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mercoledì 28 febbraio 2018

Matteo, Capitolo 11, Versetti 20-24



Allora cominciò a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli, poiché non avevano fatto penitenza: Guai a te, Corazin, guai a te Betsaida, poiché se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, già da tempo avrebbero fatto penitenza nel cilicio e nella cenere. Ebbene, vi dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra. E tu Cafarnao, forse che sarai elevata fino al cielo? Fino all’inferno discenderai. Poiché se a Sodoma fossero stati compiuti i miracoli fatti presso di te, forse sarebbe rimasta fino a oggi. Ebbene, io vi dico che nel giorno del giudizio la terra di Sodoma avrà una sorte meno dura della vostra.

Glossa: Finora ha rimproverato i Giudei in generale; ora invece rimprovera, chiamandole per nome, certe città alle quali aveva predicato in modo speciale, e tuttavia non si volevano convertire.

Gregorio: Nel cilicio si mostra l’asprezza, che è la puntura dei peccati, nella cenere invece la polvere dei morti; e queste due cose vengono solitamente usate per la penitenza in modo che nella puntura del cilicio conosciamo che cosa abbiamo fatto mediante la colpa, e nella favilla della cenere valutiamo che cosa siamo diventati mediante il giudizio.

Girolamo: Poiché Tiro e Sidone violarono soltanto la legge naturale, mentre Corazin e Betsaida, dopo la violazione della legge naturale e scritta, stimarono poco anche i segni che furono fatti presso di esse, saranno punite più severamente. Anche perché Tiro e Sidone, dopo l’evangelizzazione dei discepoli, credettoro.

Girolamo: Cafarnao era una città della Galilea insigne in quella provincia, e quindi il Signore ne fa speciale menzione dicendo: E tu Cafarnao, forse che sarai elevata fino al cielo? Fino all’inferno discenderai. In un’altra copia troviamo: E tu Cafarnao, che sei stata innalzata fino al cielo, fino agli inferi discenderai; e vi è una duplice interpretazione. O discenderai agli inferi poiché molto superbamente hai resistito alla mia predicazione; oppure, poiché sei stata esaltata fino al cielo accogliendomi come ospite, e avendo avuto un così grande privilegio per i miei segni e miracoli, sarai punita con maggiori supplizi perché non hai voluto credere nemmeno a motivo di questi.

Remigio: Bisogna sapere che con il nome di città o di terra il Signore non rimprovera gli edifici o le pareti della casa, ma gli uomini che vi abitano; ciò secondo una specie di figura che è la metonimia, nella quale si mostra con chi contiene il contenuto. In quanto poi dice: nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura, dimostra chiaramente che nell’inferno i supplizi sono diversi, come anche nel regno dei cieli sono diverse le dimore.

Agostino: Un certo studioso cattolico non ignoto spiega questo passo del Vangelo dicendo che il Signore sapeva in anticipo che Tiro e Sidone si sarebbero in seguito allontanate dalla fede, pur avendo creduto per i miracoli compiuti presso di loro; ed egli non li compì in quel luogo piuttosto per misericordia, poiché avrebbero commesso una colpa maggiore lasciando la fede già avuta piuttosto che non avendola mai avuta. 

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