Quando dunque vedrete «l'abominazione della desolazione», di cui parla
il profeta Daniele, stare nel luogo santo (chi legge comprenda), allora coloro
che sono in Giudea fuggano ai monti e chi si è sotto il tetto non discenda a
prendere qualcosa dalla sua abitazione, e chi è nel campo non ritorni a
prendere la sua tunica. Guai poi alle gestanti e a quelle che allattano in quei
giorni! Pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno o di sabato. Ci sarà infatti
allora una grande tribolazione, «quale non ci fu dall'inizio del mondo fino ad
ora», né ci sarà. E se quei giorni non venissero abbreviati nessun uomo si
salverebbe; ma quei giorni saranno abbreviati in vista degli eletti.
Girolamo: Le parole chi
legge intenda sono scritte per invitarci a scoprire il senso mistico.
Leggiamo poi i Daniele (9, 27): «E alla metà della settimana saranno tolti
il sacrificio e le libagioni, e nel tempio vi sarà l'abominazione delle
desolazioni fino alle consumazione del tempo, e la consumazione sarà data sopra
la solitudine».
Agostino: Luca, per mostrare che allora era avvenuta
l'abominazione della desolazione che fu perfetta da Daniele, quando Gerusalemme
fu espugnata, nello stesso luogo ricorda queste parole del Signore (21, 20): «Quando
vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che si avvicinerà
la sua desolazione». Crisostomo:
Per cui con l'espressione abominazione
della desolazione mi sembra che indichi l'esercito, dal quale cioè fu
desolata la città santa di Gerusalemme. Girolamo:
Oppure può essere intesa dell'immagine di Cesare, che Pilato pose nel tempio, o
della statua equestre di Adriano che è rimasta fino a oggi dove si trovava il
santo dei santi. Infatti secondo l'Antico Testamento l'abominazione indica un
idolo, e quindi si aggiunge della desolazione
poiché l'idolo era stato posto nel tempio desolato e deserto.
Allora coloro che sono in Giudea fuggano ai monti. Remigio [Beda]: Risulta
effettivamente che tutte queste cose si colpirono quando era imminente la
desolazione di Gerusalemme: avvicinandosi infatti l'esercito Romano, tutti i
Cristiani che erano nella provincia, come riferisce la Storia ecclesiastica, avvertiti da un miracolo divino, si
allontanarono verso un luogo più distante, e passato il Giordano giunsero nella
città di Pella, e lì, sotto la tutela del re Agrippa, di cui si fa menzione
negli Atti degli Apostoli, rimasero per un po' di tempo; lo stesso Agrippa poi,
con la parte dei Giudei che stava sotto di lui, era suddito dell'impero Romano.
Crisostomo: Io domando ai Giudei: da dove è venuto sopra di
essi un castigo divino così intollerabile, più terribile di tutti quelli
venuti prima? Infatti è chiaro che è per la manifestazione della croce. Ma
mostra anche che erano degni di una pena maggiore, in quanto si dice: E se quei giorni non fossero venissero
abbreviati nessun uomo si salverebbe; come se si dicesse: se la guerra dei
Romani contro la città fosse durata di più, tutti i Giudei sarebbero periti: dice
infatti giudaica ogni carne, sia quella che stava fuori sia quella che stava
dentro; infatti i Romani non solo combattevano quelli che erano in Giudea, ma
anche perseguitavano tutti quello che erano ovunque dispersi.
Agostino: Non dobbiamo dubitare che, quando fu distrutta
Gerusalemme, c'erano in quel popolo degli eletti di Dio, che avevano creduto
provenendo dalla circoncisione, oppure che avrebbero creduto, essendo stati
scelti prima della creazione del mondo, a motivo dei quali furono abbreviati
quei giorni, in modo che i mali divenissero più sopportabili. Non mancano poi
alcuni i quali ritengono che quei giorni si abbrevieranno perché il corso del
sole sarà più corto, come fu più lungo per la preghiera di Giosuè.
Ilario: Il Signore dà una descrizione completa della seconda
venuta dicendo: Quando vedrete
l'abominazione. Infatti il Profeta disse queste cose riferendosi ai tempi
dell’Anticristo. L’abominazione è così detta poiché venendo contro Dio vendica
per sé l’onore di Dio; l’abominazione della desolazione poi, in quanto desolerà
la terra con guerre e stragi, e per questo, ricevuto dai Giudei, si installerà
nel luogo della santificazione, affinché, dove si invoca Dio con le suppliche
dei santi, ricevuto dagli infedeli sia onorato con l’onore di Dio. E poiché
questo errore sarà più che altro dei Giudei, che avendo abbandonato la verità
hanno abbracciato la falsità, consiglia ad essi che abbandonino la Giudea e
fuggano sui monti, affinché non avvenga che mescolandosi con quelle genti
credano nell’Anticristo e non possano sfuggire alla perdizione. […]
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