Il libro è il risultato di una lunga inchiesta dentro il cattolicesimo
italiano; non però quello dei palazzi apostolici, degli intrighi curiali
e delle sacre stanze ma quello, molto meno noto e celebrato, della
‟base”, delle parrocchie e degli oratori.
Tre immagini emergono dal libro. La prima è quella di un ‟banco vuoto”,
ovvero di un paese sempre più secolarizzato, in costante allontanamento
da quella che è stata per secoli la ‟sua” chiesa. Marzano racconta la
secolarizzazione italiana prima di tutto ridimensionando i dati più
diffusi sulla pratica religiosa. La seconda immagine è quella del
‟fortino assediato”. È in questo modo che la gerarchia cattolica vede la
chiesa: un’istituzione assediata da ogni lato e intenzionata a
resistere a tutti i costi, a non cambiare.
Le vittime di questa ‟linea” sono soprattutto le parrocchie. Marzano
racconta questo ‟mondo dimenticato”. La terza immagine è quella del
‟piccolo porto sicuro”, quello rappresentato dai movimenti ecclesiali,
dalle nuove sette cattoliche, la grande novità della chiesa italiana
negli ultimi anni. Marzano ha scelto di descriverne in profondità una
delle più potenti e attive: i neocatecumenali. Il racconto dei molti
mesi di partecipazione alla vita del gruppo è affiancato da quello,
spesso drammatico, di alcuni fuoriusciti dall’organizzazione, che hanno
deciso di svelare le loro piccole odissee personali.
Il quadro d’insieme che emerge è quello di una gerarchia incalzata da
una secolarizzazione che non sa come affrontare e che ha acconsentito
alla moltiplicazione al suo interno di gruppi settari: per sé pretende
la scena pubblica, il rapporto con il Palazzo, i media e la politica, ai
movimenti delega la conquista di nuovi adepti e il reclutamento del
clero.
In mezzo, in preda all’afasia e stritolati dall’immobilismo che ha
colpito la grande istituzione nell’impatto con la modernità, ci sono il
clero, le parrocchie, il laicato ‟normale”: un patrimonio umano,
culturale e spirituale destinato a un’estinzione forse lenta ma certo
inesorabile.
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