Klymentij Septyckyj, fratello minore del metropolita Andrei Septyckyj, nacque il 17 novembre 1869 nel villaggio di Prylbychi, nella provincia di Lviv (Leopoli). Nel 1911 entrò nell’Ordine dei Monaci Studiti Ucraini, rinunciando così ad una promettente carriera nel mondo secolare, e successivamente si trasferì ad Innsbruck per la formazione teologica. Fu ordinato sacerdote il 28 agosto 1915. Per molti anni fu poi igumeno della Lavra di Univ e dal 1944 ne divenne archimandrita. Durante la seconda guerra mondiale, con la benedizione del metropolita Andrej, nascose in monastero numerosi ebrei per sottrarli alla Gestapo. Il 5 giugno 1947 un decreto del Consiglio del Ministero della Sicurezza di Stato a Kiev lo condannò ad otto anni di deportazione nei campi di lavoro. Morì martire per la fede il 1° maggio 1951 nella prigione russa a regime duro di Vladimir. Klymentij Septyckyj fu beatificato da Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001, insieme con altre 24 vittime del regime sovietico di nazionalità ucraina.
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