E salito sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco scatenarsi
sul mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ma
egli dormiva. E si avvicinarono a lui i suoi discepoli e lo svegliarono
dicendo: Signore salvaci, siamo perduti! E dice loro Gesù: Perché avete paura, gente
di poca fede? Allora alzandosi comandò ai venti e al mare, e si fece una grande
bonaccia. Allora gli uomini si meravigliarono dicendo: Chi è costui, al quale il
vento e il mare obbediscono?
Crisostomo: Egli prese i suoi discepoli con sé, e in una
barca, così che potessero imparare due lezioni: prima di tutto non essere
disorientati nei pericoli, poi considerare se stessi umili nell’onore. Affinché
essi non dovessero pensare grandi cose di se stessi poiché egli gli teneva con
sé mentre rinviava gli altri a casa, permette che essi siano sballottati dalle
onde. Quando si dovevano mostrare i miracoli, egli permette che la gente sia
presente; dove invece le tentazioni e le paure dovevano essere calmate, egli
porta con sé soltanto gli atleti del mondo, che avrebbe preparato per la lotta.
Crisostomo: I discepoli avevano visto altri resi partecipi
della misericordia di Dio, ma dato che nessun uomo ha una percezione così
grande delle cose che vengono fatte su una persona di un altro come di ciò che
viene fatto a lui stesso, era giusto che nei loro stessi corpi essi
sperimentassero la misericordia di Cristo. Perciò egli volle che si levasse
questa tempesta in modo che nella loro liberazione essi potessero avere un più
vivo senso della sua bontà.
Origine: O veri discepoli, voi avete il Salvatore con voi e
temete il pericolo? Avete con voi la vita e vi preoccupate della morte? Ma
risponderanno: Siamo piccoli e ancora deboli, e per questo temiamo; per cui
segue: E dice loro Gesù: Perché avete
paura, gente di poca fede?, come se dicesse: Se mi avete conosciuto potente
sulla terra, perché non credete che anche in mare sono potente? E se c’è il
pericolo di morte, forse non dovrete affrontarlo con la massima fermezza? Chi
crede poco sarà biasimato, chi non crede per nulla sarà disprezzato.
Girolamo: Da questo brano comprendiamo che tutte le creature
sono soggette al creatore, e quelle a cui viene comandato sono soggetti a colui
che comanda. Non intendo dire, come sostengono alcuni eretici, che l’intera
creazione sia animata, ma che per la maestà del creatore le cose che per noi sono
insensibili per lui sono sensibili.
Origine: Non dicono però: Chi è costui? come interrogando, ma come osservando che egli è tale
per cui i venti e il mare gli obbediscono. Chi
è dunque costui?, cioè quanto
potente, quanto forte, quanto grande? Egli comanda a tutte le creature ed esse
non oltrepassano la sua legge; solo gli uomini disobbediscono e sono quindi
condannati dal suo giudizio.
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