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martedì 16 maggio 2023

Marco, Capitolo 3, Versetti 1-5

Ed entrò di nuovo nella sinagoga, e c'era lì un uomo che aveva una mano inaridita. E lo osservavano se lo curasse di sabato, per accusarlo. E dice all'uomo che aveva la mano inaridita: Alzati e mettiti nel mezzo. E dice loro: E' lecito di sabato fare del bene o del male? Salvare un'anima o perderla? Ma essi tacevano. E girando attorno lo sguardo con ira, rattristato per la durezza del loro cuore disse all'uomo: Stendi la mano. E la stese, e la mano gli fu restituita.

Teofilatto: Dopo aver confutato i Giudei che avevano accusato i discepoli di avere sfregato le spighe in giorno di sabato portando loro l'esempio di Davide, il Signore fa un miracolo in giorno di sabato per elevarli sempre più verso la verità, e per mostrare loro che se è un'opera di misericordia restituire la salute a un uomo in giorno di sabato, non può essere una cosa cattiva fare in giorno di sabato ciò che è necessario al corpo. Beda: Poiché infatti il maestro aveva scusato con un esempio probante la distruzione del sabato che rimproveravano nei discepoli, ora vogliono calunniarlo osservandolo nella sua persona, per accusarlo di crudeltà o di debolezza, se non curava, o di trasgressione, se curava di sabato.

Beda: Prevenendo la calunnia dei Giudei, che gli avevano preparato, li ammonisce, poiché violano i precetti della legge con una cattiva tentazione: per cui segue: E' lecito di sabato fare del bene o del male? Chiede ciò perché ritenevano che di sabato bisognasse evitare anche le opere buone, mentre la legge comanda di astenersi dalle cattive, dicendo (Lv 23,7): «Non farete in esso alcun'opera servile», cioè il peccato, poiché «chi fa il peccato è schiavo del peccato» (Gv 8,34). E' la stessa cosa poi ciò che aveva promesso: fare del bene o del male, e ciò che aggiunge in seguito, Salvare un'anima o perderla?, cioè: curare un uomo o no? Non che Dio, sommamente buono, possa essere per noi autore di perdizione, ma perché il suo non salvare nella consuetudine della Scrittura si dice perdere. Se poi qualcuno è turbato perché il Signore, mentre stava per curare il corpo, interrogava sulla salvezza dell'anima, intenda o che l'anima, secondo l'uso della Scrittura, viene posta per l'uomo, come si dice (Es 1,5): «Queste sono le anime che usciranno dal femore di Giacobbe», oppure che faceva quei miracoli per la salvezza dell'anima; oppure che la stessa guarigione della mano significava la salvezza dell'anima.

Beda: Misticamente, poi, l'uomo che aveva la mano inaridita, indica in genere umano reso arido dall'infecondità nelle opere buone, ma guarito dalla misericordia del Signore; la sua destra si era dissecata nel nostro progenitore portandosi sui frutti dell'albero proibito, ed era stata restituita alla salute per la grazia del Redentore, che gli rese il succo potente delle buone opere nel momento in cui stendeva egli stesso le mani innocenti sull'albero della croce. E con ragione questa mano inaridita si presenta a noi nella sinagoga, poiché là dove il dono della scienza è più grande vi è il maggior pericolo di un dono inescusabile.

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