Tomás Luis de Victoria, noto anche con il nome italiano Tommaso Ludovico da Vittoria
(Ávila, 1548 – Madrid, 20 agosto 1611), è stato un compositore,
organista e cantore spagnolo del tardo Rinascimento (XVI secolo). Attivo
principalmente in Italia, fu il più famoso musicista spagnolo
dell'epoca e tra i più importanti compositori di musica sacra in Europa.
Settimo di undici figli nati da Francisco Luis de Victoria e Francisca Suárez de la Concha, nacque in Castiglia[e
iniziò il suo apprendistato come bambino cantore nella cattedrale di
Ávila con i maestri Gerónimo de Espinar e Bernardino de Ribera.
In
seguito alla muta della voce, Victoria fu mandato a studiare presso il
Collegio Germanico di Roma, fondato nel 1552. Il Germanico curò
particolarmente l'istruzione musicale dei suoi allievi, e molti dei
migliori musicisti a livello europeo si formeranno in seno a questa
istituzione gesuita, presente nelle Provinciae ecclesiastiche
d'Europa. Victoria conobbe sicuramente Giovanni Pierluigi da Palestrina,
all'epoca maestro di cappella nel vicino Seminario Romano e potrebbe
aver ricevuto insegnamenti musicali da lui; l'influenza dello stile
palestriniano è infatti notevole nel compositore sin dalle sue prime
pubblicazioni.
Per almeno cinque anni dal
gennaio 1569, fu cantore e organista a S. Maria in Monserrato, la chiesa
aragonese di Roma in cui sono sepolti i due papi spagnoli. È possibile
che dal 1568 al 1571 sia stato maestro della cappella privata del
cardinale Ottone Truchsess, 'mecenate de' bei talenti'.
Nel settembre od ottobre 1571, il rettore del Collegio Germanico lo assunse come insegnante di musica.
Nell'agosto
1575 prese gli ordini minori dal vescovo Thomas Goldwell, ultimo
esponente della gerarchia ecclesiastica preriformista, con una cerimonia
che si tenne nella chiesa inglese di Via di Monserrato a Roma. Entrò
poi nella Congregazione dell’Oratorio recentemente istituita da Filippo
Neri e l'8 giugno 1578 ricevette una Cappellania a S. Girolamo della
Carità, che tenne sino al 7 maggio 1585.
Nella dedicatoria del Missarum libri duo
del 1583 a Filippo II, Victoria espresse il desiderio di tornare in
patria per condurre una tranquilla vita religiosa. In segno di riguardo,
il re lo nominò cappellano della sorella, l'imperatrice Maria
d'Asburgo, figlia di Carlo V e moglie di Massimiliano II, che dal 1581
si era ritirata con la figlia principessa Margarita nel Monasterio de
las Descalzas de Santa Clara di Madrid.
I legami
con la famiglia d'origine furono particolarmente evidenti nel corso
dell'ultimo anno di vita del compositore, quando due fratelli e due
sorelle vivevano a Madrid; uno dei fratelli, Agustín, fu anche
cappellano del convento de las Descalzas Reales. Victoria morì nella
residenza dei cappellani; fu sepolto presso il convento, ma la sua tomba
non è stata sinora identificata.
Il Officium Hebdomadae Sanctae (Ufficio per la Settimana Santa),
è tra i più significativi mottetti della sua produzione per perfezione
tecnica e originalità creativa, per potenza dello spirito espressivo e
intensità drammatica delle tematiche, affrontate con un’efficacia
emotiva tutta spagnola.