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martedì 13 febbraio 2018

Matteo, Capitolo 10, Versetti 34-36



Non pensate che sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma la spada: sono venuto infatti a dividere il figlio dal padre e la figlia dalla madre e la nuora dalla suocera; e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.

Crisostomo: Come ha potuto comandare che in qualunque casa entrassero invocassero la pace (Mt 10,12; Lc 10,5), come gli Angeli dissero (Lc 2,14): <<Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini>>? Il fatto è che la pace è soprattutto quella di tagliare ciò che era malato, di allontanare ciò che portava divisione: è soltanto allora che il cielo e la terra potranno unirsi. Così anche il medico conserva il corpo rimanente quando taglia ciò che inguaribile. Così avvenne anche nella torre di Babele: infatti una buona divisione dissolse una cattiva pace. Così anche Paolo divise coloro che si accordavano a suo danno. Infatti non dappertutto la concordia è un bene, poiché anche i briganti vanno d’accordo. Questo combattimento non viene dall’intenzione di Cristo, ma da quella dei suoi nemici.

Crisostomo: Questo lo disse come consolando i discepoli, come se dicesse: non turbatevi come se queste cose avvenissero contro la speranza: infatti io sono venuto a portare la guerra. E non ha detto: guerra, ma, ciò che è più difficile, spada. Volle infatti, con l’asprezza delle parole, suscitare il loro ascolto, affinché non venissero meno nelle difficoltà delle cose; perché uno non dica che ha indicato delle cose blande e ha nascosto quelle difficili. È meglio infatti vedere la mansuetudine nei fatti piuttosto che nelle parole; e per questo non si fermò a queste, ma indicando il genere della battaglia mostrò che questa era più difficile della guerra civile, dicendo: sono venuto infatti a dividere il figlio dal padre e la figlia dalla madre e la nuora dalla suocera. Con ciò mostro che questa guerra non sarà solo tra i familiari in genere, ma fra quelli più intimi; il che mostra al massimo grado il potere di Cristo: poiché i discepoli che udirono ciò lo accolsero in sé e lo comunicarono agli altri convincendoli.
Gregorio: L’astuto avversario, quando si vede scacciato dal cuore dei buoni, cerca quanti sono molto amati da loro, e parla per mezzo di essi con parole carezzevoli, poiché sono amati più degli altri: affinché, penetrato il cuore con la forza dell’amore, la spada della sua persuasione irrompa facilmente nelle fortificazioni della rettitudine interiore.


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