La Israel Antiquities Authority ha annunciato giovedì che archeologi di
Gerusalemme impegnati negli scavi al bacino artificiale noto come
Piscina di Shiloah (Siloam) risalente all’epoca del Secondo Tempio (che
si trova nell’antica Cittadella di David, oggi quartiere arabo di
Silwan) hanno scoperto un’area di riunione finemente pavimentata e un
canale idrico per la raccolta di acqua piovana.
La scoperta
permette di ricostruire in modo più accurato il manufatto di duemila
anni fa, che ora appare come un bagno per immersioni rituali più che una
cisterna per riserva d’acqua come si era pensato finora.
La Piscina
di Siloam è citata nel Vangelo di Giovanni come il luogo dove Gesù di
Nazareth avrebbe compiuto il miracolo di ridare la vista a un uomo cieco
dalla nascita, dapprima ungendogli gli occhi con dell’argilla, poi
invitandolo a lavarli nell’acqua del bacino.
Il Talmud menziona
la Piscina come una fonte d’acqua per libagioni durante le feste di
Succot. Le acque, alimentate dalla sorgente di Gihon, venivano usate in
cerimonie di purificazione.
Monete rinvenute sul luogo risalgono al primo secolo a.C.
La
Piscina venne scoperta per la prima volta da studiosi britannici, verso
al fine del XIX secolo, insieme ai resti di una ripida stradina che
scendeva dal Monte del Tempio, più a nord, fino alla Cittadella di
David. Oggi gli archeologi ritengono che quella stradina si collegasse
alla sezione della Piscina appena scoperta.
(Da: Jerusalem Post, 23.12.04)
Fonte: https://www.gesustorico.it/htm/archeologia/siloem24122004.asp
RispondiElimina