E' un gruppo di sei martiri, uccisi contemporaneamente e nelle stesse
circostanze; essi sono Pietro, Walabonso, Sabiniano, Wistremondo,
Abenzio e Geremia.
Pietro sacerdote, era nato ad Astigi (odierna
Ecija) nella provincia di Siviglia; Walabonso diacono, ancora molto
giovane, era nato ad Elepha (odierna Niebla) nella provincia di Huelva,
il padre era cristiano, la madre era una convertita dall’islamismo.
Insieme
ai genitori ed alla sorella Maria, che morirà martire cinque mesi dopo
di lui, venne a Cordova stabilendosi nel paese di Froniano, dove
Walabonso venne educato sotto la guida dell’abate del monastero di S.
Felice.
Divenuto diacono, esercitò il suo ministero insieme al
sacerdote Pietro e sotto la direzione dell’abate Frugelo, cappellano del
monastero femminile di S. Maria di Cuteclara, dove era diventata monaca
sua sorella Maria.
Sabiniano e Wistremondo erano nati a Froniano e
ambedue erano monaci del monastero di S. Zoilo di Armilata, posto tra i
monti di Cordova. Abenzio cordovese, era diventato monaco più maturo di
anni, nel monastero di S. Cristoforo, conducendo una vita come recluso,
in grande austerità e penitenza.
Geremia anche lui di Cordova, ormai
anziano, aveva fondato il monastero doppio, cioè ala maschile e ala
femminile, di Tábanos, dove si ritirò insieme alla moglie Elisabetta e
altri familiari; era zio di s. Isacco e cognato di s. Colomba, anche
loro martiri.
La vicenda del loro martirio si svolse durante
l’occupazione musulmana a Cordova, centro del califfato ommiade
(756-1091); i sei compagni si presentarono al giudice rinfacciandogli la
morte di Isacco e Sancio da poco martirizzati; offesero Maometto e
quindi vennero subito condannati alla decapitazione, il solo Geremia fu
barbaramente flagellato prima dell’esecuzione, che avvenne per tutti e
sei, il 7 giugno 851.
I loro corpi, prima esposti al pubblico
oltraggio, vennero bruciati dopo qualche giorno e le ceneri furono
disperse nel fiume Guadalquivir.
Martirologio Romano: A
Córdova nell’Andalusia in Spagna, santi martiri Pietro, sacerdote,
Valabonso, diacono, Sabiniano, Vistremondo, Abenzio e Geremia, monaci,
che durante la persecuzione dei Mori morirono sgozzati per Cristo.
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