Olimpia (Olha) Bidà, religiosa ucraina, è stata beatificata da Giovanni Paolo II a Leopoli (Lviv) insieme ad altri 24 martiri del comunismo il 27 giugno 2001. Nata nel 1903 in un villaggio della regione di Leopoli, apparteneva alla comunità greco-cattolica. Divenuta suora della Congregazione di San Giuseppe, operò come catechista, maestra delle novizie e nell'assistenza ad anziani e malati. Un'attività di sostegno ai fedeli che divenne ancor più preziosa dopo il 1945, sotto la persecuzione comunista, che spedì nei lager molti sacerdoti. Anche lei subì controlli repressivi come superiora del convento di Kheriv. Nell'aprile del 1950, mentre accompagnava un funerale, venne arrestata con una consorella. Capo d'accusa: attività antisovietica. Deportata nel lager di Kharsk, in Siberia, continuò a esercitare il suo apostolato, organizzando con altre religiose gruppi di preghiera e supporto ai prigionieri. Morì nel 1952 di stenti e per le mancate cure mediche. (Avvenire)
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