Indulgenza Plenaria se recitata dopo la comunione e davanti ad un’immagine
di Gesù Cristo crocifisso, in un venerdì di quaresima e del tempo di Passione.
Indulgenza parziale, alle stesse condizioni, tutti gli altri giorni.
En ego, o bone et
dulcissime Iesu, ante conspectum tuum genibus me provolvo, ac maximo animi
ardore te oro atque obtestor, ut meum in cor vividos fidei, spei et caritatis
sensus, atque veram peccatorum meorum paenitentiam, eaque emendandi firmissimam
voluntatem velis imprimere; dum magno animi affectu et dolore tua quinque
vulnera mecum ipse considero, ac mente contemplor, illud prae oculis habens,
quod iam in ore ponebat tuo David Propheta de te, o bone Iesu: Foderunt manus meas et pedes meos; dinumeraverunt
omnia ossa mea.
☩︎
Eccomi, o mio amato e buon Gesù,
che alla santissima tua presenza prostrato, ti prego col fervore più vivo a
stampare nel mio cuore sentimenti di fede, speranza, carità, dolore dei miei
peccati e proponimento di non più offenderti; mentre io con tutto l’amore e con
tutta la compassione vado considerando le tue cinque piaghe, cominciando da ciò
che disse di te, o mio Dio, il santo profeta Davide: «Trapassarono le mie mani
ed i miei piedi, contarono tutte le mie ossa».
(Ps. 21, 17-18)
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