Non pensate che sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono
venuto a portare pace, ma la spada: sono venuto infatti a dividere il figlio dal
padre e la figlia dalla madre e la nuora dalla suocera; e i nemici dell'uomo
saranno quelli della sua casa.
Crisostomo: Come ha potuto comandare che in qualunque casa
entrassero invocassero la pace (Mt
10,12; Lc 10,5), come gli Angeli
dissero (Lc 2,14): <<Gloria a
Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini>>? Il fatto è che la
pace è soprattutto quella di tagliare ciò che era malato, di allontanare ciò
che portava divisione: è soltanto allora che il cielo e la terra potranno
unirsi. Così anche il medico conserva il corpo rimanente quando taglia ciò che
inguaribile. Così avvenne anche nella torre di Babele: infatti una buona
divisione dissolse una cattiva pace. Così anche Paolo divise coloro che si
accordavano a suo danno. Infatti non dappertutto la concordia è un bene, poiché
anche i briganti vanno d’accordo. Questo combattimento non viene dall’intenzione
di Cristo, ma da quella dei suoi nemici.
Crisostomo: Questo lo disse come consolando i discepoli,
come se dicesse: non turbatevi come se queste cose avvenissero contro la
speranza: infatti io sono venuto a portare la guerra. E non ha detto: guerra,
ma, ciò che è più difficile, spada.
Volle infatti, con l’asprezza delle parole, suscitare il loro ascolto, affinché
non venissero meno nelle difficoltà delle cose; perché uno non dica che ha
indicato delle cose blande e ha nascosto quelle difficili. È meglio infatti
vedere la mansuetudine nei fatti piuttosto che nelle parole; e per questo non
si fermò a queste, ma indicando il genere della battaglia mostrò che questa era
più difficile della guerra civile, dicendo: sono
venuto infatti a dividere il figlio dal padre e la figlia dalla madre e la
nuora dalla suocera. Con ciò mostro che questa guerra non sarà solo tra i
familiari in genere, ma fra quelli più intimi; il che mostra al massimo grado
il potere di Cristo: poiché i discepoli che udirono ciò lo accolsero in sé e lo
comunicarono agli altri convincendoli.
Gregorio: L’astuto avversario, quando si vede scacciato dal
cuore dei buoni, cerca quanti sono molto amati da loro, e parla per mezzo di
essi con parole carezzevoli, poiché sono amati più degli altri: affinché,
penetrato il cuore con la forza dell’amore, la spada della sua persuasione
irrompa facilmente nelle fortificazioni della rettitudine interiore.
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