Partito di là, andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi. Quella donna era greca, di origine sirio-fenicia. E lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia. Ed egli le disse: Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini. Ma essa replicò: Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli. Allora le disse: Per questa tua parola va, il demonio è uscito da tua figlia. Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato.
Crisostomo: Tiro e Sidone erano luoghi dei Cananei. Dunque il Signore viene ad essi non come a vicini, ma come a coloro che nulla hanno in comune con i padri, ai quali era stata fatta la promessa; e venne in modo che la sua venuta non apparisse agli abitanti di Tiro e Sidone. […] Infatti non era ancora giunto il tempo in cui abitasse con le Genti e le conducesse alla fede: infatti il tempo dovuto a ciò era dopo la croce e la risurrezione.
Beda: Dopo essere entrato in questa casa, ordinò ai suoi discepoli di non dire a nessuno di questo paese chi egli fosse, per insegnare a coloro ai quali dava il potere di guarire i malati di non cercare mai la gloria umana facendo apparire il proprio potere di fare miracoli, ma tuttavia di non sospendere il pio esercizio della potenza quando lo richiedesse la fede dei buoni o li forzasse l'incredulità dei perversi. Egli stesso fece conoscere la sua entrata in questo paese a una donna pagana, e ad altri a cui gli piacque rivelarlo.
Segue: Lascia prima che si sfamino i figli. Beda: Come se dicesse: verrà un tempo in cui voi, che siete dei Gentili, conseguirete la salvezza, ma prima è necessario che mangino il pane coloro che sogliono essere denominati figli di Dio a motivo dell'antica dilezione, e così finalmente anche alle Genti verrà amministrato il cibo della vita.
Segue: non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cani. Crisostomo: Ma disse ciò non perché vi fosse in lui una mancanza di potere per beneficiare tutti, ma perché il suo beneficio distribuito ai Giudei e alle Genti, che non avevano comunione fra loro, avrebbe causato piuttosto una provocazione. Teofilatto: Chiama i Gentili cani in quanto reputati scellerati dai Giudei; chiama invece pane il beneficio che il Signore aveva promesso ai figli, ossia i Giudei. Il senso è dunque che non conviene che i Gentili siano per primi partecipi del beneficio che il Signore aveva promesso principalmente ai Giudei. Così dunque il Signore non esaudisce subito, ma differisce la grazia, per mostrare anche la fede costante della donna, e perché impariamo a non venir meno subito quando preghiamo, ma a persistere finché non riceviamo.
Crisostomo: Similmente, anche per mostrare ai Giudei che non dava ugualmente la salvezza a loro e agli stranieri, e affinché, mostrata la fede della donna, apparisse maggiormente l'incredulità dei Giudei. La donna infatti non prese a male la parola del Signore, ma la confermò con grande riverenza; per cui segue: Ma essa replicò: Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli. Teofilatto: Come se dicesse: i Giudei hanno tutto il pane, cioè quello che discende dal cielo, e anche i tuoi benefici; io chiedo le briciole, cioè una piccola parte del beneficio..
Segue: Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato. Beda: Infatti, per le parole umile e piene di fede della madre il demonio abbandonò la figlia; e qui ci viene dato un esempio per catechizzare e battezzare i bambini, in quanto nel battesimo essi vengono liberati dal diavolo mediante la fede e la confessione dei genitori, senza conoscere da sé o fare alcunché di buono o di cattivo.
Teofilatto:
Quando chiunque di noi pecca, la sua anima è come questa donna; sua
figlia, che è malata, sono le azioni perverse; e questa figlia è
posseduta dal dal demonio in quanto le azioni perverse appartengono
al demonio. I peccatori sono chiamati cagnolini pieni di sozzure. Per
cui non siamo degni di ricevere il pane di Dio, o di divenire
partecipi degli immacolati misteri di Dio. Se però, conoscendo
attraverso l'umiltà che noi siamo cagnolini, confessiamo i nostri
peccati, allora la figlia, cioè la nostra attività malvagia, sarà
risanata.
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