Rolando Rivi nasce il 7 gennaio 1931, nella Casa del Poggiolo, a San
Valentino, nel Comune di Castellarano (Reggio Emilia). Il padre si
chiama Roberto Rivi e la madre Albertina Canovi.
Fanciullo
intelligente e vivace, intimamente amico di Gesù, chierichetto assiduo
nel servizio all'altare, si sente presto chiamato da Dio a diventare
sacerdote. Nell'ottobre del 1942, a undici anni, Rolando Rivi entra nel
Seminario minore di Marola, nel Comune di Carpineti (Reggio Emilia), e
veste l'abito talare. Qui si distingue per lo studio, l'amore al Signore
Gesù, la preghiera intensa, la bontà verso gli altri.
Nell'estate del 1944 il Seminario viene chiuso per motivi di guerra.
Rolando torna a casa, ma continua a fare vita da seminarista, indossando
sempre l'abito talare e alimentando il suo desiderio di diventare
sacerdote e missionario con la Confessione, la Comunione quotidiana e il
Santo Rosario alla Madonna.
Venerdì 13 aprile 1945, nel clima
di odio contro i sacerdoti diffusosi in quel periodo sul finire della
seconda guerra mondiale, Rolando Rivi viene barbaramente ucciso da un
gruppo di partigiani comunisti in località Piane di Monchio (Modena) per
la sola colpa di indossare l'abito talare e testimoniare la sua fede
cristiana. Il Comitato Amici di Rolando Rivi ha promosso la causa di
beatificazione.
Il 21 settembre 2013 Papa Francesco ha firmato
la Lettera Apostolica che proclama Rolando Beato per aver testimoniato
la fede sino al martirio. La cerimonia di beatificazione si è svolta a
Modena il 5 ottobre 2013.
domenica 29 maggio 2022
Beato Rolando Rivi
mercoledì 25 maggio 2022
San Cristoforo Magallanes Jara
I ventidue preti e i tre laici qui commemorati furono uccisi in Messico,
diversi dei quali nel periodo di accesa persecuzione associata
all'insurrezione «Cristero», fra il 1926 e il 1929.
Il trionfo
della rivoluzione messicana nel 1920 produsse leggi e sentimenti
anticlericali. La gerarchia aveva profittato della dittatura di Porfirio
Diaz (1876-1910) per consolidare le proprie posizioni dopo decenni di
periodiche sofferenze sotto i governi liberali. Una nuova costituzione,
approvata nel 1917, limitò drasticamente i diritti civili e politici del
clero e la legittimità dei beni posseduti dalla Chiesa. Gli articoli
più significativi divennero legge nel 1926 con il presidente Plutarco
Elías Galles, provocando forti reazioni da parte della gerarchia, che
dichiarò la sospensione di ogni forma di culto pubblico.
La
decisione non colpì la classe ricca, che considerava i preti quali
cappellani domestici e poteva ricevere i sacramenti a richiesta. Al
clero delle campagne i vescovi ordinarono di nascondersi nelle città,
mentre i contadini sorsero in armi al grido di «Viva Cristo Re e viva la
Vergine di Guadalupe» che fornì il nome del movimento. La Chiesa
ufficiale non appoggiò la ribellione armata, ma attorno ad essa si formò
un vasto gruppo, la "Lega per la difesa della libertà religiosa", che
coinvolgeva la Chiesa a quasi tutti i livelli.
martedì 24 maggio 2022
Beato Giovanni di Prado
Nato da una nobile famiglia spagnola a Morgovejo (Léon), fu istruito
presso l'università di Salamanca e divenne francescano scalzo di S.
Gabriele nel 1584.
Dopo la sua ordinazione desiderava
fortemente servire la Chiesa nelle missioni ai pagani in terra
straniera: a quel tempo c'erano già missionari che lavoravano in molte
parti del mondo, e il luogo di attività pastorale di Giovanni fu alla
fine il Marocco. Dapprima fu però inviato a predicare nel suo paese e a
prestare servizio in diverse comunità come maestro dei novizi e poi
guardiano.
Nonostante la sua santità e umiltà, fu vittima di
una falsa accusa e venne rimosso dall'incarico di guardiano: «La sola
cosa che mi addolora - disse - è il discredito che ciò potrebbe portare
al nostro ordine e lo scandalo che potrebbe causare nei deboli». La sua
innocenza venne in seguito completamente affermata e nel 1610 fu eletto
ministro della nuova provincia di S. Diego.
domenica 22 maggio 2022
San Michele Ho Dinh Hy
MARTIROLOGIO ROMANO. Nel regno dell’An Nam, ora Viet Nam, san Michele Ho Dình Hy, martire, che, mandarino, ufficiale imperiale e catechista, denunciato come cristiano, morì decapitato dopo atroci supplizi.
sabato 21 maggio 2022
Santi Cristoforo Magallanes e 24 Compagni
La figura di Don Cristobal viene commemorata insieme a quella dei suoi
ventiquattro compagni martiri messicani, uccisi nel clima di
persecuzione contro la Chiesa che ha tormentato la storia messicana di
inizio sec. XX.
Sacerdote dalla fede viva e pastore pieno di
zelo, come missionario tra gli indigeni "huichole", Cristoforo seppe
suscitare numerose vocazioni sacerdotali. Di fronte alla persecuzione
non si perse d'animo e alla chiusura del seminario di Guadalajara si
offrì di fondarne uno nella sua parrocchia per continuare la formazione
dei futuri sacerdoti.
Poco prima di essere fucilato, di fronte
al plotone di esecuzione trovò la forza di confrontare i suoi compagni e
offrì il sangue per la rappacificazione e l'unione del Messico.
Cristoforo e i suoi 25 compagni di martirio sono stati beatificati da
Giovanni Paolo II il 22 novembre 1992; dallo stesso pontefice sono stati
canonizzati il 21 maggio 2000.
domenica 15 maggio 2022
San Witesindo di Cordova
Molto spesso i racconti agiografici sottolineano l'originaria fortezza e
risolutezza dei martiri, proponendoli come modelli di vita cristiana
ancor prima del martirio. In verità i martiri cristiani vengono da varie
realtà e qualche volta la decisione di accettare il martirio è
abbastanza improvvisa e inattesa. Witesindo fu uno di coloro che parvero
rinnegare il cristianesimo per l'islam, in una società a prevalenza
musulmana nella Spagna meridionale del primo Medio Evo. Egli aveva
tuttavia conservato in segreto la pratica della fede cristiana durante
il regno dell'emiro Maometto I (852-887). In quel periodo, per un motivo
a noi sconosciuto, mutò atteggiamento e confessò apertamente la sua
fede, venendo così condannato a morte e ucciso. È sconosciuta la data
precisa della sua morte; anche il suo martirio sarebbe caduto nell'oblio
se non fosse stato ricordato da Eulogio nel suo Memorialis Sanctorum,
pubblicato nel 1574. A Cordova e altrove la sua festa è sempre stata
celebrata, come oggi, il 15 maggio.
MARTIROLOGIO ROMANO. Presso
Córdova nell’Andalusia in Spagna, commemorazione di san Vitesindo,
martire, che per timore dei Mori abbandonò la fede cristiana, ma,
rifiutatosi poi di praticare pubblicamente il loro culto, fu ucciso in
odio alla fede cristiana.
domenica 1 maggio 2022
Pdf. Santa Caterina da Siena - Le Lettere
Di umili origini e illetterata, Caterina scrisse a poveri e potenti, a religiosi, condottieri e papi. Le sue Lettere fanno risuonare l'eco del cuore appassionato della giovane senese che, in obbedienza all'invito di Cristo, impegna le sue energie migliori per ravvivare la vita della Chiesa e correggerne i costumi. Legate necessariamente alle condizioni storiche del tempo, le Lettere sono unanimemente riconosciute come un'opera di intensa carica spirituale, dottrinale e sociale, tuttora valida e stimolante.
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Santa Caterina da Siena - Lettera a una Meretrice
A una meretrice in Perugia, a
petizione d'un suo fratello.
Carissima figliuola in Cristo dolce Gesù.
Io Catarina, serva e schiava de’ servi di Gesù Cristo, scrivo a te nel prezioso sangue suo; con desiderio di vederti partecipare il sangue del Figliuolo di Dio; perocché senza il sangue non puoi avere la vita. Chi sono coloro che participano il sangue? coloro che vivono col santo e dolce timore di Dio. Chi teme Dio, vuole innanzi morire che offenderlo mai mortalmente. Però, figliuola mia, io piango e dogliomi che tu, creata alla imagine e similitudine di Dio, ricomprata del prezioso sangue suo, non ragguardi la tua dignità; né ’l grande prezzo che fu pagato per te. Ma pare che tu faccia come il porco che s’involge nel loto; così tu t’involgi nel loto della immondizia. Fatta sei serva e schiava del peccato; preso hai per signore il dimonio, a lui servi il dì e la notte.
Pénsati che il signore dà al servo suo di quello ch’egli ha. Se tu servi al dimonio, tu participi del suo. Or che ha ’l dimonio, figliuola mia? tenebre, tempeste, amaritudine, pena, tormenti e flagelli. Nel luogo suo ci ha pianto e stridore di denti, privazione della visione di Dio, nella quale visione sta la beatitudine dell’anima. Di questa beatitudine ne furono privati essi dimoni per la superbia loro; e così coloro che seguitano la volontà del dimonio, sono privati d’essa visione. Or queste sono quelle pene intollerabili che sono date all’Anima che va dietro all’iniquità de’ peccati mortali. Non è lingua sufficiente a poterlo narrare.