Gonsalvo nacque a Xátiva e gu ordinato sacerdote nel 1906, il suo primo incarico fu quello di vicario della Seo e poi divenne beneficiario e successivamente canonico. Apparteneva alla Società Aragonese di Scienze Naturali, alle Good Letters di Barcellona, al Centro di Cultura Valenciana e al Servizio di Ricerca Preistorica del Consiglio Provinciale di Valencia.
Fu cronista di Xàtiva,
fondatore del museo cittadino, direttore del settimanale “El Obrero
Setabense” e pubblicò tra gli altri libri quello de “La Patrona
de Játiva”. A lui si deve il ritrovamento dell'atto di battesimo
del pittore Ribera e anche il ritrovamento archeologico dell'Ara del
vescovo Atanasio (VII secolo) nel 1918, nei sotterranei dell'antica
cattedrale visigota di San Felice.
Fruttuoso fu anche il suo
ministero sacerdotale, organizzò l'Azione Cattolica e lavorò molto
e bene nell'educazione cristiana dei giovani.
All'inizio della guerra
civile in Spagna fu costretto ad arruolarsi nella CNT ma non
riuscirono a convincerlo.
Gli offrirono la vita in cambio
delle sue dimissioni da sacerdote, a cui ha risposto: "Sono
sacerdote da quando sono stato ordinato e morirò sacerdote". E
così accadde nel comune di Vallés il 10 dicembre 1936, quando diede
la vita per Gesù Cristo e per la Chiesa.
È stato beatificato
insieme a quello dell'abate Francisco de Paula Ibáñez, da Papa
Giovanni Paolo II, l'11 marzo 2001.
MARTIROLOGIO ROMANO. Nel
villaggio di Vallés nel territorio di Valencia in Spagna, beato
Gonsalvo Viñes Masip, sacerdote e martire, che, durante la
persecuzione, portò a termine la gloriosa prova per Cristo.
Nessun commento:
Posta un commento