Don Dedë Malaj, sacerdote della diocesi di Scutari, cercò di far arrivare in Vaticano la documentazione, da lui raccolta, sulla persecuzione religiosa messa in atto dal regime comunista. Fu però arrestato, processato e condannato alla fucilazione, benché qualcuno dei suoi parrocchiani, chiamati a partecipare alla giuria popolare, si fosse mostrato contrario. Venne quindi fucilato sulla riva del lago di Scutari il 12 maggio 1959. Compreso nell’elenco dei 38 martiri albanesi capeggiati da monsignor Vinçenc Prennushi, è stato beatificato a Scutari il 5 novembre 2016.
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