Alexandru Rusu nacque il 22 novembre 1884 a Săulia de Câmpie, in Romania. Dopo gli studi teologici compiuti a Budapest, fu ordinato sacerdote il 20 luglio 1910. Il 30 gennaio 1931 fu consacrato vescovo. Nel marzo del 1946 il Sinodo Metropolitano elesse il vescovo Alexandru Rusu come Metropolita della Chiesa Greco-Cattolica Rumena unita con Roma. L’elezione fu riconosciuta valida dalla Santa Sede, ma non dal governo comunista. Arrestato il 28 ottobre 1948, sopravvisse alla detenzione in vari monasteri trasformati in carceri. Nel 1957 fu condannato a venticinque anni di carcere per istigazione e alto tradimento. Morì di malattia il 9 maggio 1957 e venne sepolto nel cimitero dei carcerati di Gerla. È stato inserito nella causa di beatificazione che comprendeva in tutto sette vescovi morti dal 1950 al 1970, durante la persecuzione religiosa portata avanti in Romania dal regime comunista. La beatificazione dei sette vescovi è stata fissata a domenica 2 giugno 2019, durante il Viaggio Apostolico in Romania di papa Francesco. La loro comune memoria liturgica è stata fissata al 2 giugno.
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