Allora Gesù venne dalla Galilea al Giordano da Giovanni, per essere
battezzato da lui; ma Giovanni glielo impediva dicendo: Sono io che devo essere
battezzato da te e tu vieni da me? Ma Gesù rispondendo gli disse: Lascia; così
infatti conviene che adempiamo ogni giustizia. Allora lo lascio.
Rabano: Quando ciò avvenne aveva trent’anni; e qui mostra
che nessuno deve essere istruito sacerdote o predicatore se non ha l’età
perfetta. Giuseppe a trent’anni assume il governo dell’Egitto; Davide a quell’età
inizio il regno; Ezechiele allo stesso tempo ottenne di essere profeta.
Agostino: Il Salvatore volle essere battezzato non per
acquistare la mondezza pe sé, ma per mondare le acque per noi. Dal fatto che
egli si immerge nell’acqua, questa lava i peccati di tutti. E non c’è da meravigliarsi
se possiamo dire che l’acqua, cioè una sostanza corporea, giunge a purificare l’anima:
vi giunge senza dubbio, e penetra in tutti i nascondigli della conoscenza.
Sebbene infatti essa sia fine e semplice, tuttavia, divenuta più fine con la
benedizione di Cristo, attraversa con una rugiada più fine le ragioni nascoste
della vita e i segreti della mente. È più fine infatti il corso delle
benedizioni che il cammino dell’acqua. Per cui la benedizione che fluì dal
battesimo del Salvatore, come un fiume spirituale riempì le correnti di tutte
le acque e le vene di tutte le fonti.
Crisostomo: Ora, venne al battesimo affinché si trovasse che
colui che assunse la natura umana ha adempiuto tutto il mistero della natura
umana: infatti egli, sebbene non fosse peccatore, tuttavia assunse una natura
peccatrice. Per questo, sebbene non avesse bisogno del battesimo per sé,
tuttavia ne aveva bisogno la natura carnale negli altri.
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