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mercoledì 28 giugno 2023

Beati Severiano (Severijan) Baranyk e Gioacchino (Jakym) Senkivskyj


Severijan Baranyk nacque il 18 luglio 1889. Il 24 settembre 1904 entrò nel seminario dell'Ordine Basiliano di San Giosafat presso Krekhiv, emise i suoi voti perpetui il 21 settembre 1910 e ricevette infine l’ordinazione presbiterale il 14 febbraio 1915. Nel 1932 fu eletto igumeno del monastero basiliano di Drohobych, nella provincia di Lviv (Leopoli). Si dedicava particolarmente alle attività con i giovani ed era noto come uno zelante padre spirituale. Il 26 giugno 1941 fu arrestato dall’NKVD e trasferito nel carcere cittadino di Drohobych. Da quel momento nessuno lo vide più in vita. Dopo la ritirata dei bolscevichi, il popolo intraprese delle ricerche e venne rinvenuto nella prigione il suo corpo torturato e mutilato. Alcuni testimoni oculari riferirono che sul cadavere del martire era visibile una croce, incisagli sul petto dai suoi aguzzini. Condivise il martirio con il confratello Jakym Senkivskyj. I due furono beatificati da Papa Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001, insieme con altre 23 vittime del regime sovietico di nazionalità ucraina.


Autore: Don Fabio Arduino

 

Jakym Senkivskyj nacque il 2 maggio 1896 nel villaggio ucraino di Haji Velyky, nella provincia di Ternopil. Compiuti gli studi teologici seminaristici a Lviv (Leopoli), ricevette il 4 dicembre 1921 l’ordinazione presbiterale, per poi essere inviato a Innsbruck, ove proseguì i suoi studi e conseguì il dottorato in teologia.
Poco dopo, nel 1923, entrò novizio nel monastero dell’Ordine Basiliano di San Giosafat presso Krekhiv. Dopo aver pronunciato i primi voti fu trasferito nel monastero di Krasno Pushcha e poi in quello Lavriv, sempre vicino a Ternopil. Fra il 1931 e il 1938 svolse diverse mansioni all’interno del seminario di Sant’Onofrio a Lviv ed infine, nel 1939, venne eletto protoigumeno del monastero di Drohobych. Qui fu arrestato dalle autorità del regime comunista russo il 26 giugno 1941 e tre giorni dopo, il 29 giugno, come asseriscono dei testimoni oculari, morì gettato vivo in una caldaia di acqua bollente nella prigione della città. Condivise il martirio con il confratello Severijan Baranyk. I due furono beatificati da Papa Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001, insieme con altre 23 vittime del regime sovietico di nazionalità ucraina.

Autore: Don Fabio Arduino


Martirologio Romano: Nella città di Drohobych in Ucraina, beati Severiano Baranyk e Gioacchino Senkivskyj, sacerdoti dell’Ordine di san Giosafat e martiri, che, in tempo di persecuzione contro la fede, con il loro martirio divennero partecipi della vittoria di Cristo.  

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