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sabato 21 dicembre 2019

Matteo, Capitolo 24, Versetti 15-22


Quando dunque vedrete «l'abominazione della desolazione», di cui parla il profeta Daniele, stare nel luogo santo (chi legge comprenda), allora coloro che sono in Giudea fuggano ai monti e chi si è sotto il tetto non discenda a prendere qualcosa dalla sua abitazione, e chi è nel campo non ritorni a prendere la sua tunica. Guai poi alle gestanti e a quelle che allattano in quei giorni! Pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno o di sabato. Ci sarà infatti allora una grande tribolazione, «quale non ci fu dall'inizio del mondo fino ad ora», né ci sarà. E se quei giorni non venissero abbreviati nessun uomo si salverebbe; ma quei giorni saranno abbreviati in vista degli eletti.

Girolamo: Le parole chi legge intenda sono scritte per invitarci a scoprire il senso mistico. Leggiamo poi i Daniele (9, 27): «E alla metà della settimana saranno tolti il sacrificio e le libagioni, e nel tempio vi sarà l'abominazione delle desolazioni fino alle consumazione del tempo, e la consumazione sarà data sopra la solitudine». 

Agostino: Luca, per mostrare che allora era avvenuta l'abominazione della desolazione che fu perfetta da Daniele, quando Gerusalemme fu espugnata, nello stesso luogo ricorda queste parole del Signore (21, 20): «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che si avvicinerà la sua desolazione». Crisostomo: Per cui con l'espressione abominazione della desolazione mi sembra che indichi l'esercito, dal quale cioè fu desolata la città santa di Gerusalemme. Girolamo: Oppure può essere intesa dell'immagine di Cesare, che Pilato pose nel tempio, o della statua equestre di Adriano che è rimasta fino a oggi dove si trovava il santo dei santi. Infatti secondo l'Antico Testamento l'abominazione indica un idolo, e quindi si aggiunge della desolazione poiché l'idolo era stato posto nel tempio desolato e deserto.

Allora coloro che sono in Giudea fuggano ai monti. Remigio [Beda]: Risulta effettivamente che tutte queste cose si colpirono quando era imminente la desolazione di Gerusalemme: avvicinandosi infatti l'esercito Romano, tutti i Cristiani che erano nella provincia, come riferisce la Storia ecclesiastica, avvertiti da un miracolo divino, si allontanarono verso un luogo più distante, e passato il Giordano giunsero nella città di Pella, e lì, sotto la tutela del re Agrippa, di cui si fa menzione negli Atti degli Apostoli, rimasero per un po' di tempo; lo stesso Agrippa poi, con la parte dei Giudei che stava sotto di lui, era suddito dell'impero Romano.

Crisostomo: Io domando ai Giudei: da dove è venuto sopra di essi un castigo divino così intollerabile, più terribile di tutti quelli venuti prima? Infatti è chiaro che è per la manifestazione della croce. Ma mostra anche che erano degni di una pena maggiore, in quanto si dice: E se quei giorni non fossero venissero abbreviati nessun uomo si salverebbe; come se si dicesse: se la guerra dei Romani contro la città fosse durata di più, tutti i Giudei sarebbero periti: dice infatti giudaica ogni carne, sia quella che stava fuori sia quella che stava dentro; infatti i Romani non solo combattevano quelli che erano in Giudea, ma anche perseguitavano tutti quello che erano ovunque dispersi.

Agostino: Non dobbiamo dubitare che, quando fu distrutta Gerusalemme, c'erano in quel popolo degli eletti di Dio, che avevano creduto provenendo dalla circoncisione, oppure che avrebbero creduto, essendo stati scelti prima della creazione del mondo, a motivo dei quali furono abbreviati quei giorni, in modo che i mali divenissero più sopportabili. Non mancano poi alcuni i quali ritengono che quei giorni si abbrevieranno perché il corso del sole sarà più corto, come fu più lungo per la preghiera di Giosuè.

Ilario: Il Signore dà una descrizione completa della seconda venuta dicendo: Quando vedrete l'abominazione. Infatti il Profeta disse queste cose riferendosi ai tempi dell’Anticristo. L’abominazione è così detta poiché venendo contro Dio vendica per sé l’onore di Dio; l’abominazione della desolazione poi, in quanto desolerà la terra con guerre e stragi, e per questo, ricevuto dai Giudei, si installerà nel luogo della santificazione, affinché, dove si invoca Dio con le suppliche dei santi, ricevuto dagli infedeli sia onorato con l’onore di Dio. E poiché questo errore sarà più che altro dei Giudei, che avendo abbandonato la verità hanno abbracciato la falsità, consiglia ad essi che abbandonino la Giudea e fuggano sui monti, affinché non avvenga che mescolandosi con quelle genti credano nell’Anticristo e non possano sfuggire alla perdizione. […]

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