Camminando Gesù lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone che
è chiamato Pietro e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, erano infatti
pescatori. E disse loro: Venite dietro a me, e vi farò diventare pescatori di
uomini. Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando oltre vide
altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, nella barca con
Zebedeo loro padre, che riparavano le reti e li chiamò. Ed essi subito, lasciate
le reti e il padre, lo seguirono.
Agostino: Cristo non scelse dei re o dei senatori o dei
filosofi o degli oratori, ma scelse plebei, poveri e incolti pescatori. Se
infatti avesse scelto un dotto, forse direbbe che per questo è stato scelto,
perché lo ha meriato a motivo della sua scienza. Il Signore nostro Gesù Cristo
invece, volendo umiliare le menti dei superbi, non cercò un pescatore per mezzo
di un oratore, ma guadagnò l’imperatore per mezzo di un pescatore. Cipriano fu
un grande oratore, ma prima viene Pietro il pescatore.
Crisostomo: e vi farò
diventare pescatori di uomini cioè maestri; affinché con la rete della
parola di Dio prendiate gli uomini dal mondo tempestoso e pericoloso – dove gli
uomini non camminano, ma sono trascinati, poiché il diavolo con piacere li
spinge al male, dove gli uomini si mangiano a vicenda, come i pesci più forti
divorano quelli più piccoli -, affinché, portati a terra, vivano, essendo
divenuti membri del corpo di Cristo.
Crisostomo: Ed essi
subito, lasciate le reti e il padre, lo seguirono. Tre infatti sono le cose
che deve lasciare chi viene a Cristo: gli atti carnali, che sono indicati dalle
reti per la pesca; i beni terreni, indicati dalla barca; i genitori, indicati
dal padre. Lasciarono dunque la barca per divenire timonieri della nave della
Chiesa; lasciarono le reti per non afferrare i pesci per la città terrena, ma
gli uomini per quella celeste; lasciarono l’unico padre per diventare padri
spirituali di tutti.
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