LibreriadelSanto.it - La prima libreria cattolica online

lunedì 23 gennaio 2017

Matteo, Capitolo 4, Versetti 12-16



Avendo udito Gesù che Giovanni era stato consegnato, si ritirò in Galilea e, lasciata la città di Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao marittima, nel territorio di Zabulon e di Neftali, affinché si adempisse ciò che fu detto per mezzo del profeta Isaia: << Terra di Zabulon e terra di Neftali, via del mare al di là del Giordano, Galilea delle genti. Il popolo che sedeva nelle tenebre vide una grande luce, e per quelli che sedevano nella regione dell’ombra della morte una luce si è levata >>.

Crisostomo: […] si ritirò in Galilea, evidentemente dalla Giudea, per riservare la sua passione al tempo opportuno, e poi per darci l’esempio di fuggire il pericolo. Infatti non è accusabile non esporsi al pericolo, ma, cadendoci non resistere virilmente. Si allontana poi dalla Giudea, mitigando l’ostilità giudaica, e insieme compiendo la profezia e cercando di pescare i [futuri] maestri della terra che abitavano in Galilea. Considera poi come l’andare verso le genti prese l’occasione dai Giudei: infatti, avendo imprigionato il precursore, inducono Gesù a passare alla Galilea delle Genti.

Remigio: Lascia una città, cioè Nazaret, per illuminarne un maggior numero con la predicazione e i miracoli; e in ciò lascia un esempio ai predicatori, affinché si impegnino a predicare in quel tempo e in quei luoghi dove possono giovare a molti.

Rabano [Anselmo]: In senso allegorico Giovanni è la voce che precede il Verbo, con gli altri Profeti. Ma dopo che il Profeta cessò e fu legato, venne il Verbo compiendo ciò che aveva predicato la voce, ossia il Profeta. Nazaret si interpreta fiore, Cafarnao città bellissima. Lascio quindi il fiore delle figure, da cui veniva significato il frutto del Vangelo, e venne nella Chiesa, che è bella per le virtù di Cristo […].

Nessun commento:

Posta un commento

LibreriadelSanto.it - La prima libreria cattolica online