Fratel Gjon (albanese per Giovanni) Pantalia, nato in Kosovo, entrò nella Compagnia di Gesù, ma per umiltà volle restare fratello coadiutore. Fu l’animatore principale, a livello sociale e culturale, del Collegio Saveriano dei Gesuiti a Scutari, istituto che curava la formazione della futura classe dirigente dell’Albania. Durante la prima ondata di persecuzione da parte del regime comunista, in seguito all’arresto e alla fucilazione dei padri Giovanni Fausti e Daniel Dajani, divenne il responsabile morale della congregazione in Albania (padre Fausti era il viceprovinciale). A sua volta venne arrestato, torturato e infine imprigionato nell’ex convento dei francescani a Gjudahol, quartiere di Scutari. Nel tentativo di evadere, saltò da una finestra, ma si spezzò le gambe: morì, per mancanza di cure, il 31 ottobre 1947. Compreso nell’elenco dei 38 martiri albanesi di cui fanno parte anche i padri Fausti e Dajani, è stato beatificato il 5 novembre 2016 a Scutari.
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