Il regime comunista, a partire dagli anni ’40 del 1900, aveva cercato di sradicare completamente la Chiesa romena unita con Roma, comunemente detta Greco-cattolica. I sacerdoti, come in altri Paesi dell’Est europeo, erano visti come spie del Vaticano; questo valeva tanto più per i vescovi. Sette di essi, appartenenti alla Chiesa Greco-cattolica, furono arrestati e detenuti in monasteri trasformati in prigioni, poi in carceri vere e proprie. Quanti sopravvissero al carcere vennero obbligati al domicilio coatto. Morirono tra il 1950 e il 1970, senza mai rinnegare la propria fede e restando in comunione con la Chiesa di Roma. Il nulla osta per l’avvio della loro causa congiunta di beatificazione e canonizzazione rimonta al 28 gennaio 1997. Il 19 marzo 2019, ricevendo in udienza il cardinal Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui i sette vescovi venivano ufficialmente dichiarati martiri. La loro beatificazione è stata celebrata domenica 2 giugno 2019, durante il Viaggio Apostolico in Romania dello stesso Pontefice. La comune memoria liturgica dei sette Beati è stata fissata al 2 giugno, anniversario della beatificazione.
Fonte: https://www.santiebeati.it/dettaglio/95824
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