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giovedì 1 febbraio 2018

Matteo, Capitolo 10, Versetti 21-22



Il fratello consegnerà alla morte il fratello, e il padre il figlio, e insorgeranno i figli contro i genitori e li uccideranno, e sarete in odio a tutti gli uomini per il mio nome: ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato.

Gregorio: Arrecano minor dolore i mali che provengono dagli estranei, maggiore invece quelli che patiamo da parte di coloro della cui intenzione presumevamo: poiché con il danno corporale ci affliggono i mali della carità perduta.

Girolamo: Vediamo che ciò accade spesso nelle persecuzioni; e non c’è nessun affetto fidato là dove c’è diversità di fede.

Crisostomo: Ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato. Poiché infatti molti furono soliti essere forti in principio ma poi dissolversi, per questo dice: poiché ricerco la fine. Qual è infatti l’utilità dei semi che in principio fioriscono ma poi si corrompono? Ora, per questo chiede ad essi una adeguata perseveranza.

Girolamo: Infatti è propria della virtù non il cominciare, ma il portare a compimento.

Remigio: Chi non abbandonerà i precetti della fede e non verrà a meno nelle persecuzioni sarà salvato: poiché per le persecuzioni terrene riceverà il premio del regno celeste. E bisogna notare che la fine non sempre indica la consumazione, ma talora la perfezione.

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