E perché vi preoccupate del vestito? Considerate i gigli del campo,
come crescono: non lavorano e non filano. Ora, vi dico che nemmeno Salomone in
tutta la sua gloria fu vestito come uno di loro. Se dunque l'erba del campo,
che oggi è e domani viene gettata nel forno, Dio la veste così, quanto più voi
uomini di poca fede?
Crisostomo: I gigli al tempo stabilito emettono foglie, si rivestono di candore, si riempiono
di profumo; e ciò che la terra non aveva dato alla radice, Dio lo elargisce con
un’operazione invisibile. Ma in tutto è osservata la medesima pienezza affinché
non si pensi che ciò avvenga per caso, ma per disposizione della divina
provvidenza.
Ilario: Per gigli bisogna intendere gli splendori degli
Angeli celesti, che sono rivestiti di candore da Dio stesso. Non lavorano infatti e non filano, poiché gli Angeli, per la
felicità della loro origine, ricevono incessantemente tutto ciò che concorre
alla loro esistenza; e poiché ci è stato detto che alla risurrezione dei morti
noi saremo simili agli Angeli, egli ha voluto, portando questo esempio degli
Angeli, fissare le nostre speranze su questo rivestimento di gloria.
Crisostomo: Non parla più dei gigli, ma di erba del campo,
per mostrare il suo poco valore. Ma mostra un’altra debolezza dicendo: che oggi
è, e non ha detto: <<e domani non sarà>>, ma, il che è molto più
grave, che sarà gettata nel forno.
Ciò che poi dice: Quanto più voi,
insinua velatamente l’onore del genere umano, come se dicesse: voi a cui ha
dato un’anima, ha plasmato un corpo, ha mandato i profeti e ha consegnato l’unigenito
Figlio.
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