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mercoledì 10 maggio 2023

Marco, Capitolo 2, Versetti 18-22

I discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno e vengono e gli dicono: Perché i discepoli di Giovanni e dei farisei digiunano mentre i tuoi discepoli non digiunano? Gesù disse loro: Possono forse i figli delle nozze digiunare finché lo sposo è con loro? Nel tempo in cui hanno con loro lo sposo con loro non possono digiunare. Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio, altrimenti il rattoppo nuovo straccia il vecchio e si forma uno strappo peggiore; e nessuno mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino nuovo rompe gli otri, e si perdono vino e otri; ma vino nuovo in otri nuovi.

Glossa: Come sopra il maestro veniva rimproverato presso i discepoli per il suo stare assieme ai peccatori, così adesso, al contrario, i discepoli vengono rimproverati presso il maestro per l'omissione del digiuno, in modo che così nascesse tra di loro un punto di dissidio. Teofilatto: Infatti i discepoli di Giovanni, posti in una situazione imperfetta, rimanevano nelle consuetudini giudaiche.

Teofilatto: Gesù chiama anche se stesso sposo non solo in riferimento alle anime verginali, ma anche perché il tempo della sua prima venuta non è di dolore né di tristezza per coloro che credono in lui, né comporta fatica, ma riposo: dà infatti riposo senza operazione legali mediante il battesimo, con cui facilmente conquistiamo la salvezza senza fatica. I figli delle nozze, cioè dello sposo, sono gli Apostoli: poiché essi per grazia di Dio sono stati resi degni di ogni bene celeste, e partecipi di ogni diletto.

Crisostomo: Gesù dichiara poi che la sua compagnia è aliena da ogni angustia quando aggiunge: Nel tempo in cui hanno con loro lo sposo con loro non possono digiunare. Si rattrista chi non ha presente il bene; chi invece lo riceve nel presente, gode e non si rattrista. Per distinguere però il loro orgoglio e mostrare che non conservava i suoi discepoli per piacere aggiunge: Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno; come se dicesse: vi sarà un tempo per mostrare la loro virilità; quando infatti verrà loro tolto lo sposo, digiuneranno, aspettando la sua venuta, per congiungere a lui gli spiriti mondani delle angustie corporali. Mostra inoltre che non vi è alcuna necessità che i suoi digiunino, come coloro che hanno presente con sé uno sposo di natura umana che ovunque presiede alle parole di Dio e che attribuisce il seme della vita. I figli dello sposo poi, essendo bambini, non possono conformarsi totalmente al padre e allo sposo, che considerando la loro infanzia si degna di non lasciarli ancora digiunare; ma quando lo sposo si ritirerà, digiuneranno per il desiderio, e quando saranno perfetti e si congiungeranno allo sposo per le nozze, parteciperanno sempre a una cena regale.

Teofilatto: Bisogna poi intendere anche così: poiché ogni uomo che opera bene è figlio dello sposo, e ha lo sposo con sé, cioè Cristo, e non digiuna, cioè non mostra opere di penitenza, poiché non pecca; tuttavia quando lo sposo viene tolto e l'uomo cade nel peccato, allora digiuna e fa penitenza per guarire il suo peccato.

Beda: In senso mistico, poi, si può spiegare in questo modo il fatto che i discepoli di Giovanni e i Farisei digiunavano: poiché chiunque si gloria delle opere della legge senza la fede, e segue le tradizioni degli uomini, e percepisce l'oracolo di Cristo con l'orecchio del corpo e non con la fede del cuore, astenendosi dai beni spirituali, si dissolve per il digiuno del cuore, mentre chi è incorporato con cuore fedele ai membri di Cristo non può digiunare, poiché si nutre della sua carne e del suo sangue.

Beda: Gesù paragona i discepoli agli otri vecchi, dicendo che con il vino nuovo, cioè con i precetti spirituali, essi si rompono più facilmente piuttosto che contenere. Saranno però otri nuovi quando, dopo l'assunzione del signore, saranno rinnovati per il desiderio della sua consolazione; e allora il vino nuovo troverà otri nuovi, cioè il fervore dello Spirito Santo riempirà il cuore degli uomini spirituali. Il dottore deve poi stare attento a non affidare i segreti dei nuovi misteri a un'anima che perdura nella vecchiezza della malattia.

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