(Om. 33, 1. 2; PG 57, 389-390)
È come se Cristo avesse detto: Non turbatevi per il fatto che, mandandovi tra i lupi, io vi ordino di essere come agnelli e colombe. Avrei potuto dirvi il contrario e risparmiarvi ogni sofferenza, impedirvi di essere esposti come agnelli ai lupi e rendervi più forti dei leoni. Ma è necessario che avvenga così, poiché questo vi rende più gloriosi e manifesta la mia potenza. La stessa cosa diceva a Paolo: «Ti basta la mia grazia, perché la mia potenza si manifesti pienamente nella debolezza» (2 Cor 12, 9). Sono io dunque che vi ho voluto così miti.
Per questo quando dice: «Vi mando come agnelli» (Lc 10, 3), vuol far capire che non devono abbattersi, perché sa bene che con la loro mansuetudine saranno invincibili per tutti.
E volendo poi che i suoi discepoli agiscano spontaneamente, per non
sembrare che tutto derivi dalla grazia e non credere di esser premiati
senza alcun motivo, aggiunge: «Siate dunque prudenti come serpenti e
semplici come colombe» (Mt 10, 16). Ma cosa può fare la nostra prudenza,
ci potrebbero obiettare, in mezzo a tanti pericoli? Come potremo essere
prudenti, quando siamo sbattuti da tante tempeste? Cosa potrà fare un
agnello con la prudenza quando viene circondato da lupi feroci? Per
quanto grande sia la semplicità di una colomba, a che le gioverà quando
sarà aggredita dagli avvoltoi? Certo, a quegli animali non serve, ma a
voi gioverà moltissimo.
E vediamo che genere di prudenza richieda: quella «del serpente». Come
il serpente abbandona tutto, anche il corpo, e non si oppone pur di
risparmiare il capo, così anche tu, pur di salvare la fede, abbandona
tutto, i beni, il corpo e la stessa vita.
La fede è come il capo e la radice. Conservando questa, anche se
perderai tutto, riconquisterai ogni cosa con maggiore abbondanza. Ecco
perché non ordina di essere solamente semplici o solamente prudenti, ma
unisce queste due qualità, in modo che diventino virtù. Esige la
prudenza del serpente, perché tu non riceva delle ferite mortali, e la
semplicità della colomba, perché non ti vendichi di chi ti ingiuria e
non allontani con la vendetta coloro che ti tendono insidie. A nulla
giova la prudenza senza la semplicità.
Nessuno pensi che questi comandamenti non si possano praticare. Cristo
conosce meglio di ogni altro la natura delle cose. Sa bene che la
violenza non si arrende alla violenza, ma alla mansuetudine.
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