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mercoledì 14 marzo 2018

Matteo, Capitolo 12, Versetti 22-24



Allora gli fu presentato uno che aveva un demonio, cieco e muto, e lo guarì, cosi che parlava e vedeva. E tutta la folla si stupiva e diceva: Non è costui il figlio di Davide?». Ma i farisei udendo ciò dissero: Costui non scaccia i demoni se non in nome di Beelzebub, principe dei demoni.

Glossa: Prima il Signore aveva confutato i Farisei che biasimavano i miracoli di Cristo poiché sembrava che violasse il sabato; ma poiché con maggiore malvagia distruggevano gli stessi miracoli di Cristo fatti per virtù divina, attribuendoli allo spirito immondo, così l’Evangelista premette il miracolo dal quale presero l’occasione di bestemmiare.

Girolamo: Furono fatti insieme tre segni in un solo uomo: Il cieco vede, il muto parla, l’indemoniato è liberato. Ciò avvenne allora fisicamente, ma si compie ogni giorno nella conversione dei credenti; cosi che, scacciato il demonio, vedano innanzitutto la luce della fede, poi aprano la bocca che prima taceva nella lode di Dio.

Rabano: Mentre le folle che sembravano meno erudite ammiravano sempre le opere del Signore, i Farisei al contrario si sforzavano o di negare ciò, o di pervertire con una sinistra interpretazione ciò che non potevano negare, come se quelle opere non fossero della divinità, ma nello spirito immondo, cioè di Beelzebub, che era la divinità di Accaron.

Remigio [Rabano]: Beelzebub si identifica con Beel e Baal di Beelfegor. Beel fu il padre di Nino, re degli Assiri, Baal venne così chiamato poiché il suo culto avveniva nelle altezze; Beelfegor dal luogo, cioè dal monte Fega; Zebud fu servo di Abimelech figlio di Gedeone, che uccisi i settanta fratelli, edificò un tempio a Baal e lo costituì sacerdote per scacciare le mosche che si radunavano per l’abbondanza del sangue delle vittime. Zebub infatti significa mosca, quindi Beelzebub si interpreta uomo delle mosche: per cui a motivo di questo rito assai sudicio veniva detto principe dei demoni. Non avendo quindi nulla di più sordido da opporre al Signore, dicevano che scacciava i demoni nel nome di Beelzebub. E bisogna notare che questo nome va letto con una b [o una l] alla fine, e non con una d o una t, come si riscontra in alcuni esemplari corrotti.


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