In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia una
persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. Entrando poi nella casa
salutatela dicendo: Pace a questa casa; e se quella casa sarà degna, la vostra
pace verrà su di essa; ma se non ne sarà degna la vostra pace ritornerà a voi. E
chiunque non vi riceverà né ascolterà i vostri discorsi, uscendo fuori dalla casa
o dalla città scuotete la polvere dai vostri piedi. In verità vi dico, nel
giorno del giudizio il paese di Sodoma e Gomorra avrà una sorte più tollerabile
di quella città.
Girolamo: Gli Apostoli, entrando in una nuova città, non
potevano sapere chi avesse queste qualità: quindi l’ospite va scelto secondo la
stima del popolo e il giudizio dei vicini, affinché la dignità dei predicatori
non venga deturpata dalla cattiva fama di chi li ospita.
Crisostomo: Se il loro ospite è degno del Vangelo, questo
verrà incontro ampiamente a tutti i loro bisogni, dal momento soprattutto che
non gli si domanderà se non il necessario. Considera poi come, privandoli di
tutto, ha dato loro tutte le cose, permettendo loro di rimanere nelle case di
coloro a cui insegnavano. In tal modo infatti essi stessi venivano liberati
dalle preoccupazioni, sia persuadendo gli altri che erano venuti solo per la
loro salvezza, in quanto non portavano nulla e non chiedevano nulla più del
necessario.
Girolamo: Con questa scelta dell’ospite è chiaro che costui
non fa una grazia, ma la riceve e il fatto che si dica: se vi sia una persona degna, esprime assai bene il fatto che egli
riceve una grazia piuttosto che darla.
Girolamo: Entrando nella
casa salutatela dicendo: Pace a questa casa. Con ciò esprime velatamente il
saluto secondo lo stile ebraico e siriaco; ciò che infatti viene detto in greco
Chaire, e in latino Ave, in ebraico e in siriaco si dice Salemlach o Samalach, ossia la pace sia con te. Ora, ciò che comanda consiste
in ciò: entrando invocate la pace sull’ospite, e per quanto sta in voi sedate
le guerre della discordia. Se era nato un contrasto, avrete la ricompensa per
la pace riportata; ma coloro che non hanno voluto averla avranno la guerra.
Ilario: Gli Apostoli salutano dunque la casa con un
sentimento di pace, ma essi esprimono la pace piuttosto che donarla. La pace
del Signore, che nasce dalle viscere della sua misericordia, non verrà sugli
abitanti di una casa se non quando essi se ne sono mostrati degni; e se questa
casa non merita di riceverla, questa pace non lascerà uscire il suo mistero
dalla coscienza degli Apostoli nella quale egli l’ha racchiusa. Solo la
maledizione eterna resta a coloro che hanno rigettato i precetti di Cristo, e
questa maledizione è loro annunciata dalla partenza degli Apostoli, e dal fatto
che uscendo scuotano la polvere dai loro piedi; per cui segue: E chiunque non vi riceverà né ascolterà i
vostri discorsi, uscendo fuori dalla casa o dalla città scuotete la polvere dai
vostri piedi. Sembra infatti che vi sia una comunione fra chi sta nel luogo
e il luogo. Quindi tutto ciò che appartiene a quella casa, scossa la polvere
dai piedi, viene lasciato, e il giorno in cui gli Apostoli siederanno a
giudicare non otterranno nella per la loro salvezza.
Rabano: Coloro dunque disprezzano il loro insegnamento volgono
a testimonianza per la propria condanna i travagli, i pericoli e i fastidi di
tante preoccupazioni. Coloro invece che accetteranno la loro parola sapranno
trovare delle lezioni di umiltà nelle pene e nelle angosce che per essi hanno
sopportato quelli che li hanno evangelizzati.
Girolamo: In verità vi
dico, nel giorno del giudizio il paese di Sodoma e Gomorra avrà una sorte più
tollerabile di quella città. Poiché agli abitanti di Sodoma e Gomorra non
fu predicato; costoro invece, pur avendo ricevuto la predicazione, non
accolgono il Vangelo.
Remigio: Oppure perché gli abitanti di Sodoma e di Gomorra,
pur tra i vizi della carne, furono ospitali, anche se non ricevettero degli
ospiti pari agli Apostoli.
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