E il tentatore, avvicinandosi, gli disse: Se sei il figlio di Dio, dì
che queste pietre diventino pane. Ma egli rispondendo disse: Sta scritto:
<<Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di
Dio>>.
Crisostomo: Poiché il diavolo, vedendo che Cristo aveva
digiunato per quaranta giorni, era caduto nella disperazione, quando si accorse
che aveva fame riprese nuovamente a sperare; per cui segue: E il tentatore, avvicinandosi. Se dunque
hai digiunato e sei tentato, non dire che hai perso il frutto del tuo digiuno:
infatti se il tuo digiuno non ti è servito a non essere tentato, tuttavia ti
servirà per non essere vinto dalle tentazioni.
Ambrogio: Inizia da dove già aveva vinto, cioè dalla gola
(Adamo ed Eva). Per qual motivo questo preambolo se non perché aveva saputo che
il Figlio di Dio doveva venire, ma non pensava che fosse venuto nella debolezza
del corpo? Altro è il compito di chi esplora, altro quello di chi tenta:
professa di credere a Dio e cerca di ingannare l’uomo.
Girolamo: Il proposito di Cristo era di vincere con l’umiltà;
per cui vinse l’avversario con la testimonianza della legge, non con il potere
della forza, in modo che con ciò stesso onorasse di più l’uomo e punisse di più
l’avversario, poiché l’avversario del genere umano non veniva sconfitto da Dio,
ma dall’uomo.
Rabano: Se uno non si nutre della parola di Dio, non vive,
poiché come il corpo umano non vive senza il cibo terreno, così l’anima non può
vivere senza la parola di Dio. Si dice poi che la parola procede dalla bocca di
Dio quando egli rivela la sua volontà attraverso le testimonianze delle
Scritture.
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