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domenica 21 luglio 2024

Marco, Capitolo 8, Versetti 1-9

In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, convocati i discepoli disse loro: Ho pietà di questa folla, poiché già da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare. E se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano. I suoi discepoli gli risposero: Come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un deserto? E li interrogò: Quanti pani avete? Gli dissero: Sette. E comandò alla folla di sedersi per terra, e prendendo i sette pani, rendendo grazie, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero, ed essi li distribuirono alla folla. E avevano pochi pesciolini, e li benedisse e comandò di distribuirli. E mangiarono e si saziarono, e portarono via sette sporte di pezzi avanzati. Quelli che mangiarono erano quasi quattromila, e li congedò.

Teofilatto: Dopo il primo miracolo sulla moltiplicazione dei pani il Signore, approfittando di un'occasione simile, si pone a compiere un miracolo simile.

Teofilatto: I discepoli non capivano ancora, per cui segue: I suoi discepoli gli risposero: Come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un deserto? Ma il Signore non li rimprovera, insegnandoci così che non dobbiamo adirarci gravemente con gli ignoranti e con coloro che non capiscono, ma compatire la loro ignoranza. […]

Segue: E prendendo i sette pani, rendendo grazie, li spezzò. Remigio: Rendendo grazie ci lasciò un esempio, affinché, di tutti i doni che ci vengono dall'alto, noi a nostra volta rendiamo grazie. E si noti che il Signore non diede i pani alla folla, ma ai discepoli, e i discepoli li diedero alla folla. Comandò di distribuire non solo i pani, ma anche benedicendoli, i pesciolini.

Gregorio: Il Signore non volle poi rimandarli digiuni perché non vengano meno nella via: bisogna infatti che nella predicazione ricevano la parola della consolazione, per timore che, privi del nutrimento della verità, soccombano nella fatica di questa vita.

Ambrogio: Il buon Maestro domanda lo zelo, dà la forza, non vuole rimandarli digiuni perché non vengano meno nella via; ciò accade o nel corso di questa vita, oppure prima che giungano al termine della vita, cioè al padre, e intendano che Cristo è dal Padre; affinché forse, quando apprenderanno che è nato da una Vergine, non comincino a pensare alla virtù di Dio, ma dell'uomo. I Signore Gesù divide dunque il cibo, e vuole darlo a tutti, non lo nega a nessuno, è il dispensatore di tutti; ma quando egli spezza il pane per darlo ai discepoli, se tu non stendi la mano per ricevere il tuo nutrimento, verrai meno lungo la strada, e la tua perdita non potrà essere imputata a colui che ha avuto compassione e ha spezzato il pane.

Beda: Chi, dopo gli obbrobri della carne, i furti, le violenze e gli omicidi, ritorna alla penitenza, viene al Signore da lontano. Infatti quanto più uno ha sbagliato nelle opere cattive, tanto più si è allontanato da Dio onnipotente; e i credenti fra i Gentili vennero a Cristo da lontano; i Giudei invece da vicino, poiché erano già stati da lui edotti con gli scritti della legge e dei Profeti. Nel primo miracolo dei pani le folle si sedettero sull'erba verde, e qui invece sulla terra; poiché, se mediante la legge era stato ordinato di tenere sottomessi i desideri della carne, con il Nuovo Testamento ci è ordinato di aggiungere il disprezzo della terra e dei beni temporali.

Beda: Ciò che era avanzato alle folle saziate, lo prendono gli Apostoli, perché i precetti più elevati dalla perfezione appartengono a coloro che hanno sorpassato la vita ordinaria del popolo, e il popolo non può raggiungere la loro altezza; e tuttavia l'Evangelista ci mostra qui il popolo saziato poiché, sebbene non possa abbandonare i suoi beni, né compiere ciò che è stato detto ai vergini, tuttavia giunge alla vita eterna compiendo i comandamenti di Dio.

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