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giovedì 23 marzo 2023

La Castronata di Bergoglio e il Miracolo della Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci

Ecco Ecco Il video dove il Pampero Argentino parla con la bocca del demonio e i suoi adepti ridendo!!!

Nella prima parte del video si può dedurre che Bergoglio sia ben esperto in materia sullo “squilibrio psichico”, e che ne faccia proprio l'atteggiamento; sul “condedo finale", è tutto un programma!

Bergoglio si riferisce al miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci - presente in tutti e 4 i Vangeli - quando il Signore diede da mangiare a 5000 persone, che l'avevano seguito per ascoltarlo e per essere guariti dai loro mali, moltiplicando i pani e i pesci in quel luogo deserto... Venuta la sera Gesù non “congedò” la folla, come chiesero i discepoli, ma diede loro da mangiare! Ecco l'errore Messianico, Ecclesiale, Eucaristico del, a dir poco, superficiale per non dire ciarlatano, Bergoglio!!

sabato 18 marzo 2023

Catechesi del Papa Benedetto XVI su San Cirillo di Gerusalemme

UDIENZA GENERALE

Aula Paolo VI
Mercoledì, 27 giugno 2007
 
☩ 

Cari fratelli e sorelle,

la nostra attenzione si concentra oggi su san Cirillo di Gerusalemme. La sua vita rappresenta l'intreccio di due dimensioni: da una parte, la cura pastorale e, dall’altra, il coinvolgimento – suo malgrado – nelle accese controversie che travagliavano allora la Chiesa d’Oriente. Nato intorno al 315 a Gerusalemme o dintorni, Cirillo ricevette un’ottima formazione letteraria; fu questa la base della sua cultura ecclesiastica, incentrata nello studio della Bibbia. Ordinato presbitero dal Vescovo Massimo, quando questi morì o fu deposto, nel 348 fu ordinato Vescovo da Acacio, influente metropolita di Cesarea di Palestina, filoariano, convinto di avere in lui un alleato. Fu, perciò, sospettato di avere ottenuto la nomina episcopale mediante concessioni all’arianesimo.

In realtà, ben presto Cirillo venne in urto con Acacio non solo sul terreno dottrinale, ma anche su quello giurisdizionale, perché Cirillo rivendicava l’autonomia della propria sede rispetto a quella metropolitana di Cesarea. Nel giro di una ventina d’anni, Cirillo conobbe tre esili: il primo nel 357, previa deposizione da parte di un Sinodo di Gerusalemme, seguito nel 360 da un secondo esilio ad opera di Acacio, e infine da un terzo, il più lungo – durò undici anni – nel 367 per iniziativa dell’imperatore filoariano Valente. Solo nel 378, dopo la morte dell’imperatore, Cirillo poté riprendere definitivo possesso della sua sede, riportando tra i fedeli l’unità e la pace.

In favore della sua ortodossia, messa in dubbio da alcune fonti coeve, militano altre fonti ugualmente antiche. Tra di esse, la più autorevole è la lettera sinodale del 382, dopo il secondo Concilio ecumenico di Costantinopoli (381), al quale Cirillo aveva partecipato con un ruolo qualificato. In tale lettera, inviata al Pontefice romano, i Vescovi orientali riconoscono ufficialmente la più assoluta ortodossia di Cirillo, la legittimità della sua ordinazione episcopale e i meriti del suo servizio pastorale, che la morte concluderà nel 387.

venerdì 17 marzo 2023

Marco, Capitolo 1, Versetti 40-45

E venne a lui un lebbroso pregandolo, e in ginocchio e gli disse: Se vuoi, puoi mondarmi. Gesù avendo pietà di lui, stese la sua mano, e toccandolo gli disse: Lo voglio, sii mondato. E avendo detto ciò, subito la lebbra lo lasciò e fu guarito. E ammonendolo severamente lo rimandò e gli disse: Vedi di non dirlo a nessuno, ma va, e mostrati al principe dei sacerdoti, e offri per la tua purificazione ciò che Mosè ha ordinato a testimonianza per loro. Ma quello, uscito, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori in luoghi deserti, e accorrevano a lui da ogni parte.

Agostino: Di questo lebbroso mondato Marco ricorda cose tali da farlo identificare con quello che Matteo dice fu mondato quando il Signore discese dopo il discorso della montagna. E poiché il Signore dice (Mt, 17): «Non sono venuto ad abolire la la legge, ma a portarla a compimento», colui che ha escluso dalla legge, pensando che sarebbe stato guarito dal potere del Signore, indicò che la grazia che poteva lavare la macchia del lebbroso non veniva dalla legge, ma da sopra la legge. In verità, come nel Signore viene dichiarata l'autorità del potere, così in lui la costanza della fede; segue infatti: e in ginocchio e gli disse: Se vuoi, puoi mondarmi. Si gettò con la faccia a terra, il che è segno di umiltà e pudore, affinché ciascuno si vergogni delle macchie della sua vita, ma la vergogna non impedì la confessione: mostra la ferita e chiede il rimedio; e la stessa confessione è piena di religione e di fede: infatti attribuisce il potere alla volontà del Signore.

Beda: Lo toccò anche per provare che non poteva essere contaminato colui che liberava gli altri. Inoltre è mirabile il fatto che egli lo guarì nel modo in cui era stato pregato. Se vuoi, aveva detto il lebbroso, puoi mondarmi; egli disse: lo voglio, e qui hai la volontà; sii mondato, e qui hai l'effetto della pietà.

Crisostomo: I Salvatore manda costui dal sacerdote per la prova della guarigione, e affinché questa non avvenisse al di fuori del tempio, ma venisse computata nella preghiera con il popolo. Lo manda anche per adempiere la legge, e così chiudere la bocca malevola dei Giudei. Così compì l'opera lasciandone ad essi la prova. Beda: Affinché cioè il sacerdote comprendesse che egli era stato guarito non nell'ordine della legge, ma per la grazia di Dio al di sopra della legge.

giovedì 16 marzo 2023

Video - Gli Antipapi Medievali

La storia della Chiesa si è sempre concentrata sul ruolo e sulle azioni del pontefice, il Vicario di Cristo in terra. In realtà, questi duemila anni hanno visto emergere accanto a quella del papa, numerose altre figure che a loro modo si sono ritagliate una parte da protagoniste nelle complesse vicende che caratterizzano il papato: cardinali, vescovi, santi, eretici e persino "antipapi". Ne parlano Paolo Mieli e il professor Tommaso Di Carpegna in questa puntata di "Passato e Presente". L'antipapa, eletto al soglio di Pietro in modo non canonico, determina un vero e proprio scisma tra i fedeli. Definito invasor, schismaticus e antichristus, è l'antagonista del legittimo pontefice cui si oppone per motivi dottrinali, ideologici o politici, sorretto da famiglie aristocratiche o da sovrani e imperatori che se ne servono come una mera pedina del potere laico. Tra l'età tardoantica e quella medievale, si contano circa quaranta antipapi, tutti assai diversi tra loro: a partire da Natalio, vissuto nel 200 d.C., per finire con Felice V, duca di Savoia, nel 1439.

 

https://www.raiplay.it/video/2022/02/Passato-e-Presente---Gli-antipapi-medievali---14022022-8f9e130d-8760-4d38-b950-5d74e95a7d52.html

mercoledì 15 marzo 2023

Beati Monaldo da Ancona, Francesco da Petriolo e Antonio Cantoni da Milano

Inviati come missionari nell’Armenia,i tre francescanierano soliti parlare alla folla, radunata alla presenza del cadí, il venerdìdi ogni settimana, testimoniando la divinità di Cristo e confutando gli errori di Maometto, suscitando le ire dei religiosi locali. Il 15 marzo 1314 furono arrestati e condotti nella pubblica piazza della città dove confessarono ancora davanti al tribunale la loro fede in Cristo. I mussulmani allora si scagliarono contro di loro con le spade, ferendoli gravemente; amputarono loro gli arti, mentre essi nei tormenti raccomandavano le loro anime a Dio. Furono alfine decapitati e i loro corpi furono gettati in aperta campagna, perché fossero divorati dalle belve. Un sacerdote armeno, con l’aiuto di alcuni cristiani e a sue spese, riuscìa raccogliere i resti delle vittime e a dar loro un’onorata sepoltura. Sulla loro tomba un cieco riacquistò la vista. La domenica del Buon Pastore, il 28 aprile dello stesso anno, si fece la traslazione delle reliquie. La venerazione degli Armeni verso questi servi diDio era tanta che il patriarca li canonizzò iscrivendoli nel catalogo dei santi armeni e imponendo il digiuno nella vigilia del martirio.

Video - San Longino e il Miracolo Eucaristico di Lanciano

Si dice che in Abruzzo sia nato Longino, il centurione che trafisse il costato di Gesù sulla croce. Scopriamo anche la reliquia più antica del miracolo del corpo e del sangue di Cristo a Lanciano.

 

https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/freedomoltreilconfine/il-miracolo-del-corpo-e-del-sangue-di-cristo_F311738301003C07

Santa Leocrizia (Lucrezia) di Cordova

Discendente da una nobile famiglia musulmana di Cordova, in Spagna, morì decapitata per essersi rifiutata di rinnegare la Fede.

Martirologio Romano: A Córdova nell’Andalusia in Spagna, santa Leocrizia, vergine e martire, che, nata da famiglia mora, progredì di nascosto nella fede di Cristo e, arrestata in casa insieme a sant’Eulogio, fu decapitata quattro giorni dopo il martirio di lui, passando così alla gloria eterna.
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