012022-887714a1-3f47-4daf-b111-4e78db1edc9a.html

Beato Serafino (Gjon) Koda

Padre Serafin Koda, al secolo Gjon, fu missionario nelle zone montagnose dell’Albania del Nord e, in seguito, parroco a Lezhë. Fu arrestato nel 1947 con il pretesto di un complotto che avrebbe fomentato, con i suoi fratelli francescani, contro il regime comunista. Rifiutatosi di firmare la testimonianza con cui sarebbe stato giustificato l’arresto degli altri frati, fu torturato per quindici giorni e, infine, gli venne strappata la laringe. Morì quindi l’11 maggio 1947. Compreso nell’elenco dei 38 martiri albanesi, di cui fanno parte altri sei frati e un vescovo francescani, è stato beatificato il 5 novembre 2016 a Scutari.

Beate 10 Martiri Suore di Santa Elisabetta (Maria Paschalis Jahn e Compagne)

Dieci Suore di Santa Elisabetta, congregazione nata nel 1842 in Slesia per l’assistenza di malati e poveri, furono uccise da soldati russi nel corso dell’occupazione della Polonia, tra febbraio e marzo 1945. Non tutte riuscirono a preservare la loro verginità, ma lottarono ugualmente per la dignità propria e delle persone a loro affidate. Solo per dieci sorelle fu possibile reperire la documentazione necessaria, ma altre vennero uccise nello stesso periodo e in quella che ebbe i caratteri di un’autentica persecuzione. A capo del gruppo fu posta suor Maria Paschalis Jahn, la più giovane al momento della morte, nonché quella di cui si era conservata meglio la memoria. Le dieci suore furono beatificate l’11 giugno 2022 nella cattedrale di San Giovanni Battista a Breslavia, sotto il pontificato di papa Francesco. La loro memoria liturgica ricorre l’11 maggio, giorno della nascita al Cielo di suor Maria Paschalis.

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