Lazër Shantoja, sacerdote della diocesi di Scutari, s’impegnò nel ministero sacerdotale prima in un paese di montagna, poi come segretario dell’arcivescovo di Scutari. Dotato di un animo sensibile, lo espresse nello studio del pianoforte, nella traduzione di poeti stranieri e in sue composizioni personali. Esule in Svizzera negli anni del governo di re Zog I, sentì una forte nostalgia del suo Paese, dove tornò dopo oltre quindici anni. Inviso al nuovo regime comunista, venne torturato e infine, il 5 marzo 1945, ucciso con un colpo di pistola alla nuca. Inserito nel gruppo dei 38 martiri uccisi in Albania durante il regime comunista, è stato beatificato a Scutari il 5 novembre 2016.
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