O come potrebbe uno entrare nella casa di un forte e rubargli le sue
cose se prima non ha legato il forte? Allora saccheggerà la sua casa.
Crisostomo: Che infatti satana non possa scacciare satana è
manifesto in base alle cose dette. Ma che uno non possa scacciarlo se prima non
lo ha vinto, è manifesto a tutti. Ciò che il Salvatore adesso dice è dunque la
continuazione di ciò che precede, è un’espressione più abbondante; è come se
dicesse: io sono così lontano dal servirmi del diavolo come cooperatore che io
combatto contro di lui e lo tengo legato; la prova è che io lo disarmo. È così
che egli dimostra il contrario di ciò che essi volevano dire: essi volevano insinuare
che non era per la sua propria potenza che egli scacciava i demoni, ed egli
dimostra di aver legato non solo i demoni, ma anche il loro capo: il che è
manifesto in base a ciò che era avvenuto. In che modo infatti, se non è vinto
il principe, sono sconfitti i demoni che gli sono soggetti? A me sembra poi che sia una profezia ciò che
si dice: infatti non solo scaccia i demoni, ma dissipa anche l’errore da ogni
parte della terra e rende vane tutte le macchinazioni del diavolo; egli non
dice: rapirà, ma saccheggerà, volendo
mostrare che lo farà con potenza.
Girolamo: La sua casa, cioè il mondo, posto sotto il maligno
non per la dignità di creatore ma per la grandezza di chi è caduto. Il forte è
legato e relegato nell’inferno, e schiacciato dal piede del Signore. Però non
dobbiamo sentirci sicuri, poiché il nostro avversario è chiamato il forte dalla
bocca stessa del suo vincitore.
Agostino: Coloro che egli teneva non potevano strapparsi
dalle sue mani con la loro propria forza, ma per la grazia di Dio. Chiama sua proprietà
tutti coloro che non credono: egli ha legato il forte togliendoli il potere di
impedire la volontà dei fedeli che seguono Cristo verso la conquista del regno
di Dio.
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