Venite a me voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi
ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me che sono mite e
umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime: il mio giogo infatti è
dolce, e il mio carico leggero.
Agostino: Perché siamo affaticati se non perché siamo uomini
mortali, portando vasi di creta che ci mettono nella più grande angustia? Ma se
si angustiano i vasi di carne, si dilatino gli spazi della carità. Perché
dunque dice: Venite a me voi tutti, che
siete affaticati, se non per liberarci dalla fatica?
Gregorio: E’ un gravoso giogo e un duro peso di servitù
sottostare alle cose temporali, ambire le cose terrene, trattenere le cose
fuggevoli, stare saldi nelle cose instabili, desiderare le cose che passano,
eppure non voler passare con le cose che passano. Mentre infatti contro il
nostro desiderio tutte le cose fuggono, il nostro spirito, che prima di
acquistare un bene era stato sottomesso all’afflizione del desiderio, più tardi
subisce lo sgomento della perdita.
Crisostomo: Non dice: Venite
questo o quest’altro, ma tutti voi
che siete nelle preoccupazioni, nelle tristezze, nei peccati; non perché vi
castighi, ma perché vi perdoni i peccati. Venite
non perché abbia bisogno della vostra gloria, ma perché voglio la vostra
salvezza; per cui dice: e io vi ristorerò;
non ha detto: vi salverò, ma, ciò era molto di più, vi ristorerò, cioè vi costituirò in un pieno riposo.
Agostino: Imparate da
me, non a fare il mondo, non a compiere miracoli nel mondo, ma perché sono mite e umile di cuore. Vuoi
essere grande? Comincia da ciò che è minimo. Pensi di costruire un edificio
grande e sublime? Pensa innanzitutto al fondamento dell’umiltà. E quanto più
alto è l’edificio, tanto più profondo sia il fondamento. Ora, fin dove salirà
la vetta del nostro edificio? Fino al cospetto di Dio.
Rabano: Dobbiamo quindi imparare dal nostro Salvatore a
essere miti nel modo di agire e umili nelle menti; non danneggiamo nessuno, non
disprezziamo nessuno, e le virtù che mostriamo esternamente nelle opere
custodiamole internamente nel cuore.
Crisostomo: Quindi, nell’esposizione delle leggi divine,
comincia dall’umiltà, e mette il massimo premio dicendo: e troverete ristoro
per le vostre anime. Questo è il massimo premio: cosi tu non solo diventerai
utile agli altri, ma darai riposo a te stesso. Riceverai questa ricompensa
prima di quella che ti è destinata nell’avvenire; in futuro godrai di un riposo
eterno.
Nessun commento:
Posta un commento