Nel corso della seconda guerra mondiale un
marinaio russo spara a un proprio superiore perché minacciato dai
tedeschi. Da quel momento vivrà sull'isola in cui i monaci gli hanno
dato rifugio, divenendo monaco lui stesso. Nel 1976 lo troviamo isolato
all'interno della comunità per il suo atteggiamento anticonvenzionale ma
ricercato dal popolo che ne percepisce il particolare carisma. Un
fantasma del passato gli si ripresenterà dinanzi.
"Questo
è semplicemente un film sul fatto che Dio esiste" afferma Longuine. Ma
con questo non espone un'affermazione retrò. Compie invece un atto di
accusa verso quell'occidentalizzazione della società che lui stesso
auspicava come un vero rinnovamento e che invece si è rivelata come un
appiattimento e una scomparsa dei valori. Se prima essi sopravvivevano
nella clandestinità, oggi sono stati cancellati dal consumismo sfrenato e
dall'assoluta indifferenza nei confronti dei puri di cuore.
Tutto
deve essere 'consumato' in tempi rapidi. In proposito, ancor più della
cornice narrativa in cui la vicenda è inserita, valgono alcune
situazioni e, in particolare, una. Quando la madre di un bambino che non
può camminare si rivolge al monaco, egli le mostra che l'impossibile è
possibile: il bambino cammina. Ottenuto il miracolo, la donna vuole
riprendersi il figlio e ripartire per andare a lavorare. Il monaco
invece esige che ella offra la disponibilità del proprio tempo per
accogliere il dono che le viene elargito.
ANNO
2006
PAESE
REGIA
Pavel Lounguine
ATTORI
Pyotr Mamonov, Dmitry Dyuzhev, Victor Sukhorukov, Nina Usatova, Yuri Kuznetsov, Timofey Tribuntsov, Alexey Zelensky
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